Vai al nuovo sito

domenica 21 ottobre 2012

Raccolta di beni alimentari

Pubblichiamo il volantino dell'iniziativa promossa dalla Cooperativa di Consumo Sardaresi Associati in collaborazione con la Caritas Sardara "Raccolta di beni alimentari" prevista per i giorni di venerdì 26 e sabato 27 ottobre.

Leggi tutto l'articolo

domenica 26 agosto 2012

Bilancio d’esercizio 2011

Il giorno 15 giugno presso il Centro di Aggregazione Sociale di Sardara, si è svolta l’Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2011. Il Consiglio d’Amministrazione, alla presenza del revisore contabile e del consulente del bilancio, ha presentato ai soci l’andamento della gestione ed i risultati della situazione finanziaria ed economica dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011. Il bilancio relativo all’esercizio 2011, presenta un risultato economico che riflette la situazione di crisi in cui si trova attualmente il settore del commercio, che ha determinato un calo tendenziale dei fatturati, maturato soprattutto nell’ultima parte dell’anno 2011. Dalla lettura del Conto Economico, si evince che il valore dei ricavi dalle vendite poco sotto 1,5 ml € di si è leggermente ridotto rispetto all’anno precedente per un importo di € 94.460,00 pari al 6% a fronte di una riduzione dei costi della produzione di € 117.181,00 il 3%. Rispetto al bilancio 2010 la dinamica economica del 2011 è stata condizionata dalle voci straordinarie di bilancio con un incremento di € 15.000,00 dovute ad aumenti e pagamenti soprattutto di imposte e tasse. Un’altra voce di costo che ha subito un aumento è quella della pubblicità e propaganda dove sono inseriti anche i costi relativi ai premi promozionali ai soci, dato che dimostra come la gestione da parte del Consiglio ha sempre tenuto in considerazione la centralità del socio nelle sue scelte. L’aumento di alcuni costi d’esercizio è stato compensato dalla riduzione del costo del personale che è diminuito del 10% passando da € 164.000 ad € 147.000. Questa riduzione è avvenuta su proposta del personale stesso che, con grande senso di responsabilità ha proposto al CdA di mantenere invariato il livello occupazionale a fronte di una riduzione del proprio stipendio del 17%, mantenendo e garantendo, attraverso una più razionale gestione dei turni di lavoro, le stesse condizioni di servizio. Il Bilancio 2011 si chiude con una perdita di esercizio di poco superiore ai 50.000,00, valore della perdita che l’assemblea ha deliberato di ripianare attraverso l’utilizzo del fondo riserva. La lettura dello Stato Patrimoniale rileva un valore delle attività pari ad € 545.311,00, mentre le passività ammontano ad € 354.044,00 al netto del valore del capitale o patrimonio netto pari a di € 191.227,00. Quest’ultima voce di bilancio nel corso del presente esercizio ha subito una riduzione di poco più di € 50.000,00 pari al valore della perdita d’esercizio. In relazione alla indicazione precedente si può notare come le passività di lungo periodo (TFR etc), escludendo il valore dei ratei e risconti passivi, sono inferiori rispetto al valore dell’attivo consolidato, costituito essenzialmente dall’immobile al netto del suo fondo ammortamento. Inoltre nell’analizzare lo Stato Patrimoniale occorre sempre ricordare che la cooperativa è proprietaria di un immobile ammortizzato per quasi il 75% del suo valore, e che rappresenta una garanzia della solidità patrimoniale. Nell’ambito delle valutazioni del bilancio occorre anche ricordare che viene rispettata la condizione di mutualità prevalente in quanto il 72,95% delle vendite è stata a beneficio dei soci. In occasione della discussione inerente il bilancio, sono state poste all’attenzione del CdA le problematiche relative alla riduzione di alcuni costi, con l’obiettivo di massimizzare il beneficio che deriva da questa operazione sui prezzi di vendita. Alcuni interventi oltre che sugli aspetti tecnici legati alle poste di conto economico e stato patrimoniale hanno sottolineato l’opportunità di effettuare attività di carattere sociale rivolte al mondo dell’associazionismo, della scuola come strumento che oltre a garantire un miglioramento dell’immagine della Cooperativa, consenta di recuperare la base sociale ma soprattutto quote di competitività rispetto ai concorrenti. Il CdA ha recepito i suggerimenti emersi durante la discussione ed ha voluto puntualizzare alcuni elementi che hanno caratterizzato la gestione sia nella seconda metà del 2011 che nei primi mesi del 2012. In particolare nei confronti dei soci si è provveduto ad effettuare diverse campagne di sconto sugli acquisti. Nei confronti delle Associazioni, proprio perché costituite da soci della Cooperativa, è stato avviato un rapporto diretto affinchè a seconda della manifestazione e/o appuntamento pubblico organizzato venga riconosciuta la condizione d’acquisto soddisfacente. Inoltre è stato effettuato il rinnovo del layout espositivo con l’introduzione del servizio self service per l’ortofrutta. Il CdA valuterà con attenzione quanto emerso dall’Assemblea al fine di improntare ed attuare una gestione a favore del socio, consapevoli che ogni associato rappresenta una risorsa distintiva per la Cooperativa. L’insegnamento della popolazione dell’Emila colpita dal terremoto rappresenta il modello a cui il nostro sistema Cooperativa Sardaresi Associati deve tendere affinchè tutti i soci assieme possano contribuire a far crescere la nostra realtà. Il CdA ed i soci intervenuti all’Assemblea hanno voluto rimarcare l’importanza di ciascun associato nell’essere parte attiva nella vita della Cooperativa con i diritti e doveri che questo status comporta, ovvero con gli acquisti, con le osservazioni, segnalazioni delle problematiche inerenti il servizio etc, evitando i comportamenti speculativi che, come accade a livello nazionale, contribuiscono ad alimentare situazioni negative prive di fondamento. L’idea per cui è nata la Cooperativa rappresenta sempre l’elemento centrale della missione dell’attuale CdA, idea che solo stando insieme può diventare veramente realtà. Il CdA

Leggi tutto l'articolo

martedì 14 agosto 2012

Annualità 2012 del PROGRAMMA POVERTÀ ESTREME

In riferimento alla L.R. 2/2007 e alla D.G.R. n. 19/04 del 08.05.2012 l’Amministrazione Comunale rende noto che è in pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune il Bando relativo al programma sperimentale per la realizzazione di interventi di contrasto delle povertà estreme Il programma che promuove interventi economici-lavorativi è rivolto a nuclei familiari, persone singole e cittadini stranieri privi di reddito: 
•che risiedono nel Comune di Sardara e da almeno due anni nel territorio della Regione Sardegna;
•che vivono condizioni di grave deprivazione economica, da lungo tempo e con situazioni debitoria nei confronti di Equitalia / le cui possibilità di impegno lavorativo sono attualmente molto ridotte, ma possono essere ricostituite attraverso interventi sociali e sanitari a carattere intensivo; 
•che si trovano in condizioni di povertà, ma dispongono di capacità lavorative e di relazione che ne possano favorire il rientro nel mercato del lavoro e il superamento della condizione di deprivazione;
•che hanno un reddito da lavoro insufficiente rispetto alle esigenze della famiglia, una disoccupazione di lunga durata, scarsa qualificazione, che hanno necessità di percorsi individualizzati di formazione e di orientamento che favoriscano l’ ingresso nel mercato del lavoro o il miglioramento delle condizioni lavorative; 
I moduli di domanda sono disponibili on line o a partire dal 16/08/2012, presso l’Ufficio Servizi Sociali (lunedì – mercoledì – giovedì dalle 11.00 alle 13.00 – lunedì pomeriggio dalle 16.00 alle 17.30). Le domande dovranno essere presentate dagli interessati entro il 24.08.2012, corredate dal certificato ISEE relativo ai redditi 2011.

Leggi tutto l'articolo

lunedì 6 agosto 2012

SÀRDARA - APROVAU REGULAMENTU CONSULTA LOCALI PO SA PROMOTZIONI E AVALORAMENTU DE SA CULTURA E SA LÌNGUA DE IS SARDUS

Consillu Comunali / Consiglio Comunale 31/07/2012 Aprovau su regulamentu de sa "Consulta Locali" po sa promotzioni e avaloramentu de sa cultura e sa lìngua de is Sardus, previdia de sa L.R. 26/97. Aintru de pagu tempus at a essi pubblicau regulamentu e mòdulus po pediri de ndi podi fai parti. Approvato il regolamento della "Consulta Locale" per la promozione e valorizzazione della cultura e lingua dei Sardi, prevista dalla L.R. 26/97. A breve la pubblicazione del regolamento e la messa a disposizione dei moduli per la richiesta per poterne far parte.

Leggi tutto l'articolo

Scola: Boleis chi imparint su sardu a is fillus?

