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sabato 28 aprile 2012

Programmazione aggiornata di MAGGIO 2012

ABC Sardara: Ambiente, Benessere e Cultura La conferenza stampa per il rinnovo della certificazione HERITY per la gestione del patrimonio culturale ha costituito la ciliegina sulla torta per un mese di aprile ricco di soddisfazioni. Il week-end pasquale e la settimana della cultura hanno fatto il pieno di visite al museo archeologico Villa Abbas e al tempio nuragico a pozzo di Sant'Anastasia. Anche nel mese di maggio e in quelli successivi il paese delle acque aprirà ai visitatori i propri scrigni all’insegna dell’ABC: ambiente, benessere e cultura. Continuerà l’esposizione della mostra contemporanea di Antonio Russo, artista surrealista, presso Casa Pilloni. I giorni 11 e 12 saranno dedicati alla sensibilizzazione per la donazione del sangue, in collaborazione con AVIS e scuole, presso il cineteatro. Sabato 19 maggio sarà la volta de La Nuit de Musèes , con la visita guidata nel civico museo archeologico e perfomance culturali e artistiche. Domenica 20 maggio l'area termale ospiterà la passeggiata ecologica organizzata dalla Cinofila Sardarese. Dal 21 al 26 il bocciodromo comunale sarà la sede del Trofeo Città di Sardara. Sabato 26 e domenica 27 maggio Monumenti Aperti per tutti! La manifestazione regionale organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Imago Mundi di Cagliari vedrà da protagonisti gli alunni delle scuole superiori che faranno da ciceroni nei luoghi di cultura locali, comprese le chiese di San Gregorio e della B.V. Assunta e con l’ingresso gratuito al museo archeologico “Villa Abbas” e all’area archeologica di Sant’Anastasia. Il 27 maggio SMS organizzerà una perfomance musicale al cineteatro. Ai primi di giugno è previsto il torneo di volley. In tutti gli appuntamenti la coop. “Villa Abbas”, che gestisce i beni culturali locali, sarà di supporto ai visitatori per le informazioni e per le visite nei luoghi di cultura. La locale Proloco e il centro commerciale naturale “S’Arcieri” si occuperanno dell’accoglienza e dei servizi turistici. Dopo aver rinnovato il riconoscimento del Touring Club Italiano con l’assegnazione della bandiera arancione (marchio turistico-ambientale per i paesi dell’entroterra) e la certificazione Herity per la gestione dei beni culturali, il comune di Sardara si propone ancora una volta al pubblico con una proposta turistica all’insegna del proprio ABC endogeno: ambiente, benessere e cultura. Vi aspettiamo.

