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lunedì 30 maggio 2011

SU SIRBONI DE SU DIMÒNIU

Pubblichiamo la lettera in sardo ed italiano dal titolo SU SIRBONI DE SU DIMÒNIU.

SU SIRBONI DE SU DIMÒNIU
cassa e magia

Est acabbada sa campànnia eletorali, fiat ora! Torraus a sa vida de ònnia dii. Spaciada sa cassa a su votu torraus a si portai beni cun sa genti e a tenni una bella alliantza in custa biddixedda de Sàrdara.
Aspirantis polìtigus (mancai no totus) arringheraus me is pratzas prus stratègicas e me is logus pùbblicus, a fai una polìtiga carraxera e a bèrchidus, is sòlitas magineddas (chi m’arregordant is “figurinas” de is giogadoris a palloni), in prus cumenti e chi no essit bastau totus allineati e coperti me is passaditzus a su costau dei sègius eletoralis, prontus a fai scioru de su saludu prus bellu e a allonghiai is manixeddas assiguradoras o mancai a ti fai s'oghitu fraitzu. Po dda segai a crutzu, unu contu giai connotu. Mah! A contu fatu bandat beni diaici, a dolu mannu su giogu est custu, e mancai no si praxat, pagu si ndi importat, perdonai chi ddu discinu una cosa mischinedda e pagu fini! (a tretus m’arregordat sa frassidadi bibblica de is fariseus). Ia a nai ca a tempus de oi pagu-pagu de umilesa no iat a strobbai e custu Pepi Garau ge si ddu at amostau.
“Cassa e magia”, eja pròpiu diaici, ironicamente discinu custa campànnia eletorali, e cumenti de spetadori citiu apu biu su maliori, is lìnguas malas e mintzidiosas po circai de dimonizai s’aversàriu polìtigu, totu cundiu cun d-una pimpirida de frassidadi e sàngia. Eja, pròpiu de sa sàngia s’ia a bolli chistionai pagu-pagu: est unu sentidu chi noxit a totus, làstima chi agatit terra bella anca intzeurrai in d-una comunidadi innoi s'interatzioni tra personis est aici forti. Su prus de is bortas s'òmini sangiosu no bessit a pillu cun tràgius crarus e destruidoris ma bortas medas abarrat spina asuta de ludu…
Ia a nai ca tocat a torrai a ponni sa cultura de su minescimentu, indipendentementi de su credu polìtigu, arregordausidda ca, mancai sa Costituzioni, su poderi de su dinai abuidat is democratzias.
Eja, apu bòfiu titulai ironicamenti cust'ùmili punta de billetu: "Su sirboni de su dimòniu – cassa e magia" scritu de su grandu Emìliu Lussu in Frància in su 1938 in su tempus de su disterru antifascista, is ideas e is valoris cosa sua funt ancora arreixinaus in sa cuscièntzia de is sardus.
SARDARA CAMBIA – Una Pagina Nuova, Emìliu Lussu stimau, at abertu su dibbatu in sa bella pratza intregada a s’arregordu tuu, sempri inguni si seus torraus a adobiai po omagiai su cunsensu populari poita is valoris e imparus tuus faint ancora parti de sa cultura nosta, imoi prus de totu.
Cun rispetu e chena de dimonizai s’aversàriu “d’altro fronte” su fatu est ca cussu “sirboni de su Dimòniu” s’at portau sorti bona! Eja, est stada una bella “cassa” e at acabbau po si pagai cun d-una bella “magia”, “SARDARA CAMBIA – Una Pagina Nuova”, votus 1621: “sa soberania apartenit a su pòpulu e dda esèrcitat in is formas e me is lìmitis de sa Costitutzioni”.

In bonora e bonu trabballu!


Maurizio Serra

Furriadura in sardu de Giampàulu Pisu


IL CINCHIALE DEL DIAVOLO
Caccia e magia

Finalmente, finita la campagna elettorale si torna alla vita normale. Chiusa la caccia al voto si rinsaldano i rapporti con le persone, si ritorna alla quotidianità in questa piccola comunità sardarese.
Aspiranti politici (ma non tutti) schierati nelle piazze più strategiche o nei locali pubblici a fare una politica urlata, le solite immaginette (che mi ricordano le figurire dei calciatori) e poi, come se non bastasse, allineati e coperti, nei corridoi adiacenti ai seggi elettorali, pronti a sfoggiare il più bel saluto e a porgerti quella manina rassicurante o magari a strizzarti l’occhietto furbesco. Insomma una vecchia storia, quasi un rito obbligato; ma tutto sommato ci sta, purtroppo il gioco è questo, e che ci piaccia o no poco importa, scusate se lo definisco una meschina caduta di stile (per certi versi fa venire in mente la bibblica ipocrisia dei farisei). Direi che di questi tempi un po’ di umiltà non guasta e questo Peppe Garau ce l’ha dimostrato.
Caccia e magia, si proprio così, ironicamente, definisco questa campagna elettorale, e da silenzioso spettatore ho visto la cattiveria, le malelingue per cercare di demonizzare l’avversario politico, il tutto condito con un pizzico di ipocrisia e invidia. Si proprio sull’invidia vorrei soffermarmi: è un sentimento che danneggia l’intera collettività e di solito trova terreno fertile in una comunità dove l’interazione fra individui è più stretta. Nella maggior parte dei casi i comportamenti dell’invidioso non assumono forme apertamente distruttive ma, piuttosto, sottili e nascoste.
Direi che bisogna ripristinare la cultura del merito e valutare indipendentemente dal credo politico. Ricordiamoci che a volte il potere del danaro svuota le democrazie a dispetto della Costituzione.
Si, ho voluto titolare ironicamente queste mie umili righe “Il cinghiale del diavolo-caccia e magia” scritto dal nostro grande Emilio Lussu in Francia nel 1938 durante il suo esilio antifascista, i suoi pensieri e i suoi valori sono ancora radicati nelle coscienze dei sardi.
SARDARA CAMBIA – Una Pagina Nuova - caro Emilio ha aperto il dibattito nella piazza dedicata alla tua memoria, sempre li ci siamo ripresentati per omaggiare il consenso popolare perchè i tuoi valori e insegnamenti sono dalla nostra parte, ora più che mai.

