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venerdì 25 febbraio 2011

Giornata della Donazione 26 Febbraio 2011

L'AVIS di Sardara, comunica che il giorno 26 febbraio 2011 dalle ore 8:30 alle ore 12:00, presso la sede in V.co Fontana Nuova n.5 è possibile effettuare la donazione di sangue. Vi saremo grati se volete contribuite con il Vosto gesto di solidarietà.

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giovedì 17 febbraio 2011

Considerazioni

Si avvicinano le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. In questi ultimi mesi sono emersi ulteriori elementi che attestano con chiarezza, se ancora ce ne fosse bisogno, il fallimento amministrativo del centro destra locale. La chiusura dell'albergo termale e la disastrosa gestione legata alla potenziale riapertura rappresentano infatti l'emblema dell'incapacità e della negligenza che purtroppo il paese pagherà a caro prezzo. Tutti i nodi ormai stanno arrivando al pettine e confermano l'esigenza di proseguire nella battaglia incentrata sul ripristino della legalità e della trasparenza che il partito democratico ha condotto con coraggio negli ultimi anni.
E' di alcuni giorni infatti la relazione a firma del responsabile dell'ufficio tecnico che fa luce sull'andamento dei lavori effettuati nel complesso termale. Un quadro desolante in cui si certifica l'avvenuta presenza di cantieri abusivi in una proprietà pubblica, lavori sostanzialmente eseguiti senza autorizzazioni e non retribuiti. In base alla documentazione inoltre la nuova gestione risulterebbe inadempiente rispetto agli obblighi contrattuali aprendo la strada ad un nuovo contenzioso dagli esiti imprevedibili. Ed allora chi pagherà gli artigiani e le imprese che hanno eseguito le opere? Chi pagherà la custodia? Può una amministrazione responsabile dirsi all'oscuro di tutto ciò nel momento in cui le imprese fanno riferimento ad un controllo amministrativo e politico dei lavori e il sindaco detiene le deleghe al termalismo? Perché non si è intervenuti a tempo debito quando il P.D. evidenziava queste gravi anomalie? Ed ancora, questa disastrosa condotta quanto costerà ai Sardaresi?
Dinanzi ad interrogativi così pressanti, che potrebbero risultare devastanti per le casse comunali, l'irresponsabile maggioranza nel bilancio comunale previsionale ha votato in consiglio comunale per la contrazione di un mutuo di 360.000 da destinare ad una piscina comunale. Il tutto senza studio di fattibilità, senza che la stessa compaia nella programmazione triennale delle opere pubbliche ma con la chiara volontà di vendere fumo in previsione della imminente campagna elettorale. La prossima amministrazione si ritroverà pertanto con le casse desolatamente vuote a cui si aggiungeranno dei sostanziosi tagli di risorse dal governo nazionale e da quello regionale. Un eredità pesantissima che determinerà l'esigenza di sacrifici e grande senso di responsabilità .
Occorrerà inoltre ricostruire il tessuto sociale e culturale del paese gravemente deteriorato da un autoritarismo e da un arroganza che si è ripercossa sulla normale convivenza civile e democratica creando profonde divisioni. Si dovrà ripartire da scelte da prendere anche con la partecipazione attiva dei cittadini, ridando valore ad un Consiglio comunale oggi completamente svilito ed trasformato in strumento di mera ratifica di scelte prese nel chiuso della giunta comunale. Soprattutto bisognerà attivare tutti quegli strumenti di partecipazione democratica e popolare adatti al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte più importanti per la comunità. Non dovrà più accadere che si modifichi l'utilizzazione delle aree edificabili senza una discussione democratica e senza un'informazione chiara dei cittadini. Come non dovrà essere possibile decidere in pochi di vendere un'area pregiata per costruire un albergo.
La più che probabile riduzione del numero dei consiglieri comunali, che passeranno dagli attuali 16 oltre il sindaco (11 per la maggioranza e 5 per la minoranza) agli imminenti 12 oltre il sindaco (8 per la maggioranza e 4 per la minoranza) con un esecutivo di 3 componenti contro gli attuali 6 imporrà al P.D. ed ai futuri alleati una seria riflessione, che riesca a coniugare l'esigenza di una giusta rappresentatività con una riduzione consistente degli spazi utili. Nodi che dovranno interfacciarsi inoltre con la necessità di costruire un gruppo unito e coeso improntato sulla piena collegialità delle scelte. Il P.D pur consapevole delle difficoltà che si troverà ad affrontare ritiene utile aprire una fase nuova per il paese. Si tratta di una scelta coraggiosa, frutto di una seria riflessione scaturita da una ritrovata unità interna, che guarda al futuro con l'intenzione di superare gli errori del passato. L'individuazione delle donne e degli uomini per amministrare il nostro comune dovrebbe avvenire in modo da avviare questa fase nuova e con criteri che andranno certamente condivisi anche con i futuri alleati con l'auspicio di trovare le giuste soluzioni a salvaguardia dell'interesse generale del paese. Con questi presupposti proseguiremo a dialogare con il solo e unico obiettivo di costruire una vera alternativa al fallimentare centro destra, che abbia la possibilità di lavorare a medio lungo termine per il bene di Sardara e dei Sardaresi.
A.C.