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giovedì 26 aprile 2012

Intervento alla conferenza stampa – rinnovo certificazione HERITY

Sardara, 24 aprile 2012 - Villa Diana, sede del Consiglio Comunale Buongiorno a tutti Ringrazio i presenti per essere intervenuti alla conferenza stampa per il rinnovo della certificazione HERITY per la gestione del nostro patrimonio culturale. Rivolgo un caro saluto alle Autorità presenti: Monsignor Dettori, l’On. Giuseppe Cuccu, Don Vincenzo, l’amico Pinucccio Sciola. Un particolare ringraziamento al DRI Ente Interregionale, qui rappresentato dal dr. Maurizio Quagliolo e dalla dott.ssa Gaia Marnetto, e ai soci della coop. Villa Abbas, custodi e ciceroni del patrimonio culturale sardarese. Viviamo, oggi, momenti difficili, e tutti i giorni tocchiamo con mano il disagio delle famiglie. Sono crollate tante certezze, la fiducia e la speranza stentano a ripartire. La conferenza stampa di oggi assume anche questo significato. Quello di continuare un percorso iniziato dalle precedenti amministrazioni riprendendo con nuovo slancio il cammino verso domani. Un domani a cui bisogna guardare con ottimismo. Per fare questo dobbiamo definire insieme quale sviluppo riteniamo possibile e quale ruolo debba svolgere l’amministrazione comunale per favorire il benessere e la qualità della vita dei suoi cittadini. In pochi anni il Mondo è cambiato notevolmente. La geografia politica ed economica ha visto l’emergere di nuovi paesi e il lento declino di altri. Questo vale anche per l’Italia e la Sardegna. In questo nuovo scenario le maggiori opportunità di successo sono riservate a quelle realtà locali in grado di valorizzare gli specifici fattori competitivi, non facilmente replicabili, a quelle realtà locali basate su un alto livello di coesione sociale e di trasparenza nelle scelte decisionali. Dobbiamo quindi guardare al futuro valorizzando i punti di forza del paese, sapendo cogliere tutte le opportunità di finanziamento, lavorando concretamente perché si creino le condizioni di attrattività dell’ambiente sociale, economico e culturale, nei quali l’impresa, l’attività economica e l’occupazione possano crescere. Uno sviluppo integrato (o di sistema, che dir si voglia) che faccia perno sulle risorse potenziali che il paese possiede e che spesso trascuriamo. Non dobbiamo inventarci niente, ma piuttosto fare di più e meglio, rispetto a quanto fatto sinora. Uno sviluppo endogeno, quindi! Sardara, fortunatamente, non parte da zero. Anzi, negli ultimi trent’anni molto è stato fatto con le politiche urbanistiche, l’adozione del primo piano particolareggiato, la nascita del museo, la valorizzazione dell’area archeologica di Sant’Anastasia e del Castello. Passando ovviamente per le Terme, croce e delizia del nostro paese. Dopo aver ottenuto nel 2005 il riconoscimento del Touring Club con l’assegnazione del prestigioso marchio della Bandiera Arancione (riservato a soli 6 comuni in Sardegna), durante la precedente amministrazione Sardara ha ricevuto anche la certificazione Herity per la gestione dei beni culturali (unico comune della Sardegna). Patrimonio culturale che costituisce la nostra memoria collettiva. Rinnovata la Bandiera Arancione sino al 2013, è arrivato adesso il momento di rinnovare anche la certificazione di HERITY, che altro non rappresenta se non l’adozione di buone pratiche, di norme volontarie che spingono l’amministrazione comunale a perseguire gli assunti della qualità totale nella gestione del territorio e dei beni culturali, lavorando al meglio per soddisfare le attese dei visitatori, utenti o stakeholders che siano. HERITY è tutto questo: una sfida verso noi stessi nel percorso di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale. E’ la ricerca del miglioramento continuo rappresentata visivamente in un bersaglio per singolo luogo di cultura. Una sfida che richiede uno sforzo collettivo, ma che ci permette di differenziarci rispetto alle altre realtà, sfruttando una sorta di vantaggio competitivo da poter spendere nello scenario turistico e culturale regionale. Un invito a fare di più e meglio, a metterci in gioco, confrontandoci con l’esterno, i valutatori del DRI, a imparare dagli altri. Ma a noi piacciono le sfide, e seppur consapevoli delle difficoltà del percorso vorremmo in un prossimo futuro estendere la certificazione anche al castello di Monreale, i cui scavi stanno portando alla luce il borgo medioevale, altro unicum nell’Isola. La strada è dunque tracciata. La percorreremo il dr. Maurizio Quagliolo, segretario generale di HERITY International, e con la coop. Villa Abbas qui rappresentata dal presidente mio omonimo, che interverranno dopo il sottoscritto. Un percorso che saremo felici di percorrere con altre istituzioni e comunità da voi rappresentate e che arricchiranno la nostra piccola esperienza. Peppe Garau

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lunedì 23 aprile 2012

Presentazione del rinnovo della Certificazione HERITY

Gentili colleghi, cari amici, vi invitiamo con piacere a partecipare alla conferenza stampa che si terrà il prossimo 24 aprile alle 12.00, presso la Sala Consiliare di Villa Diana a Sardara (VS), durante la quale presenteremo, insieme al Comune e alla Cooperativa Villa Abbas, il rinnovo della Certificazione HERITY in corso per il sistema culturale cittadino. Giuseppe Garau Sindaco di Sardara

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ALBERGO CHIUSO: ECCO I FATTI