Con rispetto, e senza demonizzare l’avversario “d’altro fronte”, sta di fatto che quel “Cinghiale del Diavolo” ci ha portato bene! Si, è stata una bella “caccia” e alla fine ci ha ripagato con una bella “magia”: “SARDARA CAMBIA – Una Pagina Nuova”, voti 1621: “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.



Auguri di buon lavoro!

Maurizio Serra


Libertà è… partecipazione
(Giorgio Gaber)

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sabato 28 maggio 2011

Pedalata ecologica

L'associazione Sportiva Dinamo Amatori Sardara, con il patrocinio del comune di Sardara, organizza "LA PEDALATA ECOLOGICA" domenica 12 giugno 2011.Una simpatica manifestazione per ritrovarsi insieme in una passeggiata in bici immersa nella natura di Sardara.Partenza da Piazza Podda, breve tour per le vie e piazze del paese, immissione nel percorso campestre con arrivo nelle Terme di Santa Maria Is Acquas.http://www.novasdisardara.it/pedalata.jpg

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giovedì 26 maggio 2011

Imprese ed economia del Sud Sardegna

Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dalla camera di commercio di cagliari relativamente al RAPPORTO ANNUALE redatto dall'istituto TAGLIACARNE sulle IMPRESE E l'ECONOMIA DEL SUD SARDEGNA http://www.novasdisardara.it/comunicatodati2010_11.pdf

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Al via la seconda edizione del corso per Direttori di Centri commerciali naturali

La Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Confesercenti Provinciale, la CONFCOMMERCIO Provinciale, la CNA Provinciale, la Confartigianato Provinciale e la Casartigiani Provinciale, organizza un corso di formazione per:
DIRETTORI DI CENTRI COMMERCIALI NATURALI
Il corso ha il fine di formare nuove figure professionali in grado di gestire l’attività e i programmi di sviluppo dei centri commerciali naturali ed è rivolto a laureati in materie economico giuridiche, e/o a componenti dei consigli direttivi dei CCN. Il corso è completamente gratuito.
È previsto un numero massimo di 15 partecipanti. Nel caso dovessero pervenire più di 15 candidature si svolgerà una selezione.
Le lezioni si svolgeranno il martedì e il venerdì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 18.30, con inizio dal 20 giugno 2011, per una durata pari a 110 ore. È previsto un numero massimo di assenze pari al 20% del numero totale delle ore di corso.
Il Curriculum Vitae va inviato entro e non oltre il 31/05/2011 all’indirizzo: direttoriccn@confesercenticagliari.it, specificando in oggetto il rif. direttori CCN.

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Cooperativa di Consumo

La Cooperativa di Consumo comunica che per il giorno 28 maggio 2010 alle ore 17.00, presso i locali della Coopertiva in Via Campania, è convocata l'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio 2010.

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martedì 24 maggio 2011

Giornata della Donazione 28 Maggio 2011

L'AVIS di Sardara, comunica che il giorno 28 maggio 2011 dalle ore 8:30 alle ore 12:00, presso la sede in V.co Fontana Nuova n.5 è possibile effettuare la donazione di sangue. Vi saremo grati se volete contribuite con il Vosto gesto di solidarietà.

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lunedì 23 maggio 2011

"I borghi di eccellenza - identità, cultura e tradizioni"