SÀRDARA 28/07/11 ore 9:30 – ex Tzentru agregatzioni sotziali de bia Aristanis (macellu bèciu) - Sìntesi cumbènniu aministradoris sardus chi ant deliberau po pediri a sa RAS s’arrespetu de s’art. 4 c. 5 L 482/99 (Scriri in is mòllius de pre iscrtitzioni scolàstica sa pregonta po babus e mamas chi si bolint avalessi de s’imparu de sa lìngua sarda po is fillus) “Po bogai traballu tocat a cambiai prospetiva ponendi impari identidadi e innovatzioni. Depeus difendi is spetzifitzidadis nostas: nuraxis, paesàgiu, cultura, lìngua… funt s’ùnica cosa chi is àterus no si podint copiai -su benidori est in is spetzifitzidadis nostas”, custus funt is fueddus de su sìndigu de Sàrdara ananti de is Aministradoris comunalis Sardus chi si funt adobiaus po fueddai de lìngua sarda in sardu. Po imoi funt 90 is sindigus chi ant deliberau po pediri a sa RAS chi fatzat aciungi a su mòlliu de pre iscritzioni scolàstica sa pregonta “boleis chi imparint su sardu a is fillus?” Aici cumenti narat sa lei 482/99 e cumenti faint in Friuli giai de 10 annus chene ai strobau totu custus consillus comunalis. Is sardus depint pretendi amarolla s’arreconnoscimentu de su deretu a sa cultura insoru in scola, lìngua e stòria innantis de totu. “Est cosa chi no benit a beni” at nau G. Pisu "chi deu sia lòmpiu a s'edadi de 23 annus chena de sciri ita est unu nuraxi o su casteddu de Murriali". Po fai custu serbit duncas unu ufìtziu scolàsticu sardu chi traballit a su costau e impari a cussu de su Stadu, cun programas, lìburus e docentis preparaus (Oreste Pili). Su cumbènniu est sighiu cun sa proposta de formai unu comitau de aministradoris comunalis po portai ainnantis custa chistioni. Proposta fintzas a una lei noba po sa lìngua, sa L.R. 26/97 est bècia e una prus noba che sa friulana iat a podi andai beni. No unu comitau ma "una federatzioni de comunus cun d-una Carta po su bilinguismu” at propostu Oresti Pili assessori de Cabuderra. Àtera chistioni apretosa pesada de Pili est sa de sa ratìfica de sa Carta Europea de is Lìnguas de Minoria: in parlamentu funt andendi ainnantis fadendi fillus e fillastus e apetighedi su sardu, totu custu mancai sa lìngua sarda siat, de totu is minorias de s'Itàlia, sa prus manna po su tanti de sa genti chi dda fueddat. Presentada e approvada duncas una petitzioni po totu is parlamentaris sardus po chi fatzant balli is arrexonis de is chi ddus ant votaus. Sa lìngua no est de una parti polìtiga sceti, no est de dereta, no est de tzentru, ne de manca, ma de totu is sardus chi si stimant. A parti sa petitzioni dònnia aministradori presenti at a circai su parlamentari de su territòriu po ddi pediri de fai su doveri suu contras a custu tentativu de apetigadura de is deretus de is sardus. 
ÀTERAS PROPOSTAS 
Partendi de su cumbincimentu ca no podit esisti una polìtiga linguìstica sèria chene pensai a sa funtzioni sotziali e econòmica de sa lìngua, su sardu, che s'italianu e s'inglesu depit serbiri po agatai e amellorai unu traballu", sceti aici is famìllias ant a podi detzidi de torrai a imparai sa lìngua a is fillus! "Cosas medas ddas podint incumentzai a fai is comunus chena de spendi mancu unu soddu: chi is bibliotecas, archìvius e museus funt logus de cultura no si cumprendit poita est chi no si pedat sa connoscèntzia amarolla de sa lìngua sarda po traballai ingunis, o sa sa lìngua nosta no est unu elementu de fundamentu de sa cultura? Bastat a ddu scriri in su bandu de cuncursu e imponni is cursus de lìngua a is chi ddoi traballant giai”. Arrexonamentu sìmbili po sa ludoteca, istitutu educativu de is Comunus e no de su Stadu. “Ingunis aintru bastat a previdi in sa gara de apaltu chi unu tanti de operadoris connòsciant amarolla su sardu. Est domu nosta e depeus detzidi nosu”. “Is cursus de lìngua fatus cun dinai de sa L 482 chi si fatzat po is dipendentis comunalis innantis, po portai ainnantis una polìtiga de bilinguismu in su Comunu, polìtiga cunsentida e prevìdia de sa lei. Bastat a ddu scriri in su piano delle performances”. (Gimapaolo Pisu) Su sìndigu Enrico Marceddu de Solarussa, at contau de su progetu po fai imparai su sardu in is famìllias e àteru progetu culturali po promovi sa cantada sarda. S'assessori a sa cultura de Biddexidru, Francesca Curridori, docenti, at contau de sa sperièntzia de scola e de s'interessu mannu amostau de is piciocheddus po is letzionis suas fatas in lìngua sarda. Oresti Pili at aciuntu ca tocat a castiai a su dpr 275/99 de s'autonomia, sa scola depit fai contu de su logu aundi est. Sa stòria de sa Sardìnnia est diferenti de cussa milanesa, po ndi nai una, e duncas fintzas is lìburus depint essi diferentis. Po nai, is cartinas de sa Sardìnnia de su 1200 depint inditai is cuàturu giudicaus, asinuncas custus librus no depint intrai in scola. S'archeologu Giuanni Ugas at arregordau is medas annus passaus in s'universidadi de Casteddu imparendi preistòria e protostòria in sardu. At nau puru, po intzullai, ca chi su Stadu cun sa ratìfica de sa Carta Europea de is Lìnguas arremonada no arreconnoscit su sardu nosu no depeus fueddai s’italianu. Sa regia de sa polìtiga linguistica depit essi de sa Regioni cun inditus chi ballint po totu is comunus, no podit essi unu comunu sceti a si dd’atuai. At augurau s'arregorta de totu su lèssicu de su sardu e s’amparu de totu is barideadis dialetalis. Sa dirigenti scolàstica de sa scola de Serramanna, D.ssa Laura Caddeo at testimòngiau s'interessu suu po sa lìngua e donau sa disponibilidadi po portai ainnantis custa chistioni. Antoni Contu, scritori in sardu, at fueddau de sa tontesa de cussus sardus (no totus) chi partint po pagu tempus in continenti e ndi torrant cun s'acentu continentali e su menisprètziu po sa lìngua e sa cultura insoru. Sa delegada de su comunu de Sètimu, A. Cocco docenti issa puru, at testimongiau is sperièntzias in scola e in sa bidda sua. S'operadori linguisticu A. Biolla at contau issu puru de is sperièntzias in Spagna e sa postura diferenti de is spagnolus faci a is lìnguas insoru. Linda Frongia, docenti e cursista FILS, cursu po docentis de lingua sarda in sardu universidadi de Casteddu, at contau sa sperièntzia de biaxi-stùdiu custas diis passadas in Catalunya: “Innii po intrai in su traballu tocat a tenni una connoscèntzia base de su catalanu. Sa stòria insoru est diferenti da sa nosta, ddu scieus, ma nosu dda depeus acabai de donai a su sardu logu sceti po su folclori, ddi depeus torrai a donai sa dignidadi sua. In scola depit essi imperau cumenti a lìngua veiculari po imparai totu is matèrias” . Giorgia Pau, docenti, at arregordau ca “segundu is stùdius de sa Dot.ra Sorace est importanti meda a chistionai is duas lìnguas cun is pipius de candu nascint, e no abetai chi tèngiant cìncui o ses annus. Est aici chi su profetu de su bilinguismu si podit biri in su totu”. Serrau cun sa proposta de si torrai a adobiai in Cabudanni po circai de cuncordai sa federatzioni de comunus arremonada. In s'interis s'at a presentai sa petitzioni po sa ratìfica de sa Carta Europea arremonada e cuntatai sa RAS po sa chistioni de is mòdulus de preiscritzioni scolàstica. SUCONSILLERI DELEGAU A SA LÌNGUA SARDA SU SÌNDIGU Giampaolo Pisu Dot. Giuseppe Garau 

Oggetto: SARDARA 28/07/12 ore 9:30 – ex Centro aggregazione sociale di Via Oristano (macellu bèciu)- Sintesi convegno amministratori comunali sardi che hanno deliberato per chiedere alla RAS il rispetto dell’art. 4 c.5 L 482/99 (aggiungere nei moduli di preiscrizione scolastica la richiesta per i genitori di avvalersi della facoltà di insegnamento della lingua sarda per i figli) “Po bogai traballu tocat a cambiai prospetiva ponendi impari identidadi e innovatzioni. Depeus difendi is spetzifitzidadis nostas: nuraxis, paesàgiu, cultura, lìngua… funt s’ùnica cosa chi is àterus no si podint copiai-su benidori est in is spetzifitzidadis nostas”. Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di Sardara dott. Giuseppe Garau di fronte agli Amministratori comunali Sardi che si sono incontrati per parlare di lingua sarda in sardo. Al momento sono 90 i sindaci che hanno deliberato per chiedere alla RAS l’aggiunta al modello di preiscrizione scolastica della domanda “volete che si insegni la lingua sarda a vostro figlio?” Così come si fa in Friuli già da 10 anni senza però aver impegnato 90 consigli comunali. I sardi devono pretendere il riconoscimento del diritto alla loro cultura nella scuola, lingua e storia in primis. “Non è accettabile” ha detto G. Pisu che sia giunto all’età di 23 anni senza sapere cos’è un nuraghe o il castello di Monreale”. Per fare ciò è necessario dunque un Ufficio Scolastico Sardo che lavori al fianco di quello dello Stato, con programmi, libri e docenti preparati (Oreste Pili). Il convegno è seguito con la proposta di formare un comitato di amministratori comunali per portare avanti queste problematiche. E’ stata perfino proposta una nuova legge per la lingua, “la L.R. 26/97 è oramai vecchia e una nuova come quella friulana potrebbe forse fare al caso nostro”. Non un comitato ma “una federazione di comuni con una Carta per il bilinguismo” ha rilanciato Oreste Pili, assessore alla lingua sarda di Capoterra. Altra urgente questione sollevata da Pili è stata quella della ratifica della Carta Europea delle Lingue regionali o minoritarie: in parlamento sta andando avanti con grave discriminazione del sardo, tutto questo nonostante la lingua sarda sia la più parlata tra le minoranze linguistiche presenti in Italia. Presentata una petizione a tutti i parlamentari sardi affinché facciano valere le ragioni di chi li ha votati. La lingua non è ne di destra, ne di centro e ne di sinistra, ma di tutti i sardi che hanno stima di se. A parte la petizione tutti gli amministratori presenti contatteranno il parlamentare del territorio per chiedergli di fare il suo dovere contro questo tentativo di discriminazione dei diritti dei sardi. ALTRE PROPOSTE Partendo dalla convinzione che non può esistere una politica linguistica seria senza pensare alla funzione sociale e economica della lingua, il sardo come l’italiano e l’inglese devono servire a trovare o migliorare un lavoro, solo così le famiglie potranno decidere di riprendere ad insegnare la lingua ai figli! Molte cose possono essere fatte dai comuni senza spendere un euro: se le biblioteche, archivi e musei sono luoghi di cultura non si capisce perché non si chieda la conoscenza obbligatoria della lingua sarda per lavorarvi: che la nostra lingua non sia elemento fondamentale della nostra cultura? “E’ sufficiente prevederlo nel bando di concorso oltre a prevedere i corsi di lingua sarda a chi già vi lavora”. Ragionamento analogo per la ludoteca, istituto educativo dei Comuni e non dello Stato. “La dentro basta prevedere nella gara d’appalto che un certo numero di operatori conoscano obbligatoriamente il sardo. E’ casa nostra e dobbiamo poter decidere noi”. “ I corsi di lingua fatti con i soldi della L 482 che si facciano per i dipendenti comunali innanzitutto, per portare una politica di bilinguismo nei Comuni, politica consentita e prevista dalla legge. Basta prevederlo nel piano delle performances”. (Giampaolo Pisu). Il sindaco di Solarussa Enrico Marceddu ha parlato del progetto per l’apprendimento della lingua sarda nelle famiglie oltre ad altro progetto culturale per promuovere il canto tradizionale sardo. Francesca Curridori, assessore alla cultura di Villacidro e docente, ha raccontato della sua esperienza nella scuola e del grande interesse mostrato dagli alunni per le sue lezioni in lingua sarda. Oreste Pili ha aggiunto che è necessario ripartire dal DPR 275/99 sull’autonomia, la scuola deve tenere conto del luogo in cui si trova. La storia della Sardegna è diversa da quella milanese per esempio, e quindi anche i libri devono essere diversi. Per esempio le cartine geografiche della Sardegna del 1200 devono indicare i quattro giudicati, altrimenti a questi libri non deve essere permesso di varcare la soglia della nostra scuola. L’archeologo Giovanni Ugas ha ricordato la sua attività di insegnamento di molti anni, in sardo, di preistoria e protostoria all’università di Cagliari. A aggiunto provocatoriamente che se lo Stato con la citata ratifica della Carta Europea delle Lingue non riconosce il sardo noi non dobbiamo parlare l’italiano. La regia della politica linguistica deve essere della Regione con indirizzi che devono valere per tutti i comuni, non può essere che se ne faccia carico un singolo comune. Ha inoltre augurato la raccolta di tutto il lessico della lingua sarda e la tutela di tutte le varietà dialettali. La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Serramanna, D.ssa Laura Caddeo, ha testimoniato il suo interesse per la lingua e dato la sua disponibilità per portare avanti le attività ad essa legate. Antonio Contu, scrittore in lingua sarda, ha parlato della stupidità di quei sardi (non tutti) che partono anche per poco tempo nella penisola per poi tornare con bell’accento continentale e relativo disprezzo per la loro lingua e cultura. La delegata (e docente) del comune di Settimo San Pietro, Arianna Cocco, ha testimoniato la sua esperienza a scuola e nella sua città. L’operatore di sportello linguistico Alessandro Biolla ha raccontato anch’egli dell’esperienza in Spagna e il diverso atteggiamento degli spagnoli rispetto alle loro lingue. Linda Frongia, docente e corsista FILS (corso per docenti di lingua sarda in sardo) nell’università di Cagliari, ha raccontato la recente esperienza di viaggio-studio in Catalogna: “In quella regione per poter accedere al lavoro è necessario avere una conoscenza di base del catalano. La loro storia è diversa dalla nostra, lo sappiamo, ma noi dobbiamo smetterla di dare al sardo solo spazio nel folklore, dobbiamo rendergli la dignità che gli spetta. Nella scuola deve essere impiegato come lingua veicolare per insegnare tutte le discipline”. Giorgia Pau, docente, ha ricordato che “secondo gli studi della Dott.ssa A. Sorace dell’università di Edimburgo è molto importante parlare le due lingue con i bambini fin dalla nascita e non aspettare i cinque, sei anni. E’ così che i vantaggi del bilinguismo si evidenziano in tutta la loro pienezza”. Concluso con la proposta di incontrarsi nuovamente a settembre per cercare di formare la citata federazione dei comuni. Intanto si presenterà la petizione per la ratifica della citata della Carta Europea e si contatterà la RAS per la questione relativa ai moduli di preiscrizione scolastica. IL CONSIGLIERE DELEGATO ALLA LINGUA SARDA IL SINDACO Giampaolo Pisu Dott. Giuseppe Garau