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mercoledì 16 febbraio 2011

La Provincia del Medio Campidano alla BIT 2011

Giovedì 17 febbraio p.v. apre i battenti la Borsa Internazionale del Turismo BIT Milano 2011, la più importante vetrina italiana del turismo giunta alla sua 31° edizione. La Bit, Borsa Internazionale del Turismo, è la più grande esposizione al mondo dell’offerta turistica italiana e tra le primissime fiere di riferimento per l’industria turistica mondiale, con una rassegna completa della migliore offerta internazionale.Un appuntamento annuale molto atteso da operatori professionali e dal pubblico dei viaggiatori per conoscere in anteprima tutto il panorama delle destinazioni turistiche di tutto il mondo.La Provincia del Medio Campidano parteciperà in collaborazione con l’Assessorato del Turismo della Regione Sardegna, all’edizione 2011 della BIT unitamente ai principali Enti ed agli operatori privati dell’offerta turistica del territorio, proponendo un ricco programma di iniziative.Venerdì 18 alle ore 16.00 presso lo spazio eventi dello stand Sardegna, con la partecipazione del Presidente della Provincia Fulvio Tocco, dell’Assessore al Turismo Michele Cuccui e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Gianluigi Piano si terrà la conferenza stampa di presentazione dei progetti “Itinerari di turismo scolastico del Medio Campidano” e “Fattorie Didattiche - Satu po imparai”, quest’ultimo finalizzato all’educazione alimentare, ambientale ed alla cultura rurale. A seguire l’Associazione delle Fattorie Didattiche offrirà in degustazione ai giornalisti di settore una selezione delle migliori produzioni tipiche: formaggi, salumi, sott’oli, miele e ricotta, pane tradizionale, dolci e vini. Il tutto sarà accompagnato dalla musica del maestro di launeddas Bruno Loi. Domenica 20 alle ore 16.15 il presidente del Consiglio Fabrizio Collu presenterà insieme all’autore Alessandro Branca, il volume “Le Chiese Campestri del Medio Campidano”. L’importante manifestazione milanese costituirà un’ulteriore occasione per promuovere a livello internazionale le straordinarie risorse turistiche, culturali ed ambientali del Medio Campidano, valorizzando e potenziando al meglio una delle realtà turistica sarda che più di altre ha scommesso sui valori delle tradizioni e ruralità per lo sviluppo delle aree interne.

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Sardara Verso le elezioni

Pubblichiamo la locandina dell'incontro dibattito "SARDARA VERSO LE ELEZIONI" promosso dal partito Democratico di Sardara.http://www.novasdisardara.it/vol-assemblea.pdf

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martedì 15 febbraio 2011

UNA VENDITA NULLA

Pubblichiamo un parere tecnico-legale, acquisito dal gruppo P. D. in Consiglio comunale, sulla vendita del terreno comunale in Santa Maria Aquas. Dal parere risulta come il procedimento seguito per la vendita risulti viziato e nullo. Le conseguenze sarebbero pertanto esplosive e le responsabilità amministrative e contabili a carico degli amministratori e dei funzionari comunali evidenti. E' sperabile che vengano intraprese le necessarie iniziative di autotutela. http://www.novasdisardara.it/paolo_gros.pdf