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi, ha approvato l’attuazione del progetto interregionale "I borghi di eccellenza - identità, cultura e tradizioni" per il quale la Regione Sardegna è capofila di un partenariato che coinvolge anche Liguria e Molise. "I borghi e i centri storici - afferma l’assessore Crisponi - rappresentano uno dei tratti distintivi del turismo isolano. Negli ultimi anni è cresciuta l’importanza attribuita loro, da qui una specifica attenzione per la valorizzazione e la promozione di questa tipologia di offerta. Il progetto intende intercettare sul mercato turistico nazionale e internazionale un trend di viaggiatori sempre in continua crescita ed evoluzione, alla ricerca di nuove motivazioni di visite e soggiorno nelle località turistiche, specie quelle minori". Il progetto è finalizzato allo sviluppo, alla valorizzazione e alla promozione del turismo in borghi (e nei loro centri storici), scelti quali tratti distintivi dell’identità regionale. In Sardegna saranno coinvolti 8 centri che hanno seguito un percorso di valorizzazione turistica tale da conseguire prestigiosi riconoscimenti. Un ‘cluster’ molto significativo composto da 6 comuni ‘Bandiera arancione’, Aggius, Galtellì, Gavoi, Laconi, Oliena e Sardara, da uno dei comuni maggiormente rappresentativi del club ‘I borghi più belli d’Italia’, Castelsardo, e dal Borgo di Sant’Elia (Cagliari). Il piano economico prevede € 3.831.955,88 (90% finanziamento statale e 10% cofinanziamento regionale). A ciascun comune andranno € 456.250, per un totale di 3 milioni e 650 mila euro. Il resto (€ 181.955,88) è destinato agli interventi di promozione a regia regionale e a quelli da sviluppare in comune alle regioni partner. "L’iniziativa intende - spiega l’esponente dell’esecutivo - potenziare l’offerta turistica, migliorare la qualità del tessuto urbano, sociale, culturale ed economico dei borghi, e favorire la connessione tra aree ambientali, siti archeologici, piccoli centri, aree rurali, aree costiere e interne. Una rete di comuni che unisce idealmente alcuni dei territori più nascosti, addentrandosi tra le realtà tipiche spesso sconosciute ai viaggiatori: territorio incontaminato, monumenti naturali, paesaggi unici, cultura, archeologia, saperi, artigianato tipico e artistico, sapori e produzioni enogastronomiche". Il progetto si compone di 3 macrolinee d’azione. La prima prevede interventi per la riqualificazione turistica dei borghi e dei loro centri storici, con conseguente miglioramento estetico e funzionale, aumento dell''appeal' turistico e dell’animazione commerciale e culturale, incremento della fruibilità delle strutture pubbliche e private localizzate nei borghi (interventi di arredo urbano e acquisizione di impianti e attrezzature per l’erogazione di servizi), aumento della visibilità e dell’accessibilità dei luoghi di interesse (realizzazione di cartellonistica e segnaletica riferita sia ai singoli borghi che alla rete dei borghi d’eccellenza). La seconda riguarda la promozione turistica dei borghi e comprende la partecipazione a fiere e borse nazionali e internazionali, l’organizzazione di educational tour e road show itineranti. Saranno attivati sia strumenti di comunicazione tradizionali che attraverso il web (in particolare tramite i portali turistici regionali). La terza macrolinea comprende interventi comuni con le regioni partners con l’obiettivo di creare sinergie infraregionali. In particolare sarà predisposto un disciplinare del marchio 'I borghi di eccellenza'. Le prime due linee di intervento verranno attuate con il coinvolgimento dei comuni.

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sabato 21 maggio 2011

AMMINISTRATIVE 2011

Pubblichiamo i risultati delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011. http://www.novasdisardara.it/risultati.pdf

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EOLICO

Pubblichiamo la deliberazione della Giunta Regionale ed il relativo allegato relativi all'installazione di impianti di produzione di energia eolica. http://www.novasdisardara.it/deliberazione%20n.%201830%20del%205.4.2011.pdf http://www.novasdisardara.it/allegato%202.pdf

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venerdì 20 maggio 2011

GRAZIE PER LA FIDUCIA



E’ veramente difficile trovare le parole per ringraziare i Sardaresi per la fiducia che ci è stata assegnata. E allora la prima parola che viene in mente è GRAZIE.
Un grazie commosso e sincero da parte di tutti noi per aver condiviso la voglia di cambiamento.
Un grazie particolare anche per il risultato ottenuto, di cui sentiamo tutta la responsabilità.

Durante la campagna elettorale abbiamo parlato spesso di ascolto e dialogo, di rispetto reciproco, di confronto sulle idee, di uguaglianza e pari dignità.
Non si tratta di parole al vento, ma di un impegno preso nei confronti del paese.
E per questo Peppe Garau sarà il sindaco di tutti i Sardaresi.

Adesso è arrivato il momento di tradurre gli impegni in azioni concrete.
Le nostre energie saranno indirizzate a scrivere una pagina nuova sapendo di contare sul sostegno, la partecipazione e la vicinanza di tanti Sardaresi che ci hanno incoraggiato in questo percorso.
Vi aspettiamo venerdì 20 maggio alle ore 19.00 in piazza Emilio Lussu per ringraziarvi personalmente.

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mercoledì 18 maggio 2011

COME SI PRIVATIZZA


L'Amministrazione comunale di Sardara ha provveduto ad affidare la gestione dell'albergo termale comunale ai proprietari dello stabilimento termale adiacente, Antiche Terme. La vicenda è stata salutata come il male minore per il futuro della struttura comunale, ma ha suscitato discussioni e critiche per i modi con cui è stata condotta, senza trasparenza, senza alcun dibattito pubblico, senza i necessari indirizzi politico- amministrativi deliberati del Consiglio comunale.
La procedura seguita lascia dubbi e perplessità perché non si è tenuto minimamente conto delle esperienze che si possono trovare in giro per l'Italia. Solo per fare un esempio mettiamo in evidenza una notizia pubblicata dalla Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Termali Curative, che informa come a Casciana, un comune di circa 4.000 abitanti in provincia di Pisa, si stia procedendo alla privatizzazione delle Terme pubblicizzandola presso le imprese del settore che possono essere interessate.Preme sottolineare come in quel caso il Consiglio comunale abbia dato indirizzi da seguire nel processo di privatizzazione e come si sia cercata l'assistenza di un advisor ( in genere una banca d'affari) in grado di conoscere il mercato e di valutare se i privati abbiano l'indispensabile esperienza nel settore, un' adeguata disponibilità di capitali e di capacità tecniche.Come si vede il nostro paese nel trattare le problematiche termali e i problemi dello sviluppo economico e del lavoro deve mettersi all'altezza delle altre stazioni termali. http://www.federterme.it/news.asp?89756

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Monumenti Aperti a Sardara

A Sardara, sabato 21 e domenica 22 si rinnova l’appuntamento di Monumenti Aperti.
Anche quest’anno il comune di Sardara partecipa all’iniziativa che permette la fruizione e la visita guidata dei tesori culturali del paese.
La manifestazione partirà sabato, dalle 16.00 per concludersi domenica, con una no-stop dalle ore 9.00 alle 20.00, grazie alla collaborazione con la cooperativa “Villa Abbas” e di alcuni studenti delle superiori che faranno da ciceroni.
I visitatori avranno così la possibilità di fare un salto nel tempo nel museo archeologico, proseguendo poi per l’area sacra di Santa Anastasia con il suo tempio a pozzo, e ancora ammirare l’architettura romanico-gotica della chiesa di San Gregorio e la sua splendida bifora.
Tutti i siti visitabili possiedono la certificazione Herity, marchio internazionale di qualità nella gestione del patrimonio culturale.
Per l’occasione gli ingressi sono naturalmente gratuiti.