Leggi tutto l'articolo

giovedì 2 agosto 2012

Festival Internazionale del Folklore - Sardara

Sabato 4 Agosto dalle ore 22 in piazza Libertà a Sardara, Vi aspettiamo numerosi per la VII edizione del Festival Internazionale del Folklore promosso dal Consorzio Sa Corona Arrubia, si esibiranno il gruppo del Kenia, della Bosnia e il gruppo folk Santa Mariaquas di Sardara, che ha condotto la seguente ricerca sul costume tipico sardarese, maschile e e femminile, e sui tessuti utilizzati. 
IL COSTUME TIPICO SARDARESE La ricerca storica del costume sardarese è tra i primi obiettivi che la nostra associazione si è posta sin dalla sua costituzione. Già dai primi approcci ci siamo però resi conto che il compito non era dei più facili, Sardara, infatti, sotto l’aspetto delle tradizioni passa per essere un paese “freddo” che almeno all’apparenza sembrava non aver conservato la parte del patrimonio legata alla cultura folkloristica locale. Noi non ci siamo lasciati scoraggiare e piano pianino abbiamo iniziato la nostra ricerca andando di casa in casa per trovare anche il più piccolo ricordo che potesse darci una mano. Siamo stati piacevolmente sorpresi nel constatare invece che non solo Sardara ha conservato il suo patrimonio ma, parlando con le persone che ci hanno ospitato, abbiamo constatato che nelle persone anziane è vivo l’orgoglio di essere sardaresi e in tanti ci hanno fatto partecipi dei loro ricordi fornendoci tantissime informazioni utili per la nostra ricerca. Ciò che abbiamo potuto appurare è che il costume sardarese era nel complesso molto sobrio. Non abbiamo ritrovato molti gioielli che potessero adornarlo fatto eccezione per un rosario di perle a grano grossi (ora di proprietà di Rita Piano) e di una catena d’argento chiamata “sa giunchiglia” (ora di proprietà di Rosetta Caddeo) che serviva per fermare il grembiule sui fianchi, la catena terminava con una piccola teca in vetro incastonata nell’argento all’interno del quale veniva riposto un frammento di broccato Si ipotizza che “Sa giunchiglia” avesse un potere contro il malocchio. 
I TESSUTI I tessuti utilizzati per la creazione degli abiti erano prodotti in loco o nelle zone limitrofe perciò possiamo affermare che per le camicie e i pantaloni bianchi era utilizzato il lino coltivato nel campidano, e per la creazione dell’abbigliamento maschile e per le gonne femminili si utilizzava l’orbace (tessuto ricavato dalla lana di pecora) la cui lavorazione avveniva alle terme dove era presente la gualchiera (“sa cracchera”) nella quale il tessuto era ammorbidito e lavorato. La colorazione dei tessuti avveniva invece a Collinas; il colore nero non è, infatti, il colore naturale, ma per colorare l’orbace erano utilizzate delle erbe selvatiche. Dalle interviste sappiamo che nei tempi passati i defunti venivano sepolti con i loro abiti più preziosi. Se ne possedevano più di uno, il più bello veniva fatto indossare al defunto e l’altro gli veniva deposto affianco. Un procedimento simile avveniva con le lenzuola ricamate; Se infatti queste erano state ricamate dalla persona defunta, quest’ultima veniva avvolta nelle sue lenzuola. È per questi motivi che molti capi preziosi sono andati perduti per sempre. 
L’ABITO MASCHILE Il costume sardarese maschile era composto dal tipico gonnellino in orbace (“is cratzonis de arroda ”) con il bordo orlato in velluto nero sotto al quale venivano indossati dei pantaloni in lino bianchi che venivano inseriti dentro le ghette (“is cratzas”). La camicia ,sempre in lino bianco, era finemente ricamata a mano o adornata con pregiati pizzi (secondo l’abilità di chi la confezionava) e fermata sul colletto e sui polsini con dei bottoni dorati. Sopra la camicia si indossava il gilet in orbace nero (“su cropettu”) con scollatura a V (divenuta in tempi recenti rotonda) bordata con del velluto nero. Sulla testa si indossava “ Sa berritta” ,sempre in orbace, che nelle occasioni importanti veniva adornata con un fazzoletto rosso (“su turbanti”). Sulla vita veniva avvolto un pezzo di tessuto rosso utilizzato a modo di cintura (fonti signora Lisetta Garau e signora Iolanda); sappiamo anche che i ragazzi usavano mettere un fiocco (“ froccus ‘e bagadiu”) colorato sul braccio per indicare che erano non erano sposati. Il costume maschile, a differenza di quello femminile, non ha subito grossi cambiamenti. Uno degli ultimi ad indossarle l’abito tradizionale maschile è stato il signor Antonio Margiani. 
L’ABITO FEMMINILE Come già detto l’abito femminile ha subito molte modifiche nel corso degli anni. Gli abiti risalenti all’800 erano di ispirazione medioevale con influenze spagnole. Alcuni tessuti, tra cui il broccato dei corpetti femminili, sono tutt’oggi utilizzati in Spagna dove vengono utilizzati nelle giacchine usate dai toreri nelle arene. Lo stesso scialle oltre che essere utilizzato in Sardegna è un capo tradizionale spagnolo . L’abito femminile dell’800 era composto da una camicia lunga in lino bianco impreziosita da pizzi o ricami; sopra la camicia veniva indossato un corpetto (“ is pabisceddas”) che nelle occasioni importanti era in prezioso broccato con motivi floreali, di colore verde, blu o nero impreziosito da decori fatti a mano con delle perline nere. Sono stati ritrovati corpetti di tessuti meno pregiati come il velluto blu o bordeaux e il tessuto damascato (come quello delle balze delle gonne) . La gonna era in orbace nero ed era lunga sino alle caviglie. Era formata da tanti teli a seconda del ceto sociale di appartenenza, ed era adornata con una balza in tessuto damascato con disegni floreali. Questo lo possiamo affermare in quanto siamo riusciti a ritrovare una parte di un’antica balza appartenuta alla signora Mocci Lucia nata nel 1845 e visto la ricchezza di questa tipologia di gonna pensiamo venisse indossata in occasioni importanti. Alla fine dell’800 possiamo datare altre tipologie di gonne tra cui una gonna, sempre in orbace nera, che sul bordo era adornata con dei nastri colorati il cui numero variava da uno a tre a seconda del ceto sociale. Una di queste gonne si poteva ammirare fino a poco tempo fa presso l’Hotel Antiche Terme. Un’altra tipologia di gonna che compare in questo periodo è “Sa gunnedda de girasobi”, diffusa in gran parte del Campidano e realizzata in tessuto più leggero e molto comune in quanto si poteva trovare facilmente nei mercati di Sanluri e Cagliari. Solitamente di colore blu, vinaccio o marrone, anche questa gonna era decorata sul bordo inferiore con pizzi o nastri di velluto nero a seconda del ceto sociale di appartenenza. Compare in questi anni anche “Sa gunnedda de imbodrau”, di colore rosso e blu, molto diffusa in tutto il campidano poiché realizzata con tessuti molto resistente e adatti alla realizzazione di abbigliamento da lavoro. Dopo la prima guerra mondiale, la tipologia delle gonne cambia ancora; Non sono più usati solo tessuti pesanti ma s’iniziano ad utilizzare stoffe più leggere come il cotone arricchito con fantasie anche floreali o geometriche. Tutto ciò è testimoniato da alcune gonne ritrovate tra cui una verde in cotone con fantasia di fiori appartenuta alla signora Franceschina Melas, la gonna in cotone marrone a righe bianche verticali della signora Lisena e la gonna sempre in cotone marrone con disegni a quadri verticali della signora Damiana Atzeni. Anche in questi anni continua l’usanza dei nastri per indicare il ceto sociale. Sotto la gonna, così come sotto al gonnellino del costume maschile, Sulla gonna veniva utilizzato un grembiule (“ Su deventagliu”) anche questo dai lineamenti molto sobri, era arricchito solo da nastri in velluto nero e a seconda del ceto sociale da del pizzo o da perline nere. Dai racconti dei testimoni sappiamo che il grembiule era alcune volte dello stesso tessuto della balza della gonna o in cotone. Ne sono stati ritrovati pochi tra cui un appartenente alla signora Francesca Atzeni nata nel 1871 (in lana bianca tessuto a mano), uno color senape (con motivi floreali tono su tono) della signora Adelaide Tuveri nata nel 1869 e un nero decorato con perline nere. In versione più moderna, ma non meno preziosa, le nostre mamme lo hanno portato in dote conosciuto come il grembiule per passare il caffè. “Su gippoi” (giacchetta corta) era presumibilmente un capo più invernale. Ne abbiamo ritrovato in velluto nero, verde e bordeaux e in damascato semplice. Erano delle giacchette corte aderenti con manica a ¾ molto semplici e senza decorazioni. Solo un capo nero presentava una sorta di cinturino decorato con perline sempre nere. Sulla testa si utilizzava “Su muncadori” di colore diverso in base all'età o allo stato sociale. Era, infatti, bianco per le bambine e le ragazze nubili, nero con stampe floreali per le donne sposate e verde o marrone per le donne più in là con gli anni. Chi poteva permetterselo usava uno scialle in tibet nero con frange di seta, largo circa mt.1.60 e ricamato a mano con motivi floreali ispirati al paesaggio campestre e al mondo agricolo. Tra i disegni più diffusi troviamo le rose, le margherite, le spighe, l’uva e il melograno. Abbiamo ritrovato anche uno scialle marrone con ricami in tinta e un fazzoletto a stampe anch’esso marrone che sappiamo veniva usato sopra un fazzoletto bianco dalle signore che lavoravano in campagna. Dal nostro punto di vista un gruppo folk, fin dalla sua nascita, deve essere consapevole che il costume che si decide di indossare deve rappresentare fedelmente la tipicità del paese d’appartenenza, con dettagli e particolari diversi dai paesi limitrofi. L’abito che, secondo la nostra ricerca, è più fedele all’originale sardarese è quello datato nella metà dell’800 in quanto all’epoca i tessuti utilizzati erano ancora per la maggior parte prodotti nel nostro territorio; A partire dal ‘900, infatti, i tessuti diventano più commerciali e quindi non più tipici di ogni paese ma spesso simili. Dopo attenta valutazione è emerso che il costume tipico di Sardara è composto da camicia bianca, pabisceddas in broccato, gonna in panno nero (che ha sostituito l’orbace, tessuto più difficile da reperire) con balza damascata con disegni tono su tono e grembiule in tinta, un fazzoletto nero con motivi floreali (in seta bianca per le ragazze più giovani) e lo scialle per chi ha la fortuna di possederlo.

Leggi tutto l'articolo

mercoledì 1 agosto 2012

Riconoscimento di debiti fuori bilancio per esproprio campo sportivo

In data 31 luglio 2012, il Consiglio Comunale di Sardara ha riconosciuto la legittimità del debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva relativa all'esproprio del campo sportivo di via Campania. Dalla sentenza citata si evince che il Comune è tenuto al pagamento della somma € 119.298,55 a titolo di indennità di esproprio ed occupazione oltre a € 3.260,38 per gli interessi legali. A tale importo occorre aggiungere € 26.853,36 per refusione spese di giudizio, € 4.531,34 per spese registrazione della sentenza ed € 67.356,37 per gli onorari dell'avvocato. Totale: € 221.300,00 di debito fuori bilancio che verrà debitamente trasmesso alla corte dei Conti. Per ripianare, e quindi pagare, tale debito il Comune utilizzerà l'avanzo di amministrazione del 2011 per € 93.326,82 ed € 127.973,18 dal bilancio di competenza 2012. Tradotto in linguaggio non ragionieristico significa che il Comune avrà meno fondi per opere di urbanizzazione o per fornire servizi ai cittadini per un valore pari all'importo del debito da ripianare pari ad € 221.300,00. Ma finalmente dopo oltre trent'anni chiudiamo un cassetto aperto.