Lunedì 16 aprile l’ATI Idroterme Sardara – Sardegna Termale ha comunicato al Comune di non voler sottoscrivere il contratto per la gestione dell’albergo termale. Sarebbe “incerta la situazione dei rapporti giuridici ed economici con i precedenti gestori ed i rispettivi dipendenti”. Il pretesto per la mancata stipula sono quindi i contenziosi con Eucalipti srl e Salute e Benessere – Casteldoria Terme spa. Circa un anno fa l’ATI aggiudicataria aveva presentato un’offerta per un canone di 180.000 + IVA, per 15 anni, avendo visto lo stabilimento e conoscendo la situazione in cui si trovava la struttura. A tutti erano noti i contenziosi con i precedenti gestori. Non si capisce dunque cosa nel frattempo abbia fatto cambiare idea all’ATI. Dopo l’aggiudicazione definitiva del settembre 2011, la società aggiudicataria ha cominciato a sollevare dubbi e perplessità di ordine giuridico e nonostante la vittoria del Comune nei confronti di Eucalipti ha proseguito in questa azione. Nel gestire la vicenda l’amministrazione comunale è stata affiancata da un legale che ha provveduto a chiarire tutti i dubbi sollevati dall’aggiudicatario. In particolare ha confermato che anche la risoluzione del contratto con Casteldoria Terme non può influire sull’aggiudicazione a favore di Sardegna Termale, come non può influire il contenzioso aperto tra Casteldoria e le ditte di Sardara per le opere realizzate e non pagate. Tutto questo rende ancora più incomprensibile l’atteggiamento dell’aggiudicatario. Sull’argomento la minoranza ha recentemente accusato l’amministrazione di non voler aprire l’albergo termale, perdendo tempo e concedendo “una proroga agli aggiudicatari da essi non richiesta”. L’amministrazione comunale ha invece incaricato un legale proprio per eliminare dubbi, incertezze e tranquillizzare l’aggiudicatario, lasciando il tempo necessario per approfondire le questioni e garantire la correttezza del modo di procedere. La minoranza propone forse di procedere in altro modo? Il gruppo Nuove Iniziative sostiene che “con l’apertura immediata dell’albergo e l’incasso del nuovo canone l’amministrazione comunale avrebbe potuto, accordandosi con le imprese non onorate, saldare definitivamente per il lavoro svolto su beni di proprietà comunale”. La minoranza dovrebbe spiegare come questo si possa fare legalmente. Quei lavori infatti non risultano formalmente commissionati dagli uffici comunali. A carico del comune non esistono affidamenti o gare d’appalto, non esistono progetti e preventivi, non esistono contratti. Ci dovrebbe spiegare quali passaggi gli uffici dovrebbero seguire per farsi carico dei debiti di Salute e Benessere – Casteldoria Terme spa. Purtroppo vengono al pettine tutti i nodi lasciati aggrovigliati dalla precedente amministrazione che è riuscita a chiudere l’albergo, a mandare i lavoratori a casa e a instaurare contenziosi interminabili con i gestori precedenti. Comunicazione_perentoria_ATI

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sabato 21 aprile 2012

conferenza stampa il 24 aprile 2012, ore 12.00, presso la sala consiliare di Villa Diana a Sardara.

Il Comune di Sardara e Herity Italia, in collaborazione con la Coop. Villa Abbas, organizzano per il 24 aprile 2012 alle ore 12.00, presso la sala consiliare di Villa Diana a Sardara, una conferenza stampa in occasione della visita dei valutatori Herity per il rinnovo della certificazione di qualità sui beni culturali Sardara si è da sempre distinta sul territorio per l’importanza archeologica e storica dei suoi beni culturali. Ma l’importanza scientifica e culturale sarebbe rimasta inespressa se non ci fosse stata, negli anni, un’opera di attenta tutela e di valorizzazione che ha permesso la fruibilità al pubblico di appassionati e turisti. In occasione della conferenza stampa saranno esposti i risultati della visita dei valutatori Herity sul Museo Archeologico, sull’area archeologica di Sant’Anastasia, sulle chiese della B. V. Assunta, San Gregorio e Sant’Antonio. Il rinnovo della certificazione Herity rappresenta per il Comune di Sardara un importante passaggio per affacciarsi al panorama nazionale con la propria offerta culturale. L’amministrazione comunale intende avviare tutte le azioni che possano realizzare la piena fruizione dei beni e migliorare la comunicazione multilivello per la valorizzazione delle ricchezze del paese. Il Sindaco Giuseppe Garau