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mercoledì 11 maggio 2011

Incontro informativo sulla CCSVI

Pubblichiamo la locandina dell'Associazione SA.S.M. per il convegno che si terrà Tuili il prossimo 15 matggio. http://www.novasdisardara.it/locandinaii.pdf

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martedì 10 maggio 2011

A TUTELA DEL PAESAGGIO E DEL CENTRO STORICO


La discussione elettorale ha messo in evidenza la necessità di una politica per tutelare il paesaggio, a partire da quello del centro storico, cresciuto notevolmente per scelta dell'amministrazione uscente.
In particolare è emersa prepotentemente l'urgenza di dotare il Comune di uno strumento in grado di evitare ai cittadini il calvario di un lungo e costoso peregrinare tra uffici comunali e regionali per ottenere le necessarie autorizzazioni per gli interventi edilizi.
Novas ha avuto l'iniziativa di sollevare un problema così importante per il paese. Oggi offre ai candidati e alla riflessione cittadina l'esperienza di un comune del nord dell'Italia, che ha già affrontato e risolto la questione. Lo fa pubblicando l'apposito regolamento del Comune di Galliate, in provincia di Novara. Altre esperienze possono essere ricercate ed utilmente studiate per calibrare meglio il modo di risolvere il nostro problema, ma indubbiamente è utile avviare subito una riflessione costruttiva. Una cosa è certa, servono regole scritte, consultabili facilmente e uguali per tutti. http://www.novasdisardara.it/commissione_locale_paesaggio[1].pdf

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GIORNATA TRASCORSA A SARDARA IL 3 MAGGIO

Pubblichiamo la lettera dell'Associazione Culturale "Giuseppe Dessi" di Vercelli al presidente del Circolo 1° Maggio di Sardara. http://www.novasdisardara.it/lettera_circolo_1%c2%b0_maggio_2011_copia[1].pdf

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Referendum sul nucleare: il futuro della Sardegna non ha colore politico


Il 15 e il 16 maggio, oltre che per il rinnovo del consiglio comunale, si voterà per esprimersi a favore o contro l’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive.
Andare a votare non è questione di destra o di sinistra e nemmeno di ideologia politica. Si tratta di una questione di buon senso.
Si tratta di fare i conti con quello che abbiamo e con quello che immaginiamo di avere tra 20, 50 o 100 anni. Si tratta di pensare a quello che vogliamo lasciare ai nostri figli e alle generazioni che verranno dopo di noi.
Le immagini di quanto accade in questo momento a Fukushima in Giappone sono sotto gli occhi di tutti, così come sono ancora tanto, troppo nitide nella nostra memoria quelle del disastro di Chernobyl.
Allo stesso modo, è ormai noto come la scienza, nell'ultimo secolo, abbia fatto passi da gigante, e che sono ora a disposizione dei mezzi di approvvigionamento e produzione energetica che, oltre a non essere rischiosi e dannosi come il nucleare per la sicurezza fisica e la salute delle persone, sono più economici e soprattutto non sono invasivi dal punto di vista ambientale.
Ma a prescindere da quello che sarà il risultato del referendum, dovremo essere noi Sardi a decidere quale sarà il nostro futuro, e lo dovremo fare consapevolmente, andando a votare e facendolo con coscienza, nella piena cognizione di quello che sarà il risultato del nostro voto.
Perchè la storia testimonia di tutte le volte che noi Sardi abbiamo dovuto troppe volte subire delle decisioni che ci sono state imposte dall'alto, e stavolta non dovrà essere così, stavolta dovremo essere noi a scegliere quale sarà il futuro nostro, della nostra terra, dei nostri figli.
Esercitare il voto è un dovere, oltre che un diritto, un'espressione di responsabilità civica.
E stavolta non ci sono scuse, stavolta non è più possibile rimandare o derogare.
Roberta Atzori