Leggi tutto l'articolo

Adesione al progetto "Cento scuole per l'ambiente"

L'amministrazione comunale di Sardara è beneficiaria di un impianto fotovoltaico da destinare alla scuola per l'infanzia di via Campania. Questo importante risultato é stato raggiunto in seguito alla partecipazione al progetto "Cento scuole per l'ambiente" promosso dalla Fondazione Sesco Onlus, che intende sostenere scuole e comuni attraverso una donazione che sia utile per il bene della comunità. L'iniziativa consentirà di registrare un risparmio diretto sui costi dell'utenza elettrica e di utilizzare i proventi conseguiti per attività ludiche e didattiche. La messa in funzione dell'impianto sarà accompagnata da attività d'informazione rivolte principalmente ai bambini e agli insegnanti. Tali attività saranno volte a diffondere azioni concrete a vantaggio della tutela e della valorizzazione dell'ambiente. Il progetto "Cento scuole" si delinea come un'iniziativa virtuosa che promuove l'utilizzo delle energie rinnovabili e il corretto uso delle risorse energetiche. Il comune di Sardara consegue pertanto un duplice obiettivo, che consente da una parte di razionalizzare i costi energetici utenze e, dall'altra, di proseguire nel processo di sensibilizzazione e di crescita collettiva a favore della cura e della salvaguardia dell'ambiente. Il Sindaco Giuseppe Garau L'Assessore all'ambiente Andrea Caddeo

Leggi tutto l'articolo

Info point alle Terme di S.M. Aquas

Il comune di Sardara è beneficiario di un contributo di € 60.000,00 per creare un punto di informazione e accoglienza turistica presso sa Domu Arrubia a S.M. Aquas. Il progetto sarà finanziato dal GAL LinasCampidano, a valere sulla misura 313 del Piano di Sviluppo Rurale, azione 2 "Informazione e Accoglienza". Con tale intervento il comune di Sardara riuscirà a raggiungere l'ambizioso obiettivo di fornire un supporto informativo ai turisti che alloggiano presso le strutture termali, ai clienti pendolari che "passano le acque" a S.M. Aquas e a tutti coloro che usufruiscono del parco termale per le ragioni più varie. All'interno della struttura troverà spazio anche una vetrina dell'agroalimentare e dell'artigianato artistico locale. Un altro passo importante che punta sul nostro ABC: Ambiente, Benessere e Cultura. Peppe Garau Sindaco di Sardara

Leggi tutto l'articolo

PREMIO AREA SOSTA CAMPER

Il comune di Sardara ha ricevuto un premio di euro 20.000,00 per il progetto di area sosta camper multi-funzionale nella categoria "città termale", del bando "I Comuni del turismo all'area aperta". La cerimonia di premiazione si terrà sabato 15 settembre a Parma, presso il Salone del Camper. La struttura sorgerà in piazza Podda, lungo la principale via del paese parallela alla vecchia SS 131, fornendo così un importante servizio ai turisti che amano il "plein air". Sardara è inserita nel circuito Bandiera Arancione del Touring Club, fa parte dell'associazione Borghi Autentici d'Italia ed è l'unico comune della Sardegna che può vantare la certificazine Herity nella erstione dei beni culturali. Oggi abbiamo fatto un altro passo. Peppe Garau Sindaco di Sardara

Leggi tutto l'articolo

Calendario eventi a Sardara

La Pro loco di Sardara in collaborazione con le Associazioni sardaresi, e con il patrocinio del Comune di Sardara, organizza l'Estate Sardarese 2012 Calendario eventi 3 agosto - Film sotto le stelle, promosso dal Servizio Educativo - Coop. Koinos ore 21.00 - Giardino della Ludoteca 4 agosto - - Rassegna internazionale dei gruppi Folk ore 22.30 Piazza Libertà 12 agosto - Culture Festival 2012 – Marcello Peghin Rogel Quartet - Chiesa Parrocchiale dell’Assunta, ore 21.30 14/15 agosto - Festeggiamenti in onore della Beata Vergine Assunta 24 agosto - Caccia al tesoro, promossa dal Servizio Educativo - Coop. Koinos ore 17.00 - Parco Comunale 17/31 agosto - Torneo di San Gregorio, organizzato dalla A.S.D.C.B. Sardara 93 Parco Comunale dal 27 agosto - Torneo di calcetto dei ragazzi, organizzato dalla A.S.D. Dinamo Sardara Amatori 31 agosto - Concerto della Banda Musicale Città di Sardara - ore 22.00 Piazza San Gregorio culturefestival 2012 Il “culturefestival” è un appuntamento culturale internazionale che abbraccia tutte le Arti: Musica, Teatro, Danza, Letteratura, Poesia, Pittura, Scultura, Ceramica, Cinema e Fotografia e vanta il Patrocinio di Sir Colin Davis, Presidente della London Symphony Orchestra. Esso funge da potente attrattore turistico, contribuisce a potenziare lo sviluppo locale e nel corso degli anni è diventato un saldo riferimento della Cultura nel Medio Campidano e nell’ intera isola. Fondato nel 2008 il “culturefestival” è un evento ricco di manifestazioni di portata regionale che ospita i migliori interpreti noti al panorama artistico internazionale. Si tratta di un festival organicamente concepito come itinerario culturale volto a valorizzare gli artisti sardi, le tradizioni della Sardegna, i siti storici presenti sul territorio regionale, l’artigianato e i prodotti tipici, promuovendoli attraverso una visibilità internazionale. Caratteristica basilare degli eventi del “culturefestival” sono le location storiche individuate nei luoghi d’eccellenza all’interno dei paesi coinvolti, quali ville, chiese, case patronali, musei, piazze, siti archeologici e altri spazi suggestivi. L’opportunità d’ incontro, confronto, scambio di competenze professionali che ne conseguono, contribuiscono allo sviluppo culturale e socio-economico del territorio, proponendo nuovi modelli e nuove possibilità per i giovani: stage e tirocini sul campo li vedono protagonisti nel forgiare figure tecnico professionali di nuova generazione. Sempre ai giovani è rivolta l’organizzazione di Master Class internazionali, tenute da docenti di spicco dell’ambito artistico e scientifico provenienti da diverse parti del mondo. Giuseppe Garau Sindaco di Sardara

Leggi tutto l'articolo

Sardara: per uno sviluppo integrato e sostenibile

Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea che intende sostenere gli enti locali nel processo di riduzione delle emissioni di CO2 e di diffusione delle energie sostenibili. Con l'adesione della scorsa estate l'amministrazione comunale di Sardara ha avviato un percorso che dovrà condurre il comune a dotarsi di un P.A.E.S. ( Piano di Azione per l'Energia Sostenibile). Un impegno che rappresenta pertanto un opportunità importante che ci induce ad dilatare il nostro raggio d'azione uscendo dal contingente e dall'immediato per abbracciare quel "pensiero lungo" di berlingueriana memoria, sinonimo di una visione prospettica di ampio respiro. Un processo che ci dà inoltre la possibilità di riflettere sui parametri effimeri della società odierna e sul modello di società che vorremo contribuire a costruire. È indubbio infatti che il consumismo esasperato, l'individualismo e l'egoismo assurti a valori dei nostri tempi, abbiano arrecato gravi lacerazioni al tessuto culturale e sociale del paese e risultino non più sostenibili. Una comunità che antepone il benessere materiale a quello relazionale non può infatti guardare al futuro con fiducia. Ecco quindi la necessità di lavorare per un cambiamento reale dei parametri di riferimento attuali. Cambiare significa infatti riappropriarsi del concetto di sostenibilità (sociale oltreché ambientale) che nella sua accezione più alta contiene i valori di solidariètà, cooperazione, senso di comunità. Oggi assistiamo alla caduta verticale di quello che gli economisti chiamano "capitale sociale" ovvero di quella fiducia che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni e di chi ci governa e che costituisce il collante ideale per riuscire in una programmazione a lungo termine. Dinanzi a questo scenario si poteva decidere di subire passivamente gli eventi oppure si poteva pensare di lavorare per portare il proprio piccolo contributo di onestà, impegno ed abnegazione al servizio del cambiamento. Come amministratori comunali è risultato determinante il convincimento di puntare alla diffusione tra i cittadini di nuove consapevolezze e stili di vita improntate sulle buone pratiche, sulla sobrietà e sul buon senso. Parlare di azioni virtuose significa mirare ad una gestione più attenta a del suolo e del territorio, significa lavorare per l'efficienza e il risparmio energetico, significa puntare sulla mobilità alternativa, significa promuovere la partecipazione attiva nonché sostenere azioni volte alla sensibilizzazione e all'educazione rivolte principalmente alle scuole e alle associazioni. Per questo siamo risultati beneficiari di un finanziamento regionale sulla base di un progetto che promuove l'utilizzo consapevole dell'acqua di rete, incentiva esperienze virtuose di raccolta differenziata (attualmente la percentuale di differenziazione è pari al 68%) nell'ambito delle feste e manifestazioni culturali (sagre ecocompatibili). Per quanto concerne la mobilità alternativa abbiamo presentato alla Regione un progetto volto alla riqualificazione del vecchio tracciato della 131 per trasformarlo in pista pedonale e ciclabile garantendo il collegamento fino all'area termale. Nell'ottica della sensibilizzazione rivolta alle scuole, abbiamo aderito all'iniziativa di Legambiente "Puliamo il mondo", abbiamo partecipato alla Giornata Europea "A come Acqua", abbiamo aderito alla Giornata del Risparmio Energetico promossa da Rai Radio 2 " M'illumino di meno". Abbiamo inoltre avviato l'iter procedurale per la costituzione del Cento di Educazione Ambientale (C.E.A.S) che sarà ubicato in un area di grande pregio ambientale e naturalistico quale Santa Maria Acquas. A breve installeremo nella scuola dell’infanzia un impianto fotovoltaico nel'ambito del progetto " Cento scuole per l'ambiente". Azioni, queste, che costituiscono parte integrante del P.A.E.S. che non si configura secondo uno schema rigido ma al contrario rappresenta uno strumento di pianificazione dinamico che necessita di continui adeguamenti e di successivi monitoraggi. Ma il mio intento oggi è anche quello di stimolare una riflessione che ampli ulteriormente l'orizzonte di riferimento. Se é vero infatti il P.A.E.S. consentirà ai singoli enti locali di dotarsi di una pianificazione strategica, risulta altrettanto vero che gli stessi enti dovranno impegnarsi a ricercare opportunità di finanziamento decisive per la realizzazione delle azioni previste dagli stessi. Per fare questo ogni amministrazione può decidere di muoversi in direzione totalmente autonoma, oppure può iniziare a ragionare in un ottica più complessiva, creando le giuste sinergie con i Comuni interessati, nelle forme e con gli strumenti che si riterranno più opportune. Noi consideriamo fondamentale lavorare per la costruzione di quella visione d'insieme che consenta al territorio di potersi rivolgere anche alla Commissione Europea con qualche possibilità in più di essere ascoltato e pensiamo sia altrettanto doveroso impegnarci affinché le eventuali risorse si traducano in giuste ricadute economiche e occupazionali per le imprese e gli operatori del territorio. Optare per il superamento della logica del "proprio orticello" contribuirebbe infatti a rafforzare quell' idea di cambiamento per la quale ognuno di noi, nel limite delle proprie responsabilità, si deve sentire parte attiva. Andrea Caddeo Assessore all’Ambiente