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sabato 14 aprile 2012

Settimana della Cultura 2012

Sardara, 12 aprile 2012 Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove “la Settimana della Cultura” aprendo per nove giorni, gratuitamente, le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa, nata per trasmettere l’amore per l’arte e la conoscenza dell’immenso patrimonio italiano, offre un ricco calendario di eventi, mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti. Si rende così ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori, grazie al coinvolgimento di molte Istituzioni pubbliche e private, per una partecipazione estesa e capillare. Nell'ambito della XIV Settimana della Cultura, che si terrà dal 14 al 22 aprile 2012, il Comune di Sardara, in collaborazione con la Cooperativa Villa Abbas, propone a residenti, visitatori e turisti “UNO SGUARDO VERSO IL PASSATO”, percorso guidato alla scoperta del centro storico del paese e degli angoli che maggiormente raccontano la storia di Sardara, come l'area archeologica di Sant'Anastasia, il Museo Archeologico e la casa Pilloni. L’ingresso sarà gratuito, con orari dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per informazioni tel. 070 9386183 email coopvillabbas@tiscali.it

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IN VIAGGIO IN SARDEGNA. SARDARA NELLE MEMORIE DI VALERY

Nel corso dell’Ottocento, una nutrita schiera di giovani rampolli delle più ricche ed influenti famiglie nobiliari europee, si muoveva in lungo e in largo per il ‘vecchio continente’ e in particolar modo in Italia; fin dagli inizi del XVII si compiva infatti una sorta di pellegrinaggio rituale verso il paese considerato il giardino d’Europa, la patria dell’arte e il luogo d’origine del cattolicesimo. Per pochi la meta di questi viaggi, estremamente lunghi e articolati, a volte densi di pericolose e avvincenti avventure era stata la Sardegna, e ancorché in pochissimi avevano lasciato una testimonianza scritta ti tale esperienza. L’Isola era stata quindi quasi del tutto ignorata dagli adepti del Grand Tour, quei giovani aristocratici, eredi di grandi fortune, artisti ed esteti che ritenevano vitale ed indispensabile compiere lunghi soggiorni nella penisola, in città dove avevano la possibilità di perfezionare il loro sapere. Di questi viaggi, Roma era meta fondamentale, con i suoi resti archeologici e le sue collezioni d’arte e d’antiquariato; seguivano poi Genova, Milano, Venezia, Bologna e Napoli, ma anche Pompei ed Ercolano, recentemente riscoperte. Ignoravano la terra sarda anche coloro che appartenevano ad un’altra corrente di viaggiatori, quella degli umanisti ed eruditi che vedevano nel del viaggio in Italia, l’occasione più proficua per la ricerca affannosa e indiscriminata di manoscritti e documenti d’archivio o per il reperimento di opere e oggetti d’arte che prendevano poi l’irrimediabile via dell’estero, favorendo così la nascita delle grandi collezioni straniere e depauperando irrimediabilmente il patrimonio artistico nazionale. A questa prassi erano legate le attività di artisti italiani e stranieri, che svolgevano il ruolo di guide o di intermediari per l’acquisto dei manufatti artistici, e soprattutto, per l’esecuzione di ritratti o di vedute e paesaggi italiani, dando così vita a un nuovo genere della pittura. Tra i pochi temerari che si spinsero fino alle coste dell’antica Ichnusa, compare anche Antoine-Claude Pasquin (1789-1847), noto con lo pseudonimo di Valery, francese, classicista, romantico e, per diletto, antiquarie. Il Viaggio in Sardegna è il secondo volume dell’opera complessiva dal titolo: Voyages en Corse, à l’île d’Elbe et en Sardaigne; il progetto originario, era quello di realizzare una vera e propria guida, un “Indicatore” che, similmente alla sua opera più nota, Voyages historiques et littéraires en Italie, pendant les anneés 1826, 1827 et 1828, ou l’Indicateur italien, avrebbe dovuto condurre i turisti nella visita di quella terra perlopiù sconosciuta, consentendo l’iniziazione di un pubblico più vasto all’originalità della sua letteratura, alle diversità della sua lingua e alla preziosità dei suoi ornati costumi e gioielli. Arrivato in Sardegna nella primavera del 1834, Valery vi soggiorna per un breve periodo compreso tra gli ultimi giorni del mese di aprile e i primi di giugno. Mentre in un primo momento come i suoi compagni, anche lui sembrerebbe interessarsi principalmente al patrimonio artistico e archeologico, sarà ben presto affascinato e rapito dal patrimonio umano, narrato con un’infinita messe di particolari. Ed è così che nel capitolo VII, quello