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venerdì 6 maggio 2011

Un patrimonio del territorio illustrato alla fiera campionaria

Il ricco programma di eventi organizzato dalla Provincia del Medio Campidano alla Fiera Campionaria di Cagliari. Si è svolta giovedì mattina 5 maggio, la tavola rotonda a cura della Cooperativa Villa Abbas, per parlare del patrimonio culturale materiale ed immateriale di Sardara. E’ intervenuto Giuseppe Garau detto Peppuccio, il coordinatore delle attività della cooperativa che dal 1986 si occupa della gestione dei beni culturali in particolare del Museo Archeologico, dell’area nuragica di santa Anastasia con annesso Tempio a pozzo e del Centro Storico del Comune di Sardara. Oltre alla gestione dei beni culturali la cooperativa Villa Abbas si occupa della promozione turistica e organizza mostre, eventi ed attività didattiche per la realizzazione di laboratori legati alla produzione delle ceramiche legate al culto delle acque e del territorio del Medio Campidano. Ampia e dettagliata descrizione è stata fornita dal Sig. Peppuccio sulle chiese, e sul castello di Monreale, residenza estiva di Eleonora d’Arborea, fornendo delle curiosità a riguardo come la frequentazione delle terme da parte della stessa Eleonora. Particolare risalto è stato dato alle feste tradizionali ed in modo particolare a quella di S. Maria Aquas luogo di culto e pellegrinaggio da millenni. Il termalismo nuova frontiera di sviluppo economico va ad interagire con tutto il contesto sopra descritto. Tutti i beni culturali, sono stati certificati con parametri Unesco da Herity.Sono state anche apprezzate le ceramiche prodotte da Villa Abbas in esposizione presso il proprio stand allestito nel padiglione G della Provincia del Medio Campidano presso la Fiera Campionaria di Cagliari, in condivisione con Sa Jara Manna e il Coccio.

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giovedì 5 maggio 2011

Un rendiconto di parte pagato da tutti

Pubblichiamo il documento della Lista "Sardara Cambia" http://www.novasdisardara.it/cosa_rimane_delle_nuove_iniziative[1].pdf

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TERME. ANDARE OLTRE LA SPECULAZIONE EDILIZIA


Pubblichiamo un articolo apparso sul Corriere della Sera di mercoledì 4 maggio “Riabilitazione e Terapia del Dolore. Perché Non Usare (Meglio) Le Terme? Lo facciamo per stimolare il dibattito programmatico, che appare viziato dall'uso dello specchietto retrovisore da parte della destra, mentre occorre guardare soprattutto avanti, con visioni lungimiranti.
Usare le acque termali per la riabilitazione e la terapia del dolore per noi significa riscoprire la vocazione originaria delle nostre terme e aggiornarla alle esigenze di oggi.
Per riflettere di queste prospettive sarebbe bene che la prossima amministrazione comunale dotasse il paese di un “Piano Strategico di Sviluppo”, di lungo periodo e in grado di interessare in modo integrato i vari settori della nostra economia, da discutere collettivamente e pubblicamente con tutta la cittadinanza, in modo che sia condiviso e che possa durare oltre la scadenza di una singola amministrazione comunale.
Nell'ambito di un simile piano bisognerebbe ricollocare il futuro del terreno comunale ceduto a vil prezzo ad un impresario edile senza alcuna esperienza in campo termale. Il non avergli richiesto competenze specifiche, capacità economiche ed un piano industriale per la realizzazione di cure termali è stato un grave errore dettato da un modo di amministrare superficiale e avventato.
Un altro errore rischia di rivelarsi anche la cessione in affitto dell'albergo termale comunale avvenuta anch'essa senza richiedere piani di gestione e d'investimento, che chiarissero quale sviluppo si vuole dare alla struttura pubblica. Questa ha bisogno di superare i propri deficit, costituiti del numero troppo limitato dei posti letto e dalla mancanza di padiglioni per le cure termali. Bisogna infatti evitare che lo stabilimento resti così come è. Bisogna cioè evitare una gestione statica, ferma al poco esistente, tesa a tutelare il monopolio di un unico centro di cure, anch'esso bisognoso di investimenti e di ammodernamenti qualitativi e tecnologici. Per diventare una stazione termale abbiamo bisogno di una pluralità di imprese che, competendo tra di loro, possano fare squadra e reggere la concorrenza ben più agguerrita delle altre 130 località termali nazionali
La discussione sta eludendo questi problemi, ma sono queste le questioni più grosse per il futuro del paese, che in campo termale deve andare oltre la speculazione edilizia e le polemiche distruttive. http://www.novasdisardara.it/terme.odt.jpeg