Leggi tutto l'articolo

Cittadinanza attraverso lo Ius Soli : una questione di civiltà

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di lunedì 9 luglio il gruppo di maggioranza Sardara Cambia ha proposto la votazione, approvata con la non partecipazione al voto di due consiglieri del gruppo di minoranza “Nuove Iniziative”, di una delibera di sostegno alla campagna nazionale “CHI NASCE E CRESCE IN ITALIA È ITALIANO", una battaglia di civiltà portata avanti nell'ultimo anno con grande determinazione dalla maggior parte del mondo associazionistico, oltre che dal Partito Democratico, attraverso sit in, raccolte firme, incontri, mobilitazioni per la modifica della legge attualmente in vigore, la n.91 del 1992, per la quale non sono cittadini italiani i nati in Italia da genitori di origine straniera, così come non lo sono i ragazzi e le ragazze che vivono, crescono e studiano nel nostro paese ma hanno genitori privi della cittadinanza italiana. Inoltre, pur contribuendo all'economia nazionale lavorando e acquistando nel nostro Paese, agli stranieri regolarmente presenti in Italia da anni, è preclusa la possibilità di partecipare alle elezioni delle amministrazioni che governano le comunità in cui vivono. E questo nonostante l'articolo 3 della Costituzione Italiana stabilisca il principio della pari dignità sociale e dell'uguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Sulla base della legge n.91 del 1992 l’acquisto della cittadinanza italiana avviene per trasmissione dai genitori (ius sanguinis) e nessun riconoscimento è invece presente, a differenza di altri Paesi come U.S.A. o Canada, alla facoltà di acquisto basata sulla nascita o l’integrazione scolastica e sociale, possibilità incentrate invece sullo ius soli e sullo ius domicili. Le due proposte di legge di iniziativa popolare presentate dalla campagna “CHI NASCE E CRESCE IN ITALIA È ITALIANO" si propongono di sanare queste palesi ingiustizie, introducendo da un lato il principio dello Ius Soli, cioè il diritto alla cittadinanza sulla base del luogo in cui si vive; dall'altro il riconoscimento del diritto di voto attivo e passivo alle amministrative per chi risiede in un determinata comunità da almeno 5 anni. La proposta di legge propone sostanziali modifiche per chi nasce in Italia da genitori stranieri, per i minori nati altrove e arrivati al seguito dei genitori, per chi intende diventare italiano da adulto. Viene inoltre proposta la competenza dei Sindaci nella procedura di attribuzione della cittadinanza, avvicinando così l'ambito delle decisioni alle persone e alle comunità coinvolte. Infine, la proposta di legge riduce al minimo la possibilità di discrezionalità sulla decisione definitiva, che deve basarsi su presupposti certi e verificabili. La proposta di legge prevede che chi nasce in Italia da almeno un genitore legalmente presente da un anno sia italiano. Per i nativi si introduce dunque lo ius soli, che vale anche nel caso di figli di genitori nati in Italia, a prescindere dalla loro condizione giuridica. La campagna propone che valga il principio dello Ius Soli anche per minori non nativi che frequentano la scuola. Prevede infatti che bambini, nati in Italia da genitori privi di titolo di soggiorno, o entrati in Italia entro il 10° anno di età, che vi abbiano soggiornato legalmente, possano diventare italiani con la maggiore età se ne fanno richiesta entro due anni. Inoltre, su richiesta dei genitori, diventano cittadini italiani i minori che hanno frequentato un corso di istruzione. La domanda, infine, può essere presentata anche da uno straniero legalmente soggiornante da 5 anni (e non più da 10). Sul diritto all'elettorato attivo e passivo alle amministrative, la campagna ha deciso di adottare il testo che l'Anci ha elaborato nel 2005. La proposta dà attuazione a un principio contenuto nella Convenzione di Strasburgo del 1992 sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica, che il nostro Paese non ha ratificato per la parte che riguarda proprio il diritto di voto. Unico vincolo per l'esercizio di questo diritto è che lo straniero sia regolarmente soggiornante in Italia da almeno 5 anni. Tutto questo potrebbe sembrare una cosa lontana per Sardara, ma in realtà non lo è. Da circa un anno, infatti, anche la nostra piccola comunità accoglie Donne e Uomini provenienti da Nigeria e Ghana, i quali hanno dato alla luce 8 bambini, 4 dei quali risiedono ancora a Sardara. L'ingiustizia sancita dalla legge attuale sulla cittadinanza è quindi tutti i giorni anche sotto i nostri occhi, e lo sarà sempre di più, se questi Uomini, Donne e Bambini, crescendo, decideranno di rimanere e Sardara, contribuendo e partecipando alla crescita culturale ed economica del nostro paese. E' per questo che partecipare concretamente a questa battaglia di civiltà è un dovere, battaglia che comincia dal riconoscimento di quelli che, a nostro avviso, sono diritti fondamentali dell'Uomo. Roberta Atzori, Consigliere del Gruppo di maggioranza “Sardara Cambia”

Leggi tutto l'articolo

lunedì 16 luglio 2012

Sardara: deliberata l'istituzione del CEAS (centro di educazione ambientale)

L'Amministrazione Comunale ha avviato il percorso volto all'istituzione di un Centro di Educazione Ambientale (denominato C.E.A.S.). L'iniziativa si pone l'obiettivo di affermare e promuovere la diffusione della cultura ambientale attraverso azioni e politiche di sviluppo sostenibile. Il C.E.A.S intende rivolgere la sua azione educativa principalmente al mondo della scuola e, allo stesso tempo, ritiene fondamentale sostenere progetti che coinvolgano le comunità locali e il territorio . In questo modo si prevede la possibilità di entrare a far parte del Sistema Infea (sia regionale che provinciale) e di partecipare al processo di accreditamento e certificazione dei Centri di Educazione Ambientale della Regione Sardegna. Il compendio termale sardarese, con le sue aree di alto pregio naturalistico e culturale, risulta pertanto il luogo ideale per intraprendere azioni che mirino alla fruibilità eco sostenibile del territorio. Tali azioni potrebbero avere inoltre benefiche ricadute anche dal punto di vista occupazionale, contribuendo così all'incremento di posti lavorativi nel settore del turismo ambientale. Pertanto la Giunta comunale di Sardara ha deliberato di istituire il C.E.A.S. presso la sala azzurra all'interno dell'immobile (di proprietà del Comume di Sardara) denominato "Ex Bottiglieria". In questo modo l'Amministrazione Comunale prosegue nel processo già intrapreso di valorizzazione delle proprie risorse storiche e naturalistiche rivolgendo particolare attenzione ai progetti di animazione e sensibilizzazione in un ottica complessiva di crescita legata ad uno sviluppo sostenibile.  
Il Sindaco Giuseppe Garau; 
L'Assessore all'ambiente Andrea Caddeo

Leggi tutto l'articolo

domenica 1 luglio 2012

Baby Planet 2012

Pubblichiamo la locandina del programma del Baby Planet 2012 baby_planet_2012  

Leggi tutto l'articolo

mercoledì 27 giugno 2012

Lettera del Presidente dell' U.P.S. Roberto Deriu all'Onorevole Vargiu

Caro Onorevole, come hai ben ricordato, l’Unione Province Sarde, durante la campagna referendaria per le consultazioni del 6 maggio scorso, ha voluto confrontarsi apertamente con il Movimento Referendario perché ha ritenuto e ritiene indispensabile una riflessione meticolosa e profonda, a più voci, sul tema delle riforme. Cogliamo nel tuo invito una grande positività ed il riconoscimento della lealtà e della coerenza mostrata dall’Unione Province Sarde in questi mesi. La stessa coerenza ci porta a dire che le nostre posizioni non sono cambiate: gli interessi dei cittadini si perseguono se si rimane all’interno delle regole e della legalità. Lealmente ripetiamo che non potremo accettare nessuna deviazione da questo principio e che non rinunceremo ad ottenere il giudizio di merito, che ancora non c’è stato, sulle tante violazioni alla Costituzione e allo Statuto speciale contenute nei decreti presidenziali di indizione dei referendum ed ora presenti anche nella legge approvata dal Consiglio Regionale. La posizione dell’UPS, infatti, più volte ribadita in questi mesi e più volte sottolineata nei nostri interventi è imperniata sulla necessità di individuare nella legalità e nella legittimità i paletti entro i quali il percorso di riforma va inserito. Ciò per poter arrivare ad una riforma del sistema autonomistico vera e compiuta, non solo accennata o annunciata. Per questo riteniamo indispensabile, proprio perché rappresentanti delle istituzioni prima che esponenti politici, che la riflessione si apra con l’analisi dei principi e delle regole entro le quali ci si può muovere, ovvero di come, rispettandole, possano essere modificate. Così come reputiamo fondamentale arrivare al confronto e al dialogo con la consapevolezza di quale realtà si voglia modificare, di quali istituzioni e del perché si vogliano sostituire, di quali siano i bisogni e le volontà delle comunità, quali le aspettative dei cittadini e quali gli obiettivi da cogliere. Occorre un’analisi seria, profonda. Condivisa e capillare. Nella quale impegnare tutte le forze possibili e alla quale predisporsi con la massima apertura possibile, per non incorrere nell’ equivoco di voler arrivare ad una valutazione vicina alle proprie idee ma distante dalla società. Crediamo infatti dannoso proseguire in un percorso che sembra avere come unico scopo quello di occupare il tempo non per poter riflettere ma solo per far intendere che si è impegnati: in questo momento di grandissima crisi, sociale ed economica, prima che politica, i tempi morti, gli sprechi sono la peggior risposta che una classe dirigente può dare ai cittadini. Occorre una presa di coscienza completa, che superando l’inconsistenza delle semplici dichiarazioni porti ad una proposta di riforma della nostra architettura istituzionale. Come Unione delle Province Sarde più volte abbiamo deliberato in questi ultimi mesi sulle necessità di arrivare alla riforma: i tempi che viviamo la impongono. Così come abbiamo più volte deliberato che nessuna riforma potrà essere possibile senza il dialogo ed il confronto. Per questo abbiamo dato la nostra disponibilità, come associazione di Enti Locali, perché si iniziasse questo dialogo. Ed abbiamo chiesto che venissero pienamente coinvolti sia il Consiglio della Autonomie Locali, le cui prerogative in merito sono evidenti, sia le altre rappresentanze organizzate dei cittadini e sia i cittadini stessi. Il “nuovo modello di Sardegna” è possibile. Ne siamo convinti anche noi dell’Unione Province Sarde. Per questo accogliamo il tuo invito a partecipare al dibattito sul ruolo della Costituente, fiduciosi che la nostra posizione, di inflessibile rispetto della legalità, possa essere utile per la formulazione di una proposta di cambiamento. Roberto Deriu Presidente Unione Province Sarde Fonte:www.provincia.mediocampidano.it

Leggi tutto l'articolo

Provincia Medio Campidano, Turismo: nuovo sistema rilevamento dati turistici. Conclusi gli 8 incontri regionali, ora si passa alla fase attuativa

L’Assessorato Regionale del Turismo, in raccordo con le otto province sarde, ha definito l’introduzione un nuovo programma per la rilevazione on line dei dati sui flussi turistici, denominato SIRED. A breve tutti gli operatori turistici della regione saranno chiamati a passare alla nuova procedura di rilevazione, semplificando ed uniformando il sistema di comunicazione e di rilevazione informativa. Con lo svolgimento di otto incontri territoriali, uno in ogni Provincia Sarda, è entrata nel vivo la sperimentazione del nuovo sistema di rilevamento dei flussi turistici. Il nuovo sistema di raccolta ed elaborazione dei dati (Sired), è stato studiato per superare l'attuale modalità di raccolta ed elaborazione, anche ai fini della puntuale conoscenza dei flussi e del movimento commerciale nelle strutture ricettive. Il programma di incontri si è concluso venerdì 15 giugno scorso a Villacidro, alla presenza dei responsabili dell’Assessorato regionale del turismo, dell’Assessore Provinciale del Turismo Michele Cuccui, del responsabile del Servizio Turismo Provinciale Paolo Demuro, ed una folta rappresentanza dei titolari delle strutture ricettive, destinatari ed attori principali del Sired. Durante l’incontro di Villacidro sono state fornite agli operatori tutte le informazioni utili sull’innovativo sistema che meglio risponde alle esigenze di disporre di dati certi in tempo reale, capaci di fotografare con immediatezza il reale movimento dei flussi turistici sull’intero territorio regionale. Le singole strutture ricettive potranno inoltre avvantaggiarsi delle avanzate funzionalità del nuovo programma SIRED, potendo sfruttare lo stesso come capace elaboratore di mirate analisi statistiche. Nel corso del dibattito si è evidenziata l’importanza della attiva collaborazione di tutte le strutture ricettive, perché oltre ad un obbligo di legge, la comunicazione dei dati statistici sui flussi turistici nell’Isola costituisce uno strumento primario per la programmazione e pianificazione di attività e marketing sia per l’Assessorato regionale che per gli Enti territoriali di riferimento. Il nuovo programma opererà interamente on-line e coinvolgerà attivamente gli attori pubblici e privati del sistema Sired. Innanzitutto i gestori delle strutture ricettive, che si occuperanno attraverso il nuovo Sistema, della trasmissione dei dati relativi ospiti presenti nelle strutture; le Province a loro volta hanno già iniziato il percorso di formazione del personale interno, per lo svolgimento delle attività di controllo delle informazioni trasmesse dagli operatori turistici, validando gli stessi e fornendo una prima elaborazione dei dati relativi alla propria provincia; ed infine l’Assessorato Regionale del Turismo, che avrà la gestione generale del sistema di raccolta e l’elaborazione statistica a livello regionale.