dedicato all’ospitalità sarda, racconta della sua visita in paese, ospite del Cavalier Orrù e ricorda con queste parole il felice momento: “Ho cercato di descrivere le premure, la grazia dell’ospitalità corsa e certo non ho nessuna voglia di smentirmi; ma c’è in questa ospitalità qualcosa della vanità francese. L’ospitalità sarda ha tutto un altro carattere: è, se si può dirlo, più primitiva, più antica, più semplice, più universale. La Sardegna, che ha mantenuto il nome che aveva fin dai tempi eroici, conserva ancora un gran numero di tratti caratteristici che ricordano le virtù e i costumi degli antichi popoli. L’ospitalità è allo stesso tempo una tradizione, un gusto e quasi un bisogno per il Sardo. Il cavalier Orrù di Sardara, dal quale ebbi l’onore d’essere ricevuto, mi raccontava che il defunto conte suo padre, modello dei vecchi costumi sardi, per quanto vivesse in seno a un’amabile e numerosa famiglia (era stato sposato tre volte con persone giovanissime e aveva sposato le ultime due nella maturità e nella vecchiaia), era al colmo della gioia quando gli capitavano una dozzina d’ospiti e che era triste e di cattivo umore quando non aveva nessuno a cena; allora andava a invitare i vicini, oppure chiamava qualche passante per tenergli compagnia e bere insieme”. Successivamente, in una delle sue tappe dell’impegnativo ma appagante viaggio, apre il capitolo XLIII dedicandolo al villaggio di Sardara e prosegue così: “conta 2.100 abitanti, ottimi agricoltori. Una considerevole quantità di pietre vulcaniche ne ricopre il suolo, senza nuocere alla sua fertilità. La parrocchia ha qualche statua di un certo valore. Una statua di San Bartolomeo, in legno dipinto, sarebbe degna d’una cattedrale. La vecchia statua della Madonna delle Acque fu trovata nelle terme e una moderna statua in legno del Cristo fu commissionata dal simpatico e ospitale conte Orrù al frate Antonio Cano di Sassari, il Fidia di tutte le statue colorate e poste sugli altari delle attuali chiese della Sardegna. Una tomba recente suscita interesse ed emozione; è quella dell’ingegnere savoiardo Maréchal, morto a ventinove anni per una malattia contratta durante i lavori per la strada centrale: la tomba gli fu dedicata dai colleghi e dagli amici, come indica una semplice e commovente iscrizione. Un simile trapasso ha qualcosa di nobile; non è certo meno degno d’onore che morire in guerra: è lo stesso che perire sulla breccia, e nella maniera più utile agli uomini, dal momento che le strade contribuiscono potentemente al benessere e alla civiltà. L’antica chiesa di San Gregorio, considerata l’architettura maestosa della facciata, sembra risalire ai Pisani. Ho visitato le vaste rovine del castello di Sardara, chiamato Monreale. I suoi merli, le sue torrette dominano orgogliosamente la collina scoscesa alla quale ha dato il nome. Questo antico maniero dei giudici d’Arborea, uno dei meno rovinati e dei più storici della Sardegna, fu residenza dell’infanta donna Teresa, nel 1324, mentre suo marito, don Alfonso d’Aragona, assediava e poi occupava Cagliari; nel 1409 fu il rifugio del visconte Amerigo di Narbona, pretendente al giudicato d’Arborea, dopo la sconfitta subita da parte di don Martino il giovane. Sardara deve la sua reputazione soprattutto alle acque termali che, per quanto siano le più frequentate della Sardegna, mancano di uno stabilimento. Questi bagni sono formati da due specie di grotte buie e orribilmente sporche; al loro interno ho visto che i bagnanti, uomini e donne, stavano più o meno ammassati gli uni sugli altri, distesi sui brutti materassi che questa povera gente si era portata dietro. I ricchi fanno trasportare a casa loro, a Sardara, o in casa delle persone da cui alloggiano, l’acqua di cui hanno bisogno e che mantiene ancora tutto il calore, benché a cavallo ci voglia più di una mezz’ora di strada. Sembra che Sardara fosse l’antica Aquae Lesitanae, citata da Tolomeo. A occidente si trovava un’altra città romana chiamata Aquae Neapolitanae, menzionata nell’Itinerario di Antonino. Gli antichi, che hanno vantato le virtù delle acque minerali di Sardegna, sono arrivati ad attribuire loro proprietà favolose e strane, come quella di colpire di cecità i ladri e gli spergiuri nel caso fossero stati sottoposti alla prova di bagnarsene gli occhi”. Rileggendo attentamente le memorie del viaggiatore francese, si viene intensamente trasportati in una lontana ma ancor riconoscibile e fascinosa dimensione, a cui possono essere associati odori, sapori e ricordi di un passato ormai lontano che il paese, con la sua garbata ed elegante grazia conserva tutt’ora in maniera incondizionata. MARTA ONALI