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AD ONOR DEL VERO


Sui giornali della zona e negli incontri (senza contradditorio) il nostro sindaco e la sua giunta sogliono addossare tutti i mali del paese alle amministrazioni passate, riservando per sé futuri miracoli e mirabolanti realizzazioni, come hanno fatto nel rendiconto di fine legislatura (euro 6000 pagati da noi sardaresi).
Ad onor del vero le cose sono andate un po’ diversamente. In molte delle realizzazioni vantate hanno magari messo l’ultima pietra o tagliato il nastro inaugurale, attribuendosene poi la paternità. Valga come esempio la certificazione di qualità “Herity” per la quale l’attuale amministrazione ha semplicemente espletato gli ultimi adempimenti e versato la quota. Il giorno del conferimento “dell’onorificenza” un esponente autorevole della giunta Zucca, seduto a fianco di un ex amministratore che della faccenda se ne era occupato a lungo negli anni precedenti, gli chiede: “ Ma che cosa è questo Herity”? Figuriamoci ! Come pure non esitano ad ascrivere a loro merito la realizzazione del Centro di Aggregazione sociale di Via Oristano per il quale hanno solo effettuato il collaudo e girato la chiave per entrare.
Esclusi i giovanissimi, che per ragioni anagrafiche non possono sapere, i sardaresi hanno buona memoria. Per chi l’avesse persa proviamo a ricordare. Chi ha realizzato le nuove scuole elementari e medie; la palestra e il bocciodromo; lo Stadio comunale e il Parco pubblico? Chi ha impedito il crollo, messo in sicurezza e reso fruibile il Castello di Monreale, Villa Diana e Palazzo Orrù? Chi ha sistemato e messo a nuovo il Mercato civico e le scuole di Via Manzoni? Chi ha costruito la Casa di riposo per gli anziani? E ancora chi ha sistemato le chiese e il sagrato di Sant’Antonio, San Gregorio, dell’Assunta e di Santa Mariaquas? Chi ha inventato il Museo archeologico, gli scavi di Sant’Anastasìa, Casa Pilloni, la messa in luce nella sua interezza (dopo millenni) del più bel pozzo sacro della Sardegna? Chi ha sistemato e pavimentato le vie e le piazze del Centro storico e avviato il recupero dello stesso? Chi ha asfaltato la strade campestri di “Funtana Garau-Sa piscina-Santa Caterina” (aziende Pianu e Pisu); quella di “Nuraghe perra-Roia imbudus (azienda Tatti); la “Bruncu lepiris-Baddoi-Santu domini ( aziende dei cugini Caddeo)? Chi ha riaperto e inghiaiato la strada “Riu de sciacquai - Aqua Sassa - Sa ruta- Masoioneddu”? Chi la vicinale di Monreale-Strovina (aziende Casula, Atzeni, Ibba, Altea, Brodu) dotandola di cunette laterali e ponticelli d’ingrasso ai terreni? E quella di “Roia is figus-Serreigheddu-Ovile Atzori etc. etc., consentendo agli agricoltori e soprattutto agli allevatori di raggiungere le loro aziende anche con il maltempo?
Chi ha ideato e realizzato lo stabilimento termale facendolo funzionare per anni ? Chi lo ha chiuso ? (eppure oggi stanno promettendo decine di posti in vista della prossima apertura). Che credibilità possono vantare? Chi ha rinvenuto le nuove sorgenti termali e ottenuto la concessione mineraria aprendo per Sardara un futuro in campo termale? E’ forse la giunta Zucca che ha realizzato il Cine-teatro, o sistemato Piazza Giovanni XXIII ? Quante piante sono state mese a dimora in questi ultimi cinque anni? Due, cinque, dieci? Niente? E le migliaia di Arriu; Sa mitziscedda-Pranu quaddus; della pineta e del lecceto del compendio termale; i tigli della Via Cagliari e San Gavino; i lecci di Via Campania, chi li ha messi ? Forse l’attuale assessore al verde pubblico? Chi ha dato inizio e avviato il PIP (fermo da cinque anni) ? Chi ha dato la possibilità a centinaia di sardaresi di realizzare il sogno della casa pagando l’area a prezzi modici e dilazionati in più anni? E’ forse la giunta Zucca che ha espropriato, urbanizzato, assegnato i lotti dei PEEP “Coddu zafferanu”, “Su campu”, “Perda sterria, “Sa mitziscedda ?
La giunta Zucca ha riempito pagine e pagine del rendiconto (pagato da noi sardaresi, euro 6000) per elencare l’ordinaria amministrazione che tutte le amministrazioni non possono fare a meno di espletare. Ma di sostanziale e determinante per il paese cosa resta? La pavimentazione di parte della Via Umberto? Il monumento ai caduti sul lavoro? L’ecocentro e la rotonda di “Sa gruxi santa? E poi? La tinteggiatura della caserma dei carabinieri; la riapertura del bar delle terme; le pensiline alla fermata degli autobus; la rotonda d’ingresso alla Zona artigianale a perenne disdoro di chi l’ha progettata e via per pagine e pagine di tali magnificenze. Tutto qui? E le grandi opere strutturali della giunta del fare (gassosa) che incidono nel profondo e danno una svolta al paese: dove sono? Forse la svendita delle proprietà comunali come è avvenuto alle Terme e il proposito di disfarsi della struttura termale, come è stato affermato dal vicesindaco?
La giunta Cuccu aveva lasciato in eredità la bella somma di 5 miliardi delle vecchie lire, due milioni e mezzo di euro, con i quali l’attuale sindaco avrebbe potuto sistemare le pendenze pregresse riguardanti espropri ed altri eventuali debiti: bastavano e ne avanzavano anche tanti. Che cosa ne hanno fatto? Sono serviti per gli avvocati? Per loro sfortuna i futuri amministratori non erediteranno nessun tesoretto, il bilancio comunale è desolatamente vuoto. In compenso avranno da affrontare, senza soldi e con le pezze al culo, le aule dei tribunali nella vertenze con i vecchi gestori delle terme Boaretto e Denughes e non solo.
Un’ultima annotazione sulla tanto decantata trasparenza. Sono stati tanto chiari e trasparenti, soprattutto per quanto riguarda i lavori nello stabilimento termale, che adesso nelle carte ci stanno ficcando il naso i giudici del tribunale e gli avvocati.
Luigi Melis

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domenica 1 maggio 2011

I risultati della Giunta Zucca

Pubblichiamo alcune vignette sui risultati ottenuti dalla Giunta Zucca. http://www.novasdisardara.it/spot1.jpg, http://www.novasdisardara.it/spot2.jpg, http://www.novasdisardara.it/spot3.jpg

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REFERENDUM SUL NUCLEARE


Il 15 e 16 maggio andremo a votare per le elezioni amministrative. In Sardegna si terrà anche il referendum consultivo sull'utilizzo nella nostra isola dell'energia nucleare in centrali per la produzione di elettricità e sull'individuazione di un sito per la conservazione delle scorie nucleari. Quando andremo a votare riceveremo quindi due schede: una per l'elezione del sindaco ed una seconda per dire si o no al nucleare in Sardegna.
Si tratta di una questione di enorme rilievo su cui il governo nazionale sta cercando di sottrarre ai cittadini il potere di esprimersi e di evitare persino la discussione.
Pubblichiamo la posizione del Partito Democratico. http://www.novasdisardara.it/nucleare%20e%20acqua%20nessun%20dorma.pdf