Leggi tutto l'articolo

mercoledì 20 giugno 2012

Comunicazione Prefetto

Pubblichiamo la comunicazione al Prefetto dell'Amministrazione Comunale di Sardara. Comunicazione

Leggi tutto l'articolo

Assemblea Pubblica

Pubblichiamo la locandina dell'Assemblea Pubblica organizzata dagli amministratori della lista Sardara Cambia per il giorno 23 giugno p.v. alle ore 18:00 presso il Centro di aggregazione sociale. Locandina assemblea pubblica

Leggi tutto l'articolo

PAES: l'Amministrazione comunale di Sardara avvia una collaborazione strategica con Sardegna Ricerche

L'Amministrazione Comunale di Sardara nella scorsa estate ha aderito al Patto dei Sindaci, impegnadosi a delineare le proprie strategie volte ad attuare politiche di efficienza energetica anche attraverso il ricorso alle energie rinnovabili. Tali politiche sono finalizzate alla riduzione progressiva delle emissioni di CO2, attraverso un percorso delineato con la predisposizione del P.A.E.S.(Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile). Si intende intraprendere così un percorso strategico già adottato dalla Regione Sardegna attraverso il progetto "Smart City" Comuni in Classe A. Per l'attuazione delle azioni evidenziate, l'amministrazione comunale si avvarrà del principale Centro di Ricerca competente in materia, stipulando un' apposita convenzione con "Sardegna Ricerche", e in particolare con il suo gruppo di lavoro denominato 'Cluster Tecnologico Energie Rinnovabili'. Il Cluster svolge infatti attività di supporto e assistenza tecnica ad imprese ed enti pubblici nel settore delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale. Collabora inoltre con la Regione Sardegna nell'ambito del più ampio progetto "Smart City". Qualità e competenza rappresentano i presupposti fondamentali che ci hanno indotto ad avviare una strategica cooperazione con Sardegna Ricerche (primo comune in Sardegna oltre le comunità pioniere finanziate dal progetto Smart City), utile a sostanziare il percorso avviato e che ci permettono di volgere lo sguardo ai giovani e al merito, dal momento che i proventi di assistenza tecnica per le azioni connesse saranno interamente rinvestiti per l'attività di ricerca e innovazione svolta nel Cluster stesso. 
 Il Sindaco 
Giuseppe Garau 
L'Assessore all'Ambiente 
Andrea Caddeo

Leggi tutto l'articolo

Insediamento Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze

Insediamento Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze. Venerdì 22 Giugno, alle 19, presso l'Aula Consiliare di Villa Diana si svolgerà la cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Sardara. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

Leggi tutto l'articolo

SARDARA: pubblicato il bando di mobilità esterna per un istruttore amministrativo

SARDARA: pubblicato il bando di mobilità per la copertura a tempo pieno e indeterminato di un posto di istruttore amministrativo categoria C. Il termine di presentazione delle domande è fissato per il giorno 2 luglio h. 13.00

Leggi tutto l'articolo

Appalto mensa scolastica

APPALTO MENSA SCOLASTICA: è in pubblicazione il bando relativo all'affidamento del servizio di mensa scolastica che favorirà l'utilizzo delle produzioni locali, a vantaggio degli operatori agricoli e dell'ambiente. Mensa a km zero!

Leggi tutto l'articolo

Contributi per locazioni

Il Responsabile del settore , rende noto che è in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune il Bando generale di concorso ai fini dell’erogazione di un contributo integrativo di sostegno per l’accesso alle abitazioni a valere sulle risorse assegnate al fondo nazionale di sostegno ex art. 11 Legge 431/98 – annualità 2012. Potranno presentare domanda coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti: Essere, unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare, cittadini italiani ovvero cittadini di uno Stato appartenente all’Unione Europea ovvero cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione Europea purchè muniti di un regolare permesso di soggiorno; Essere residenti, unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare, nel comune di Sardara alla data di presentazione della domanda; per gli immigrati è necessario il possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da cinque anni nella medesima regione (decreto Legge 25.06.2008,n.112-Capo IV art.11,convertito con legge 6 agosto 2008, n.133). Non essere assegnatari, unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare, di un alloggio di edilizia residenziale pubblica; Non essere titolari, unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare, di diritti di proprietà, usufrutto, uso di un’abitazione di un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare ai sensi dell’art. 2 della L.R. n. 13/89; Non essere titolare, unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare, di unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9; Non beneficiare, unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare, di altri contributi e/o provvidenze comunque finalizzate al pagamento del canone di locazione per l’anno 2012; Essere titolari di un contratto di locazione, regolarmente registrato presso l’ufficio del registro, relativo ad un immobile ad uso abitativo primario sito nel comune di Sardara. Permanenza del contratto di locazione per tutto il periodo al quale si riferisce il contributo eventualmente ottenuto. Non avere un contratto di locazione è stipulato tra parenti ed affini entro il secondo grado,o tra coniugi non separati legalmente. La mancanza anche di un solo requisito sopraindicato comporterà la non accettazione della domanda. Le domande devono essere redatte esclusivamente sugli appositi moduli predisposti dal Servizio Sociale e presentate entro il termine perentorio del 10 settembre 2012. . Il modulo di domanda sono disponibili presso il sito internet del comune di Sardara e presso l’ufficio servizio sociale Nei giorni di apertura al pubblico lun-merc-giov- dalle h.11,00 alle 13,00 e il lun.dalle 16,00 alle 17,00

Leggi tutto l'articolo

Sardara: attività ludoteca

Sono aperte le iscrizioni alla ludoteca estiva "L'isola che c'è!" per i ragazzi dai 6 agli 11 anni. Il servizio si terrà presso i locali della Ludoteca fino al 27 luglio 2012, dalle ore 8.30 alle 12.30. Il programma prevede laboratori, giochi sportivi, Is giogus Antigus, e tante altre attività ricreative, ed educative. L'iscrizione è gratuita.

Leggi tutto l'articolo

venerdì 1 giugno 2012

“Manifestazione Provinciale Attività Intercentri Minivolley 2012” - 2 giugno 2012

La Società Pallavolo Sardara ASD , in collaborazione con il Comune di Sardara, la Pro Loco e tutte le Associazioni, è lieta di ospitarVi il 2 giugno 2012 per la “Manifestazione Provinciale Attività Intercentri Minivolley 2012”. Il raduno delle squadre è previsto alle 8.30 al centro della cittadina presso piazza Gramsci, per dare avvio alla sfilata degli atleti e accompagnatori nel centro storico per poi giungere presso il campo di gara. Per procedere all’accreditamento occorrerà presentare regolare Camp 3 per le diverse categorie presso le Segreterie allestite in piazza Gramsci (si potrà parcheggiare temporaneamente nell’area adiacente al parco pubblico di via Cedrino). All’atto dell’accredito saranno consegnati i cartelli con il nome della Società, il luogo di provenienza e il numero d’ordine di partenza per la sfilata inaugurale, la piantina dei luoghi interessati dalla manifestazione, gadget e i buoni per il pasto e l’acqua. La sfilata, la cerimonia di apertura e di chiusura sarà allietata dalla presenza del gruppo Folk, della banda musicale e dai ballerini della associazione di ballo MODA - MOvimento MOda L’Intera giornata di gare si terrà presso il Campo comunale di via Campania e poiché gli spalti non sono coperti, consigliamo agli accompagnatori di arrivare attrezzati di capellini e ombrelli parasole. La pausa pranzo si potrà trascorrere nell’area verde adiacente al campo che sarà appositamente allestita con gazebo e posti a sedere; l’area sarà dotata anche di un Bar- ristoro nella quale si potranno acquistare a prezzi modici panini, patatine, gelati, caffè e bibite La Società Pallavolo Sardara offrirà agli atleti e a un accompagnatore ufficiale il pranzo al sacco, comprendente un panino una bottiglia d’acqua una frutta e uno yogurt. Chi volesse invece spostarsi e andare a mangiare presso i Ristoranti convenzionati, potrà consultare i vari menù offerti per l’occasione dai ristoratori di Sardara. (E’ gradita la prenotazione) Gli accompagnatori potranno visitare il Museo Comunale La manifestazione, oltre che dal Comune di Sardara, è patrocinata dall’Unicef, il quale durante l’intera giornata effettuerà una raccolta di fondi 
PROGRAMMA ORIENTATIVO 
Ore 8.30 RADUNO SQUADRE PRESSO PIAZZA GRAMSCI E ACCREDITAMENTO 
Ore 9.00 SFILATA ATLETI E ACCOMPAGNATORI PER LE VIA DEL CENTRO STORICO FINO AL CAMPO SPORTIVO DI VIA CAMPANIA 
Ore 9.30 CERIMONIA DI APERTURA 
Ore 10.00 INIZIO GARE 1° FASE CAT.TOPOLINI, LEPROTTI, U/12,U/13M 
Ore 13.00 INTERRUZIONE PER IL PRANZO 
ORE 15.00 INIZIO GARE 2°FASE CAT. TOPOLINI,LEPROTTI,U/12 E U/13M ORE 16.30 ATTIVITA’ COLLATERALI E PREMIAZIONI 
ORE 17.00 FINE MANIFESTAZIONE 

Per ogni evenienza, ci si potrà rivolgere alle persone addette all’Organizzazione, che saranno contraddistinte da una maglia con la scritta STAFF La dislocazione dei luoghi interessati dalla manifestazione e i parcheggi sono indicati nella cartina allegata alla presente. 
PER QUALSIASI ULTERIORE CHIARIMENTO CONTATTARE I SEGUENTI NUMERI TELEFONICI: LOI PAOLO 3477620472 ATZENI M.PINA E mail: olo.loi@libero .it mariapina.atzeni@libero.it 
Tutto ciò che riguarda la Manifestazione è disponibile anche sul sito del Comune di Sardara. 

Vi aspettiamo numerosi il 2 giugno a Sardara Manifestazione Finale Attività Intercentri “Minivolley 2012” 

SARDARA 2 GIUGNO 2012 Informazioni utili Per arrivare e spostarsi a Sardara Sardara è un grazioso paese che, essendo situato al 53 Km della SS 131, risulta facilmente raggiungibile da tutte le direzioni. Dopo aver lasciato la SS131è molto semplice arrivare nei luoghi interessati dalla manifestazione Per arrivare in piazza Gramsci, sede delle segreterie per l’accredito delle squadre e partenza della sfilata, è sufficiente imboccare il bivio centrale della statale (direzione Sardara), superare la vecchia statale 131, percorrere via San Gavino fino alla rotonda e proseguire per circa 300 m. in via Umberto I. Per raggiungere il campo sportivo comunale: alla rotonda svoltare a destra in via Cagliari, poi svoltare a sinistra in viale dei Platani e infine svoltare in via Campania (terza traversa a destra) e percorrerla fino al Campo sportivo comunale. Per espletare la procedura dell’accredito delle squadre e giungere al punto previsto di raduno per la sfilata, gli atleti possono percorrere la via Umberto. Le auto, giunti alla rotonda, possono essere parcheggiate nella vie Oristano e nello spazio antistante il Parco Pubblico di via Cedrino (prima traversa a destra di via San Gavino) indicato sulla cartina come punto di ritrovo I pullman per motivi logistici devono sostare nel parcheggio riservato, situato in piazza Podda, a circa 200 m. dalla rotonda (direzione Oristano); potranno arrivare nelle vicinanze del campo comunale per riprendere gli atleti. Nella stessa piazza Podda vi è una zona sosta camper utilizzabile fin dalla sera precedente. Se pensate di utilizzare questo servizio sarebbe meglio comunicarcelo affinché possiamo predisporre un piano di accoglienza ad hoc. Durante lo svolgimento della manifestazione le auto possono rimanere parcheggiate nelle vie ampie del quartiere in cui è situato il campo sportivo comunale e nei diversi parcheggi dislocati nelle vicinanze. Tutti i luoghi e le direzioni sono indicati nella cartina e saranno segnalati da visibili cartelli indicatori. Per qualsiasi difficoltà, in merito alla viabilità, ci si potrà rivolgere al personale della Protezione Civile dispiegata lungo le vie interessate dalla manifestazione. Informazioni turistiche Per chi volesse approfittare della occasione per visitare il paese, segnaliamo diversi siti di grande interesse storico,architettonico e archeologico. Alcuni saranno visibili lungo il percorso della sfilata come: il centro storico con le case tipiche campidanesi e le vie lastricate in pietra, piazza Emilio Lussu e la Chiesa Romanico - Gotica di San Gregorio Magno (XII-XIII sec.); 
Altri siti: 
•la Chiesa di Sant’Anastasia che sorge sull’omonimo complesso nuragico con tempio a pozzo (IX – VIII sec a.C). 
• le stradine e le viuzze più interne, come la via Dante con il tracciato acciottolato e le case in pietra, la via Garibaldi con le sue meravigliose fioriere, e la stradina più stretta di Sardara “guttuniu o gutturu funtanedda” che unisce piazza Sant’ Anastasia a via Garibaldi
•Il Museo comunale che custodisce l’incredibile patrimonio archeologico del paese con reperti di età nuragica, punica, fenicia e di epoca romana e medievale 
•Casa Pilloni con le esposizioni temporanee di vari artisti 
•Il castello medievale di Monreale situato nelle vicinanze del paese 