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giovedì 12 aprile 2012

Sardara 21 aprile: presentazione del progetto “noi ce la beviamo”

Dopo l’adesione al Patto dei Sindaci che impegna il Comune Sardara a ridurre entro il 2020 le proprie emissioni di CO2, l’Amministrazione Comunale si è contraddistinta per le iniziative “Puliamo il mondo”, l’adesione alla settimana UNESCO dell’acqua e più recentemente a “m’illumino di meno”. “Noi ce la beviamo” è il titolo e lo slogan del nuovo progetto costruito attorno ad una realtà consolidata che unisce la tutela dell’ambiente e della natura alla promozione turistica di Sardara, paese Termale e bandiera arancione del Touring Club. Il progetto, finanziato dalla Regione nell’ambito del PO-FESR 2007-2013 e cofinanziato dal Comune, si basa su azioni dimostrative di consumo consapevole dell’acqua di rete finalizzato anche alla riduzione degli sprechi e degli imballaggi. Sabato 21 aprile si parlerà inoltre di acque sotterranee, di “Comuni Virtuosi” e di Patto dei Sindaci, immergendo i presenti in una suggestiva atmosfera di musica dal vivo, meravigliose immagini e lettura di poesie. I bambini della scuola elementare di Sardara leggeranno le 11 regole della “carta dell’acqua” promulgata a Strasburgo nel 1968 e chiuderanno la mattinata con la rappresentazione teatrale “Su Grifoni”. La presentazione è aperta al pubblico.
locandina_inaugurazione

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Adempimenti Legge 482/99

Apustis de sa chistioni de sa ratìfica de sa Carta Europea de is Lìnguas Minoridàrias, calincuna cosa incumintzat a si torrai a movi in contu de lìngua sarda. Su Consillu Comunali de Sàrdara, cumenti est stètiu giai pubblicau in custu blog, at aprovau unu o.d.g. innoi si pregontat a sa RAS chi si fatzat balli cun s'Ufitziu Scolàsticu Regionali po fai arrespetai s'art. 4 de sa L 482/99, in sa parti innoi narat ca is mòdulus de pre-iscritzioni depint cuntenni sa pregonta "Volete che si insegni la lingua della minoranza/sardo ai vostri figli?". Sa pròpiu delìbbera in custas diis funt adotendi-dda in comunus/provìntzias medas de s'ìsula, de cabu de giossu a cabu de susu. Tocat a aciungi puru ca est brègungia chi si depant strobbai totu custus consillus comunalis/sìndigus po una cosa chi depiat essi giai fata po lei. Su consilleri regionali Giuseppe Cuccu at presentau custa "interrogatzioni" a s'assessori a sa Cultura pròpiu asuba de custa chistioni. http://www.giuseppecuccu.it/index.php?p=pagine/newstampa.php&r=213&table=stampa&pp=1 Speraus sceti chi sa Regioni, chi depit tenni sa regia po su chi spetat a sa polìtiga linguìstica, si fatzat arrespetai e pretendat su chi narat sa lei de su Stadu, in d-una scola chi, tocat a arregordai, mancai statali, s'agatat in domu nosta. Speraus puru chi asuba de sa chistioni lìngua ddoi siat un'interessu chi tochit sa sensibbilidadi de totu is partidus, chi siat trasversali e chi in sa Regioni duncas si movant totus a una conca, chi siat ocasioni po uniri e no po partziri! Eus a sighiri cumenti si spòddiat custa chistioni de importu mannu po su benidori de sa lìngua nosta e de is sardus, po biri puru chi eus a podi sighiri a si nai "populatzioni" o "pòpulu". Giampaolo Pisu

