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venerdì 30 ottobre 2009

IL DOVERE DELLA TRASPARENZA

Con una variante al Piano Urbanistico Comunale è stata resa edificabile un’area di 1.700.000 metri quadrati tra Sardara e Santa Maria Acquas.

Questa trasformazione ha modificato il valore di mercato dei terreni, che naturalmente è lievitato. Il prezzo preciso lo stabilirà il rapporto tra la domanda e l’offerta, cioè tra chi vuole comprare e chi deciderà di vendere. Il prezzo finale sarà influenzato anche da quanto si potrà costruire, cioè dal numero di metri cubi che gli strumenti urbanistici comunali consentiranno di realizzare.

Nel paese serpeggiano già notizie, forse non del tutto controllate, secondo cui ci sarebbero già soggetti interessati ad acquistare e tra chi starebbe sollecitando i proprietari a vendere ci sarebbe persino qualche amministratore comunale. E’ evidente che, seppure fossimo di fronte a sole voci, tutto questo costituisce un problema alquanto delicato, che merita un chiarimento formale da parte degli amministratori.

L’Amministrazione comunale ha modificato il piano Urbanistico Comunale praticamente in segreto, senza illustrarlo alle forze politiche e sociali, senza consultare i tecnici del settore, senza informare la popolazione, strozzando la discussione in Consiglio comunale , senza darne notizia attraverso la stampa.
Siamo quindi in una situazione per cui chi vuole acquistare conosce bene la modificazione di destinazione d’uso dei terreni, chi vende non ha informazioni sufficienti e certe e non può apprezzare adeguatamente il nuovo valore delle proprie aree edificabili

C’è inoltre dell’altro. Il Comune ha reso edificabile i terreni, ma non ha attribuito la volumetria che sarà possibile realizzare. Ha deliberato di farlo successivamente con i cosiddetti Piani Attuativi, con la possibilità che ciò avvenga quando i nuovi proprietari avranno già acquisito i terreni e quando si potrà concordare con loro che cosa effettivamente fare e con quali volumetrie. E’ evidente che anche per questo a chi dovesse vendere adesso mancano tutte le informazioni necessarie per stabilire un giusto prezzo. Come è altrettanto chiaro che chi acquista in queste condizioni vedrà in futuro aumentare di molto il valore dei terreni. Addirittura potrà mettersi nelle condizioni di stabilire direttamente l’ammontare del guadagno avendo in mano gli strumenti per far pressione sul Comune per avere approvato il Piano Attuativo ed i progetti.

Come si vede si rischia una vera e propria speculazione a danno dei proprietari e scempi edilizi incontrollabili. Il solo fatto che tutto ciò possa avvenire pone al Sindaco una precisa responsabilità, quella di dare informazioni esaurienti sulle decisioni già assunte e sulle possibili conseguenze per i proprietari de terreni e per il territorio.
Sui possibili acquirenti ed intermediari e sulla presenza o meno tra questi di amministratori comunali, data la delicatezza dei problemi, gli amministratori non possono esimersi dall’intervenire per fugare dubbi e preoccupazioni e per eliminare alla radice i possibili conflitti tra l’interesse pubblico e quello privato.In queste cose la trasparenza è un dovere imprescindibile.
R.C.

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