Dove mangiare 
Per il pranzo si potrà sostare, all’ombra dei gazebo attrezzati con panche e tavoli, nella zona verde adiacente ai campi da gioco, Nella stessa area sarà attivo per tutta la giornata un servizio bar ristoro con annessa rosticceria dove si potranno acquistare panini e patatine fritte . 
Per chi desidera mangiare nei locali di Sardara riportiamo un elenco di ristoranti convenzionati e i relativi menu proposti in occasione della manifestazione Ristoranti convenzionati Hotel SPA Ristorante-Antica Casa Diana // Agriturismo-Nuovi Giardini Bar ristorante- Il Redentore // Bar Pub Carpe Diem

Leggi tutto l'articolo

Monumenti Aperti

EPPUR SI MUOVE! Buon riscontro di visitatori per l'appuntamento culturale di Monumenti Aperti 2012: centinaia di persone hanno avuto modo di ammirare il centro storico di Sardara e i luoghi di cultura (museo civico Villa Abbas, area archeologica di Sant'anastasia e chiesetta romanico-gotica di San Gregorio). Soddisfati anche gli operatori commerciali che proponendo dei menù turistici hanno incrementato il numero dei coperti. Replichiamo sabato 2 giugno con il torneo di mini volley. Giuseppe Garau Sindaco di Sardara

Leggi tutto l'articolo

domenica 27 maggio 2012

Sardara Gruppi di cammino

I Gruppi di Cammino vengono attivati anche a Sardara. In collaborazione con l’amministrazione comunale martedì 29 maggio alle 18 al cine teatro in via Cagliari si terrà l’incontro con la popolazione per informarla e sensibilizzarla a partecipare al progetto della Asl di Sanluri “Gruppi di Cammino” Il progetto prevede di coinvolgere la popolazione, soprattutto quella che compie una vita sedentaria, affinchè si impegni a praticare una sana attività fisica anche nei vita di tutti i giorni. Attività come camminare, andare in bicicletta, fare le scale non richiedono tempo, non sono costose (e sono quindi accessibili a tutti) e possono coinvolgere un numero elevato di persone. Inoltre possono essere praticate da tutte le fasce di popolazione, sono sostenibili dal punto di vista economico e non necessitano di strutture ed impianti ad hoc in quanto valorizzano l’utilizzo degli spazi pubblici. I “Gruppi di cammino”, nello specifico, è composto da un gruppo di persone che si ritrova due o tre volte alla settimana per camminare lungo un percorso urbano o extraurbano, sotto la guida inizialmente di un esperto e successivamente di un conduttore (walking leader) interno al gruppo che, appositamente formato, sarà in grado di guidare il gruppo nella scelta degli orari, dei percorsi e dei tempi. I gruppi di cammino verranno condotti da un esperto che avrà il compito di realizzare l’apprendimento di esercizi di riscaldamento e compensazione oltre che esercizi di forza e di equilibrio, e infine dovrà selezionare le persone del gruppo che in seguito “condurranno” la camminata, il walking leader. E' scientificamente provato che una costante attività fisica, è consigliata a qualunque età purché personalizzata sulla base del fisico e delle condizioni di salute delle singole persone E’ dimostrato che queste attività offrono l’opportunità di prevenire le malattie croniche e di limitare gli effetti, Avere uno stile di vita attivo è una necessità e una responsabilità personale e collettiva in quanto permette di mantenersi in buona salute. Fare attività fisica tutti i giorni in modo abitudinario è quindi un investimento per il singolo e per la collettività; il singolo guadagna in salute e di conseguenza in benessere personale, la collettività guadagna in aumentata relazione sociale, contenimento della spesa sanitaria e miglioramento dell’ambiente. All’incontro saranno presenti i referenti del comitato aziendale per la prevenzione del rischio cardio vascolare il sindaco Giuseppe Garau e una rappresentanza dell’amministrazione comunale. Al termine dell’incontro sarà attiva la segreteria per l’iscrizione, agli iscritti al progetto sarà offerta la possibilità di praticare attività fisica guidata da un esperto e usufruire della misurazione periodica dei parametri fisici.

Leggi tutto l'articolo

Relazione della Giunta al Consuntivo 2011

Pubblichiamo la Relazione della Giunta Comunale al Consuntivo 2011 Relazione_Consuntivo2011.

Leggi tutto l'articolo

mercoledì 23 maggio 2012

Week-end a Sardara: 26/27 maggio con Monumenti Aperti

Passeggiare per le vie del centro storico di Sardara significa immergersi nella storia della nostra comunità e della Sardegna, passando dal nuragico al romanico-gotico, dalle architetture rurali campidanesi ad alcuni elementi di ispirazione tardo-barocca e liberty. Per l’edizione 2012 di Monumenti Aperti, il paese delle terme apre i suoi «scrigni» a visitatori, turisti e appassionati Uno dei siti più interessanti è sicuramente il tempio nuragico a pozzo nell’area archeologica di Sant’Anastasia. L’intera complesso, che comprende l’area del villaggio nuragico e la chiesetta medievale rappresenta un vero e proprio unicum in tutta la Sardegna. Percorrendo le vie del centro storico sarà possibile ammirare la chiesa di Sant’Antonio da Padova, la chiesa di San Gregorio Magno, di fabbrica romanico-gotica con la caratteristica bifora che si apre sull’abside e la statua lignea del santo realizzata con la tecnica dell’estofado de oro, la parrocchiale della Beata Vergine Assunta, che contiene all’interno importanti opere di pregio, e il Civico Museo Archeologico «Villa Abbas». Nelle diverse sezioni del museo, sito in un edificio di notevole interesse storico, si potranno ammirare i più importanti reperti emersi durante gli scavi nell’area di Sant’Anastasia e nell’area del Castello di Monreale. Il Comune di Sardara, per il suo patrimonio culturale e per la cura dei propri beni archeologici e artistici, ha ricevuto negli anni alcuni riconoscimenti di rilevanza nazionale: fa parte del circuito dei comuni «Bandiera Arancione» del Touring Club Italiano e ha ottenuto la certificazione di qualità Herity per i beni culturali. Monumenti Aperti è un’ottima occasione per venire a farci visita e conoscere meglio il nostro paese. 
A passillai in is bias de su tzentru stòricu de Sàrdara bolit nai a si-ndi preni de sa stòria de sa comunidadi nosta e de sa Sardìnnia, passendi de su nuraxesu a su romànicu-gòticu, de is architeturas ruralis campidanesas a unus cantu elementus ispiraus a su stili barocu e liberty. Po s’editzioni 2012 de Monumenti Aperti, sa bidda de is bàngius aberrit is «prendas» suas a is stràngius, turistas e amantiosus. Unu de is situs de interessu prus mannu est su tempru nuraxesu “a putzu» «funtana de is dolus» de Sant’Anastàsia. Innì ddoi agataus puru sa biddixedda nuraxesa e sa cresiedda medievali: ùnicum in totu sa Sardìnnia. Atressendi is bias de su tzentru stòricu si podit amirai sa crèsia de Sant’Antoni de Pàdova, e sa de Santu Gregori Mannu, romànicu-gòtica, cun sa bìfora de s’àbsidi e sa stàtua de linna de su santu, crèsia manna de sa «Beata Vergine Assunta”, innoi s’agatant òperas nodidas e de importu, e su Museu Tzìvicu «Villa Abbas». In is setzionis de su museu si podint amirai is repertus agataus in is scarraxaduras de s’àrea de Sant’Anastàsia e in su Casteddu de Murriali. Su comunu de Sàrdara, po sa sienda culturali e po su coidu de is benis archeològicus e artìsticus, at arriciu in totu custus annus unus cantu reconnoscimentus de importu natzionali: « Bandiera Arancione » de su Touring Club Italianu – Certificatzioni Herity po is benis culturalis. Monumenti Aperti est una bella ocasioni po beni a s’agatai e connosci mellus sa bidda nosta. Sàbudu su 26 de maju de is 4:00 a is 8:00 de a merii Domìnigu su 27 de maju de is 9:00 a sa 1:00 de a meigama e de is 4:00 a is 8:00 de a merii In is crèsias is bisitas funt suspèndias candu si faint is missas 
Giuseppe Garau Sindaco di Sardara 
Roberto Ibba Consigliere delegato ai Beni Culturali

Leggi tutto l'articolo

Vivere a Sardara

VIVERE A SARDARA: ho letto i diversi post sull'imposizione locale. Faccio un breve riepilogo che non commenterò, vi chiedo soltanto di fare un confronto con gli alri comuni del circondario aventi una dimensione angrafica simile: - addizionale comunale IRPEF allo 0,1% - IMU: 0,4 per cento sulla prima casa e 0,76 sulla seconda casa e gli altri fabbricati, di cui la metà pari allo 0,38 per cento andrà versata allo Stato - TARSU: € 1,12 a mq per le case di civile abitazione Servizio di baby planet e ludoteca GRATUITI per tutte le famiglie.

Leggi tutto l'articolo

martedì 15 maggio 2012

Consuntivo 2011

Pubblichiamo la relazione al Bilancio Consuntivo del Comune di Sardara. Consuntivo_2011

Leggi tutto l'articolo

Riapertura Ufficio Lingua Sarda

SARDARA Riapre s'Ufitziu de sa Lìngua Sarda. Dott. Alessandro Biolla (incaricato della società Sa Bèrtula Antiga), sarà a disposizione di tutti i cittadini e associazioni sia pubbliche che private per consulenze/traduzioni, ogni venerdì sera dalle 15:00 alle 19.00 nei locali di via Manzoni allo stesso piano dove si trova la Biblioteca comunale. 
Torrat a aberri s'Ufitziu de sa Lìngua Sarda. Dott. Alessandro Biolla (incarrigau de s’assòtziu Sa Bèrtula Antiga), arricit totu is tzitadinus e assòtzius, siat pùbblicus che privaus, po consulèntzias/tradusiduras, dònnia cenàbara a merii de is 3:00 a is 7:00 in bia Manzoni a su pròpiu pianu innoi est sa biblioteca comunali. Manifesto_ufficio_linguasarda.pdf

Leggi tutto l'articolo

lunedì 14 maggio 2012

Sardara: tre appuntamenti per la cultura

Due week end dedicati alla cultura a Sardara con tre eventi realizzati in collaborazione con la Coop Villa Abbas. Si comincia venerdi 18 maggio alle ore 18.00 al museo archeologico, dove le archeologhe Chiara Fuiano e Federica Salvatoli, impegnate negli scavi del Monreale, illustreranno le ultime novità emerse dalla campagna di scavo. Sabato 19 maggio il museo sarà aperto dalla tarda serata per “La notte dei musei”, manifestazione internazionale che apre al pubblico i principali luoghi della cultura. Sarà possibile visitare le sale e approfondire la storia del medioevo sardo e sardarese. Il 26 e il 27 maggio Sardara apre i suoi scrigni: per la manifestazione Monumenti aperti saranno visitabili l’area archeologica di Sant’Anastasia, il complesso di casa Pilloni e il museo archeologico. Le guide volontarie e il gruppo scout accompagneranno i visitatori per le vie del centro storico, dove sarà possibile ammirare le chiese della B.V. Assunta, Sant’Antonio e San Gregorio, le caratteristiche architetture campidanesi e alcuni edifici di ispirazione tardo barocca e liberty. Il Comune di Sardara, per il suo patrimonio culturale e per la cura dei propri beni archeologici e artistici, ha ricevuto negli anni alcuni riconoscimenti di rilevanza nazionale: fa parte del circuito dei comuni «Bandiera Arancione» del Touring Club Italiano e ha ottenuto la certificazione di qualità Herity per i beni culturali. Questi appuntamenti sono un’ottima occasione per venire a farci visita e scoprire il nostro paese.

Leggi tutto l'articolo

Sardara, 18 maggio: giornata internazionale dei musei

L'amministrazione comunale di Sardara, in collaborazione con la coop. Villa Abbas, aderisce alla giornata internazionale dei musei. Venerdì 18 maggio alle ore 18.00 presso il museo civico Villa Abbas, le dottoresse Chiara Fuiano e Federica Salvatoli, archeologhe dell'Università "La Sapienza" di Roma e attualmente impegnate allo scavo del castello e del borgo di Monreale, terranno un incontro nel corso del quale si illustrerà il ruolo dell'archeologo al giorno d'oggi. In relazione al caso di Monreale si discuterà su proposte di allestimento, e su problematiche di conservazione, restauro e musealizzazione del sito e dei reperti ritrovati. Tutti sono invitati a partecipare. Ingresso ovviamente gratuito.