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Is primus Milli fueddus sas primas allegas in sardu

Nell’ambito delle attività previste dal progetto di potenziamento per il servizio del Sistema Bibliotecario “Monte Linas” , Obiettivo 3 – Promozione del servizio: Presentazione di libri, si comunica che, sabato 14 aprile 2012 alle ore 10.30, presso il Cineteatro “Le Terme” di Sardara , in collaborazione con il Comune di Sardara, Assessorato alla Cultura, sarà presentato il libro “Is primus Milli fueddus sas primas 1000 allegas in sardu” di Stefano Cerchi. Interverranno: Giuseppe Garau - Sindaco del Comune di Sardara Raimondo Pisu - Ass.re alla Cultura del Comune di Sardara Gianluigi Piano - Ass.re Pubblica Istruzione Provincia Medio Campidano Giampaolo Pisu - Consigliere Comunale di Sardara, delegato alla Lingua Sarda Antonella Mancosu - Coordinatrice Progetto Sistema Bibliotecario Stefano Cherchi Autore del libro Intermezzo teatrale con Stefania Bettini e Carmen Porcu A cura della Cooperativa AGORA’ SARDEGNA L'opera Programma per l´apprendimento del vocabolario basilare della Lingua Sarda, rivolto non solo a bambini ma anche a persone che non conoscono il sardo. Si tratta di una raccolta di mille vocaboli presentati nelle due macrovarianti della Lingua Sarda, Campidanese e Logudorese-Nuorese, e scritti utilizzando le regole della normalizzazione grafica. Il testo didattico è arricchito dalle tavole a colori di Tiziana Melis che contengono le illustrazioni delle parole, appositamente pensate per favorirne la memorizzazione: cose, azioni ed emozioni che si riferiscono ad esperienze della vita quotidiana e moderna; e da un breve testo in Lingua Sarda utile per quelle situazioni (verbi, aggettivi, avverbi) in cui l´illustrazione non sempre risulta esaustiva. Inoltre il libro contiene un mini dizionario sardo-italiano con il rimando alla pagina dove è contenuta ogni parola. Il libro è pensato come ´strumento attivo´ di conoscenza e riflessione che vuole mettere in relazione i nomi delle cose nelle due lingue standard con i nomi delle cose nella variante locale parlata e conosciuta dal bambino. Infatti, come è scritto nella presentazione, è presente uno spazio sotto ogni oggetto illustrato che consente ai ragazzi di inserire la parola nella loro variante locale. Il confronto visivo diretto delle varianti faciliterà quindi l´apprendimento delle differenze sia tra le varianti locali e la macro-varietà di appartenenza, sia tra le due macro-varietà principali.

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Camminando con Emergency

SARDARA, Domenica 15 aprile 2012 - Alle h 10.00 partenza dalla Chiesa di S.Maria Is Aquas - Passeggiata guidata al Castello di Monreale - storia, racconti, leggende (con auto propria). Prenotazioni: inviare SMS a: 340.7767160 CAMMINANDO CON EMERGENCY è un’iniziativa realizzata grazie alla preziosa collaborazione di alcune guide turistiche amiche di Emergency, con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno del Centro pediatrico di EMERGENCY nella Repubblica Centrafricana Contributo: bambini 3 euro, adulti 5 euro - interamente devoluti a Emergency Per informazioni sull’iniziativa: Nicola 3471411284 (Emergency) - emergency.serrenti@gmail.com E dopo il pranzo al sacco visita GRATUITA al museo archeologico Villa Abbas e al tempio nuragico a pozzo di Sant'Anastasia. Condividete per favore, per una nobile causa

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“is primus milli fueddus/sas primas 1000 allegas in sardu”

Sàbudu 14/04/2012 oras 10:30 cineteatru comunali – presentada libbru
Sabato 14/04/2012 ore 10:30 cineteatro comunale – presentazione libro “is primus milli fueddus/sas primas 1000 allegas in sardu” de Stèvini Cherchi
http://www.provincia.mediocampidano.it/mediocampidano/it/newsview.page?contentId=NWS26260
Sei totus cumbidaus