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Intervento del Presidente Napolitano in occasione della Festa del lavoro

Palazzo del Quirinale, 30/04/2011 Intervento del Presidente Napolitano in occasione della celebrazione della Festa del Lavoro Ringrazio vivamente anch'io il Presidente Giuliano Amato per la sua disponibilità e per il contributo che ci ha offerto ripercorrendo da par suo il lungo tracciato dell'evoluzione sociale che da un primo maggio all'altro l'Italia ha conosciuto. In sintesi, egli ci ha detto - avete ascoltato le sue parole - che cosa sia, "nel passato che la precede, nella sua stessa storia e nel suo presente, la Repubblica fondata sul lavoro", e ha concluso : "Il suo problema di oggi non è esserlo di meno, è, caso mai, esserlo di più". E' così, lo sentiamo tutti : lo sviluppo economico e la sua qualità sociale, la stessa tenuta civile e democratica del nostro paese, passano attraverso un deciso elevamento dei tassi di attività e di occupazione, un accresciuto impegno per la formazione e la salvaguardia del capitale umano, un'ulteriore valorizzazione del lavoro, in tutti i sensi. Questo discorso riguarda in special modo i giovani, fa tutt'uno con le risposte da noi tutti dovute alle aspettative per il futuro delle giovani generazioni. Il quadro generale dell'andamento della disoccupazione in Italia nel biennio della crisi economica, anche per effetto delle politiche di sostegno condotte attraverso la leva degli ammortizzatori sociali, merita valutazioni obbiettive e attente e non si presta, anche in un'ottica di comparazioni europee, a facili giudizi stroncatori. Ma indubbiamente allarmano i dati relativi ai giovani tra i 15 e i 29 anni. E se spesso l'accento è stato posto sulla precarietà dell'occupazione dei giovani - calcolati in 800 mila - con contratti di lavoro a tempo determinato, quel che deve allarmare e richiede il massimo sforzo di riflessione, è il dato dei quasi 2 milioni di giovani fuori di ogni tipo di occupazione, ormai fuori dal ciclo educativo e non coinvolti nemmeno in attività di formazione o addestramento. Quest'area, definita con l'acronimo NEET, Not in Employment Education or Training, è composta di circa 700 mila disoccupati e in misura quasi doppia di inattivi. In questa condizione di forte disagio e incertezza per larghi strati di giovani si riflettono evidentemente debolezze non recenti del nostro complessivo processo di crescita : se è vero che prima dell'insorgere della recente crisi globale, il PIL è aumentato in Italia, tra il 2000 e il 2007, di circa il 7 per cento, meno della metà del decennio precedente. Nello stesso periodo nell'area dell'euro il PIL è cresciuto circa del doppio. Per poter aprire nuove prospettive di occupazione in tutto il paese, è dunque imperativo riuscire a intervenire su cause strutturali di ritardo della nostra economia. Ed è imperativo farlo in uno col perseguimento di obbiettivi tanto obbligati quanto ardui - concordati in sede europea - di rientro dell'Italia dalla situazione di disavanzo eccessivo e di riduzione del peso del debito pubblico. Se si assume il traguardo di un sostanziale pareggio del bilancio nel 2014, che comporterà un'ulteriore manovra, per il 2013-14, di riduzione della riuscire a intervenire su cause strutturali di ritardo della nostra economia. Ed è imperativo farlo in uno col perseguimento di obbiettivi tanto obbligati quanto ardui - concordati in sede europea - di rientro dell'Italia dalla situazione di disavanzo eccessivo e di riduzione del peso del debito pubblico. Se si assume il traguardo di un sostanziale pareggio del bilancio nel 2014, che comporterà un'ulteriore manovra, per il 2013-14, di riduzione della spesa pubblica di oltre quattro punti di PIL, è facile intuire come sarà essenziale la caratterizzazione secondo ben ponderate priorità di tale manovra, e quindi la combinazione tra questa e le azioni volte a rafforzare il potenziale di crescita dell'economia e dell'occupazione. E' di ciò che si è discusso e ancora si discuterà in Parlamento sulla base del Documento di Economia e Finanza 2011 presentato dal governo e comprendente sia il Programma di stabilità sia il Programma Nazionale di Riforma nel quadro della procedura del semestre europeo definita dal Consiglio Europeo dello scorso 24-25 marzo. Le audizioni svoltesi presso le Commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera nelle ultime settimane hanno fornito al Parlamento apporti esterni di grande ricchezza e serietà, mettendo comunque in evidenza l'estrema tensione dello sforzo che si richiede al paese. E io mi chiedo se l'insieme delle parti sociali e delle forze politiche ne abbia piena consapevolezza e concentri come dovrebbe la propria attenzione sulle più ambiziose proposte di riforma - come quella fiscale - delineate dal governo e sulle indicazioni da esso prospettate con impegno per quel che riguarda le politiche e azioni più rilevanti ai fini dell'occupazione, della formazione del capitale umano, dell'evoluzione dei rapporti tra mondo dell'impresa e mondo del lavoro. E' davvero aperto e da esplorare con spirito propositivo il campo delle reali possibilità o condizioni di successo tanto degli obbiettivi ineludibili di consolidamento dei conti pubblici quanto degli obbiettivi di crescita più sostenuta, guardando alle situazioni più preoccupanti - soprattutto, si deve ribadirlo, il Mezzogiorno dove è stata drammatica la perdita di posti di lavoro - e alle esigenze e domande delle giovani