Leggi tutto l'articolo

domenica 6 maggio 2012

Intervento al convegno “Dalla Sardegna al Ciad” – Sardara, 27 aprile 2012

Buonasera a tutti Ringrazio i presenti per essere intervenuti al seminario conclusivo del progetto “Agricoltura e sviluppo partecipativo nella comunità agro-zootecnica di Bongor”, nel Ciad. Rivolgo un caro saluto alle Autorità presenti: il dott. Secchi, direttore del servizio affari internazionali e comunitari presso la presidenza della RAS, sua Eccellenza Monsignor Dettori, Don Pittau, Don Vincenzo, l’On. Giuseppe Cuccu, dr. Crotti, funzionario della RAS. Un particolare ringraziamento all’Associazione Piccoli Progetti Possibili ONLUS, qui rappresentato dal prof. Celeste Loi, e dalla sig.ra Carla Serpi, che hanno curato il progetto e coordinato le attività svolte con il Comune di Sardara. Siamo arrivati alla fine di un percorso intrapreso dalla precedente amministrazione comunale, che ha creduto fortemente nell’iniziativa, in qualità di soggetto capofila del progetto. Il convegno di oggi vuole presentare ad una platea più vasta le attività svolte nell’ambito del progetto finanziato dalla L.R. 19/96 e le iniziative che fanno capo alla LUEAZ (Libera Università Agro-Zootecnica di Bongor). L’occasione è buona anche per dare un forte impulso alla sensibilizzazione nel territorio del Medio Campidano sulle problematiche della cooperazione allo sviluppo in generale e in particolare del progetto Bongor, con tutte le diverse implicazioni economiche, sociali, etiche e culturali. Il progetto è, secondo noi, un esempio di concreto sostegno alle politiche europee di prossimità, ma anche un esempio tangibile della “Cultura della pace e della solidarietà tra i popoli”. In tal senso il paese di Sardara ha dimostrato la propria vicinanza ai problemi dell’Africa accogliendo a braccia aperte i rifugiati delle guerre civili dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con una festosa accoglienza fatta all’Oratorio, e organizzata in collaborazione tra la Caritas e l’amministrazione comunale. Mi preme dire tre cose che questo progetto ci ha insegnato:
1. l’importanza del “fare sistema”, mettendo insieme enti locali, associazioni no-profit e università, tutte espressioni della nostra società civile organizzata per aiutare i meno fortunati di noi; 
2. il vero aiuto concreto si fa “a casa loro”, sostenendo uno sviluppo endogeno, basato sulle loro risorse interne (ambiente e valorizzazione delle risorse naturali) e non uno sviluppo esogeno proveniente e dipendente dall’esterno; 
3. l’investimento più durevole: è probabilmente quello sul capitale umano (trasferimento di competenze). A nome della cittadinanza ringrazio quindi la RAS, l’Associazione Piccolo Progetti Possibili e idealmente Bongor per averci fatto partecipi di questa esperienza. 
Peppe Garau Sindaco di Sardara

Leggi tutto l'articolo

Sardara: nuovo look per il parco comunale

Vestito nuovo per il polmone verde della cittadina termale. Finalmente dopo diversi anni si è proceduto alla potatura della siepe perimetrale, ormai alta oltre tre metri e diventata ricettacolo di rifiuti vari. L'intervento effettuato dagli operai comunali permetterà più semplice la manutenzione e la pulizia degli spazi. Sono stati installati i nuovi giochi per i bambini, destinati inizialmente dalla precedente amministrazione in via Alagon. La nuova giunta ha ritenuto invece di mettere a disposizione di tutte le famiglie i giochi acquistati con i fondi comunali. In questi giorni, dopo le abbondanti piogge primaverili, si sta provvedendo a sfalciare e tosare l'erba. Gli uffici comunali sono a lavoro per la definizione della nuova concessione del chiosco e degli impianti sportivi. Ma il parco comunale ha bisogno soprattuto del senso civico dei sardaresi. E' la cura migliore che possiamo dare.

Leggi tutto l'articolo

Aprile: crescono le visite al museo civico archeologico Villa Abbas

Con il bel tempo aumentano le gite fuoriporta. Anche Sardara ha registrato nel mese di aprile un aumento di visitatori rispetto all'anno precedente. Il museo civico archeologico Villa Abbas, con la sua esposizione di oltre 1100 reperti, è stato visitato da 344 turisti, di cui 242 sardi, 82 continentali e 20 stranieri. Un risultato soddisfacente ottenuto grazie alle presenze durante il ponte pasquale, qualche gita scolastica e l'adesione alla Settimana della Cultura promossa dal Ministero dei Beni Culturali. Una vetrina promozionale importante per il paese è stata la conferenza stampa del 24 aprile, in occasione del rinnovo della certificazione di qualità per la gestione dei beni culturali (HERITY). A maggio sono previsti altri due appuntamenti: il 19 maggio La Nuit de Musèes e il 27/28 maggio con Monumenti Aperti.

Leggi tutto l'articolo

sabato 28 aprile 2012

Programmazione aggiornata di MAGGIO 2012

ABC Sardara: Ambiente, Benessere e Cultura La conferenza stampa per il rinnovo della certificazione HERITY per la gestione del patrimonio culturale ha costituito la ciliegina sulla torta per un mese di aprile ricco di soddisfazioni. Il week-end pasquale e la settimana della cultura hanno fatto il pieno di visite al museo archeologico Villa Abbas e al tempio nuragico a pozzo di Sant'Anastasia. Anche nel mese di maggio e in quelli successivi il paese delle acque aprirà ai visitatori i propri scrigni all’insegna dell’ABC: ambiente, benessere e cultura. Continuerà l’esposizione della mostra contemporanea di Antonio Russo, artista surrealista, presso Casa Pilloni. I giorni 11 e 12 saranno dedicati alla sensibilizzazione per la donazione del sangue, in collaborazione con AVIS e scuole, presso il cineteatro. Sabato 19 maggio sarà la volta de La Nuit de Musèes , con la visita guidata nel civico museo archeologico e perfomance culturali e artistiche. Domenica 20 maggio l'area termale ospiterà la passeggiata ecologica organizzata dalla Cinofila Sardarese. Dal 21 al 26 il bocciodromo comunale sarà la sede del Trofeo Città di Sardara. Sabato 26 e domenica 27 maggio Monumenti Aperti per tutti! La manifestazione regionale organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Imago Mundi di Cagliari vedrà da protagonisti gli alunni delle scuole superiori che faranno da ciceroni nei luoghi di cultura locali, comprese le chiese di San Gregorio e della B.V. Assunta e con l’ingresso gratuito al museo archeologico “Villa Abbas” e all’area archeologica di Sant’Anastasia. Il 27 maggio SMS organizzerà una perfomance musicale al cineteatro. Ai primi di giugno è previsto il torneo di volley. In tutti gli appuntamenti la coop. “Villa Abbas”, che gestisce i beni culturali locali, sarà di supporto ai visitatori per le informazioni e per le visite nei luoghi di cultura. La locale Proloco e il centro commerciale naturale “S’Arcieri” si occuperanno dell’accoglienza e dei servizi turistici. Dopo aver rinnovato il riconoscimento del Touring Club Italiano con l’assegnazione della bandiera arancione (marchio turistico-ambientale per i paesi dell’entroterra) e la certificazione Herity per la gestione dei beni culturali, il comune di Sardara si propone ancora una volta al pubblico con una proposta turistica all’insegna del proprio ABC endogeno: ambiente, benessere e cultura. Vi aspettiamo.

Leggi tutto l'articolo

giovedì 26 aprile 2012

Intervento alla conferenza stampa – rinnovo certificazione HERITY

Sardara, 24 aprile 2012 - Villa Diana, sede del Consiglio Comunale Buongiorno a tutti Ringrazio i presenti per essere intervenuti alla conferenza stampa per il rinnovo della certificazione HERITY per la gestione del nostro patrimonio culturale. Rivolgo un caro saluto alle Autorità presenti: Monsignor Dettori, l’On. Giuseppe Cuccu, Don Vincenzo, l’amico Pinucccio Sciola. Un particolare ringraziamento al DRI Ente Interregionale, qui rappresentato dal dr. Maurizio Quagliolo e dalla dott.ssa Gaia Marnetto, e ai soci della coop. Villa Abbas, custodi e ciceroni del patrimonio culturale sardarese. Viviamo, oggi, momenti difficili, e tutti i giorni tocchiamo con mano il disagio delle famiglie. Sono crollate tante certezze, la fiducia e la speranza stentano a ripartire. La conferenza stampa di oggi assume anche questo significato. Quello di continuare un percorso iniziato dalle precedenti amministrazioni riprendendo con nuovo slancio il cammino verso domani. Un domani a cui bisogna guardare con ottimismo. Per fare questo dobbiamo definire insieme quale sviluppo riteniamo possibile e quale ruolo debba svolgere l’amministrazione comunale per favorire il benessere e la qualità della vita dei suoi cittadini. In pochi anni il Mondo è cambiato notevolmente. La geografia politica ed economica ha visto l’emergere di nuovi paesi e il lento declino di altri. Questo vale anche per l’Italia e la Sardegna. In questo nuovo scenario le maggiori opportunità di successo sono riservate a quelle realtà locali in grado di valorizzare gli specifici fattori competitivi, non facilmente replicabili, a quelle realtà locali basate su un alto livello di coesione sociale e di trasparenza nelle scelte decisionali. Dobbiamo quindi guardare al futuro valorizzando i punti di forza del paese, sapendo cogliere tutte le opportunità di finanziamento, lavorando concretamente perché si creino le condizioni di attrattività dell’ambiente sociale, economico e culturale, nei quali l’impresa, l’attività economica e l’occupazione possano crescere. Uno sviluppo integrato (o di sistema, che dir si voglia) che faccia perno sulle risorse potenziali che il paese possiede e che spesso trascuriamo. Non dobbiamo inventarci niente, ma piuttosto fare di più e meglio, rispetto a quanto fatto sinora. Uno sviluppo endogeno, quindi! Sardara, fortunatamente, non parte da zero. Anzi, negli ultimi trent’anni molto è stato fatto con le politiche urbanistiche, l’adozione del primo piano particolareggiato, la nascita del museo, la valorizzazione dell’area archeologica di Sant’Anastasia e del Castello. Passando ovviamente per le Terme, croce e delizia del nostro paese. Dopo aver ottenuto nel 2005 il riconoscimento del Touring Club con l’assegnazione del prestigioso marchio della Bandiera Arancione (riservato a soli 6 comuni in Sardegna), durante la precedente amministrazione Sardara ha ricevuto anche la certificazione Herity per la gestione dei beni culturali (unico comune della Sardegna). Patrimonio culturale che costituisce la nostra memoria collettiva. Rinnovata la Bandiera Arancione sino al 2013, è arrivato adesso il momento di rinnovare anche la certificazione di HERITY, che altro non rappresenta se non l’adozione di buone pratiche, di norme volontarie che spingono l’amministrazione comunale a perseguire gli assunti della qualità totale nella gestione del territorio e dei beni culturali, lavorando al meglio per soddisfare le attese dei visitatori, utenti o stakeholders che siano. HERITY è tutto questo: una sfida verso noi stessi nel percorso di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale. E’ la ricerca del miglioramento continuo rappresentata visivamente in un bersaglio per singolo luogo di cultura. Una sfida che richiede uno sforzo collettivo, ma che ci permette di differenziarci rispetto alle altre realtà, sfruttando una sorta di vantaggio competitivo da poter spendere nello scenario turistico e culturale regionale. Un invito a fare di più e meglio, a metterci in gioco, confrontandoci con l’esterno, i valutatori del DRI, a imparare dagli altri. Ma a noi piacciono le sfide, e seppur consapevoli delle difficoltà del percorso vorremmo in un prossimo futuro estendere la certificazione anche al castello di Monreale, i cui scavi stanno portando alla luce il borgo medioevale, altro unicum nell’Isola. La strada è dunque tracciata. La percorreremo il dr. Maurizio Quagliolo, segretario generale di HERITY International, e con la coop. Villa Abbas qui rappresentata dal presidente mio omonimo, che interverranno dopo il sottoscritto. Un percorso che saremo felici di percorrere con altre istituzioni e comunità da voi rappresentate e che arricchiranno la nostra piccola esperienza. Peppe Garau

Leggi tutto l'articolo