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mercoledì 4 aprile 2012

CARA IMMONDEZZA

Questo è un periodo in cui i Sindaci devono far quadrare i conti. Il tutto in un contesto fatto di tagli alla spesa pubblica, minori trasferimenti erariali e applicazione di nuove imposte locali. Il potere d’acquisto delle famiglie è tornato indietro di qualche anno, le imprese arrancano, la disoccupazione cresce, aumentando un disagio sociale che si tocca con mano ogni giorno. Come se ciò non bastasse dobbiamo fare i conti con il “caro immondezza”. Chi scrive ha rivestito il ruolo di assessore comunale all’ambiente nell’ormai lontano 2005. Allora attivammo la raccolta differenziata con il “porta a porta”, separando la frazione organica (umido) da quella indifferenziata (secco non riciclabile). Dal 2006 ad oggi il comune di Sardara ha conseguito percentuali di differenziazione variabili tra il 60 e il 68 per cento. Un comune virtuoso, quindi, grazie al senso civico dimostrato dai sardaresi. Tutto bene, peccato che quest’anno, mio malgrado, sarò costretto ad aumentare la tariffa per far fronte ai maggiori oneri di raccolta, trasporto e smaltimento. Stiamo per bandire il nuovo appalto. Sino all’anno scorso l’amministrazione comunale è riuscita mantenere quasi invariata la tariffa adottata nel 2005 pari a € 0,74 a mq per le case di civile abitazione, quest’anno ci vediamo costretti a innalzare la tariffa sino € 1,12 a mq. Come mai? ci chiederà il cittadino e l’impresa. Io differenzio e voi aumentate la tariffa. Complimenti! Non è semplice spiegarGli che nel corso di questi anni i costi relativi al ciclo dei rifiuti sono aumentati principalmente per tre ordini di motivi: gli adeguamenti contrattuali dei lavoratori (il costo del lavoro), gli organici cresciuti oltre il buonsenso negli impianti di trattamento e il costo di smaltimento degli stessi rifiuti. La normativa oggi impone poi il conferimento nei termovalorizzatori, con un ulteriore aggravio rispetto alle piattaforme tradizionali (discariche). Dal sito RAS si evince alcuni dati importanti: - nel corso del 2010 la quantità totale di rifiuti urbani prodotti nel 2010, 825.125,45 tonnellate, ha subito una leggera contrazione, pari a -1,4%, nella produzione rispetto al 2009, mentre la raccolta differenziata è sensibilmente migliorata passando dal 42,5% del 2008 al 44,9%; - la quantità annua di rifiuti destinati allo smaltimento, di circa 454.879,89 tonnellate nel 2009, è diminuita di circa il 5,5% rispetto allo stesso anno; - la produzione media procapite, su base regionale, è passata da 501 kg/abitante/anno nel 2009 a 492 kg/abitante/anno. Il prossimo scoglio normativo riguarda il divieto di conferimento in discarica di rifiuti ad alto potere calorifico (superiore a 13.000 kJ/kg) a partire dal 1.1.2013, salvo ulteriori proroghe. La stessa RAS ammette che diventa sempre più urgente estendere una raccolta differenziata di livello elevato ai Comuni più grandi ed ai territori in ritardo e completare la dotazione impiantistica di Piano (termovalorizzatori e discariche di servizio) per evitare di incorrere in situazioni emergenziali che hanno vissuto altre regioni del territorio italiano. Benissimo e allora perché aumenta la bolletta della TARSU? A me pare che si sia creato un cortocircuito incomprensibile per il cittadino: a fronte di una maggiore differenziazione, i costi del ciclo integrato dei rifiuti aumentano, scaricando di fatto sul cittadino (con la tariffa) le inefficienze del ciclo. Diventa allora un imperativo per la Politica regionale mettere mano al ciclo integrato dei rifiuti. In questi anni è aumentato il costo dello smaltimento in discarica, pari a € 115,30+IVA. E’aumentato il costo dello smaltimento negli inceneritori, pari a € 177,93+IVA. In Continente i rifiuti rappresentano una risorsa. Da noi le “crocchette” per i gabbiani. E’ arrivato quindi il momento in cui non più possibile sopportare in silenzio questa situazione, alibi per salvaguardare inefficienze e rendite di posizione consolidatesi negli anni.

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