generazioni. Tra le condizioni di successo di un programma necessariamente ambizioso e innovativo, c'è certamente quella dell'avvio di un nuovo clima di coesione sia politica sia sociale. E a quest'ultimo proposito, mi riferisco sia alle relazioni tra le diverse parti sociali sia alle relazioni tra i sindacati dei lavoratori. Sarebbe, sia chiaro, fuorviante e irrealistico immaginare il superamento di naturali contrasti tra mondo delle imprese e mondo del lavoro, o di motivi di attrito e competizione tra le diverse organizzazioni dei lavoratori. Ma mi domando - ed è una domanda che può riferirsi anche alle relazioni tra le forze politiche : è inevitabile l'attuale grado di conflittualità, è impossibile l'individuazione di interessi e di impegni comuni? Si teme davvero che possa prodursi un eccesso di consensualità, o un rischio di cancellazione dei rispettivi tratti identitari e ruoli essenziali? E' sufficientemente chiaro il bisogno che io avverto già da tempo di un richiamo alla durezza delle sfide che ci attendono e già ci incalzano, mettendo alla prova, ed esponendo interessi e di impegni comuni? Si teme davvero che possa prodursi un eccesso di consensualità, o un rischio di cancellazione dei rispettivi tratti identitari e ruoli essenziali? E' sufficientemente chiaro il bisogno che io avverto già da tempo di un richiamo alla durezza delle sfide che ci attendono e già ci incalzano, mettendo alla prova, ed esponendo a incognite gravi, tutti gli attori sociali e politici e in definitiva il profilo storico, il peso, il futuro della nazione. Sembra quasi, talvolta, che l'accogliere oppure no, il far propri sinceramente oppure no quei miei richiami, o comunque si vogliano definirli, sia una questione di galateo istituzionale o un esercizio di ipocrisia istituzionale. Ma è ai fatti, e alle conseguenti responsabilità, che sempre meno si potrà sfuggire senza mettere a repentaglio quel qualcosa di più grande che ci unisce, quel comune interesse nazionale che non è un ingannevole simulacro, e senza finire per pagare prezzi pesanti in termini di consenso. E allora permettetemi, amici delle organizzazioni sindacali, di esprimere preoccupazione crescente dinanzi al tradursi di contrasti che tra voi possono sempre sorgere e di motivi di competizione che non debbono stupire, in contrapposizioni di principio, in reciproche animosità e diffidenze, in irriducibili ostilità. La nostra storia - a partire dal 1944 e nonostante periodi di rottura e divisione - ci dice quel che l'unità sindacale ha dato ai lavoratori, alla democrazia, al paese. La rinuncia a sforzi pazienti di ritessitura quando si producano lacerazioni e diventino indispensabili dei ripensamenti, può portare solo al peggio, dal punto di vista del peso e del ruolo del lavoro e delle sue rappresentanze. E in positivo desidero citare - trattandosi di tema che mi è stato e mi è particolarmente caro, nella sua persistente drammaticità - l'influenza che i sindacati hanno esercitato essendo uniti, per garantire più sicurezza sul lavoro. Registriamo così anche quest'anno risultati positivi, per effetto di provvedimenti legislativi e di comportamenti più responsabili che i sindacati hanno sollecitato, promuovendo un clima innovativo anche sul piano giurisprudenziale. Ma vorrei concludere allargando lo sguardo al di là degli interlocutori istituzionali e delle organizzazioni sociali. Nel celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ho richiamato le grandi prove di impegno collettivo che hanno segnato la nostra storia e che ci indicano la via di una rinnovata fiducia in noi stessi. Impegno collettivo significa "mobilitazione e responsabilità" - come ha detto il Ministro Sacconi - "dei singoli come dei corpi sociali". Debbono fare la loro parte - perché il paese possa fronteggiare con successo le sfide di oggi e di domani - quanti hanno ruoli di rappresentanza e di guida nella politica e nelle istituzioni, nell'economia e nella società, ma in pari tempo - come volli sottolineare nel mio messaggio di fine anno - ogni comunità, ogni cittadino. E dunque, ogni lavoratore, ogni giovane. E' l'esempio che avete dato voi, cari Maestri del Lavoro. Alle riforme tocca - ha chiarito il Ministro del Lavoro - "offrire a uomini e donne contesti e ambienti idonei a massimizzare il potenziale che è in ognuno di loro". Ma occorre poi il massimo concorso di volontà ed apporti individuali fino a comporre, innanzitutto sul piano morale, quel nuovo grande impegno collettivo di cui ha bisogno l'Italia. Rivolgo ancora, in questo spirito, il mio saluto ed augurio ai Rappresentanti dei Lavoratori massimizzare il potenziale che è in ognuno di loro". Ma occorre poi il massimo concorso di volontà ed apporti individuali fino a comporre, innanzitutto sul piano morale, quel nuovo grande impegno collettivo di cui ha bisogno l'Italia. Rivolgo ancora, in questo spirito, il mio saluto ed augurio ai Rappresentanti dei Lavoratori Anziani di Azienda ed egualmente ai Rappresentanti della Federazione Cavalieri del Lavoro, anch'essi testimoni di una straordinaria somma di sforzi e di contributi personali e sociali nell'interesse comune. Buon 1° maggio!

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Trasparenza, coerenza e ……. debiti da pagare

Pubblichiamo il volantino della lista "Sardara Cambia" dal titolo "
Trasparenza, coerenza e ……. debiti da pagare" http://www.novasdisardara.it/dare%20un%20senso%20alle%20parole.pdf

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