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31 ANNI DOPO

Nell'estate e nell'autunno dell'anno 1979 la gente di Sardara viveva una grande animazione: Si parlava di un fatto rivoluzionario. La costituzione di una cooperativa di consumo.
Si formò un comitato che organizzò , nel Cinema Nora, un'assemblea di gente festante in cui venne eletto quello che sarebbe stato il primo gruppo dirigente . Il primo consiglio di amministrazione risultava composto da Tuveri Giuliano – presidente, Mastino Peppino – vice Presidente -, Tuveri Vincenzo cassiere, Scintu Fausto – segretario, Altea Renzo, Atzori Giuseppe, Caddeo Emilio, Cadeddu Mariuccina, Marras Giampaolo, Massenti Italo, Usai Luigi, consiglieri. Il collegio sindacale da Melis Luigi, Pintori Luigi e Mameli Rino effettivi e Montixi Santino e Caddeo Tarsillo supplenti. Il collegio dei probiviri da Lasi Dino, Usai Alberto e Piano Antonio.
Avviammo subito tutte le procedure operative e martedì 29 gennaio 1980 presso la sede del consiglio comunale il notaio Maurizio Anni stipulava l'atto costitutivo della “COOPERATIVA DI CONSUMO SARDARESI ASSOCIATI s.r.l. Il capitale sociale era costituito dalle quote sociali di lire 60.000 cadauna , quello morale era grandissimo e preziosissimo, la fiducia dei soci.
La giornata lavorativa limitò la partecipazione di molti soci che avrebbero voluto partecipare alla costituzione ufficiale della loro cooperativa.
Fummo comunque in 29 . Oltre ai componenti il consiglio di amministrazione al completo parteciparono alla stipula i soci Caddeo Elio, Casti Romeo, Cossu Vincenzo, Mandis Lino, Marras Maria Angela, Montisci Erminio, Montisci Giovanni, Montisci Santino, Onnis Flaminio, Onnis Salvatorangelo, Piano Antonio, Podda Benvenuto, Porcu Mario, Pulisci Giuseppe, Sedda Mario, Tuveri Massimo, Usai Giulio.
Comprammo gli scaffali, un registratore di cassa, un frigorifero ed un freser di seconda mano ormai in disuso e, se non ricordo male, sabato 20 giugno, iniziamo la vendita.
Per tutto il 1980 aprimmo solo il sabato senza dipendenti fissi, le vendite ammontarono a lire 160.626,670 conseguendo un utile di 3.483.225. Le immobilizzazioni erano pari a lire 7.472,123, gli ammortamenti pari a lire 1.150.815. Sul prezzo di acquisto veniva calcolato un valore aggiunto del 10 per cento che si sarebbe dimostrato insufficiente alla remunerazione effettiva di tutti i costi di gestione.
Nell'anno successivo le vendite salirono a lire 362.982589 con un utile di lire 42.551, ammortamenti per lire 1.771.633 e con uno sconto per il personale pari a lire 24.774.918.
Personalmente oltre agli impegni derivati dalla presidenza assolvevo a quelli della contabilità che, non essendo ancora in uso i computer, veniva fatta manualmente impiegando molti sabati e molte domeniche mie e di mia moglie.
Adeguando il rincaro alle esigenze e, in seguito, con l'adesione al consorzio delle cooperative in cui ricoprì per due anni l'incarico di presidente del collegio sindacale potemmo superare le difficoltà.
Dopo il secondo mandato, con la cooperativa in piena salute, ritenevo il mio compito momentaneamente assolto. Mi sarei voluto occupare direttamente della gestione della cooperativa solo dopo il pensionamento. Solo per spirito di servizio accettai il terzo mandato limitando però progressivamente il mio impegno.
Sotto la presidenza di Aldo Serri la cooperativa proseguì il suo cammino ed il 12 Dicembre 1992 vennero inaugurati i locali in via Campania.
Fu una festa bellissima ed emozionante per tutti. Quando rivedo quel filmato non posso non pensare a cosa c'era dietro quella inaugurazione che doveva essere oltre che un traguardo un nuovo punto di partenza, qualcosa che fosse utile a tutta la gente e non solo a pochi. C'era il senso della vittoria, di cui più di una volta avevo dubitato, ma che ora vedevo negli sguardi della gente in festa. A diciotto anni di distanza da quella inaugurazione, come tanta gente, spesso mi chiedo cosa c'entrano ancora le motivazioni che ci spinsero a creare la cooperativa con la sua attuale gestione?
Tutti gli anni i bilanci, quasi sempre formalmente positivi sul piano contabile, sono stati acriticamente approvati con la presenza di poche persone, quasi sempre le stesse e sempre in minor numero ma riflettono il progressivo allontanamento dei soci, che sono il vero capitale della cooperativa e che non è stato mai preso in debita considerazione dagli amministratori sempre gli stessi. Fin dall'inizio ho cercato inutilmente di porre il problema all'attenzione degli amministratori. L'ho fatto nelle assemblee annuali per l'approvazione dei bilanci , L'ho feci nell'estate del 2005, a 25 anni dalla fondazione, con due articoli nel periodico NOVAS, l'ho scritto sul blog NOVAS DI SARDARA nel maggio 2010, per i 30 anni della fondazione.
Come è noto a tutti gli stipendi, i salari e le pensioni dei cittadini hanno avuto in questi anni una crescita inferiore ai prezzi dei beni di prima necessità quali sono quelli trattati nella cooperativa. Ciò stante ponendo a base 100 i valori indicati nel bilancio del 1993, le spese per il personale sono passate da lire 199.514.259 ( pari a 103.040,51 degli attuali euro) ad euro 231.641,85 dell'anno 2009 attestandosi quindi a quota 224,81 %. Parimenti le vendite passando da lire 2.580.607,184 (in euro 1.332.772,38) del 1993 agli euro 1679.003,40 dell'anno 20099 si attestano a quota 125,98%.
Un incremento delle vendite in parallelo a quello del costo del personale e senza nessun costo aggiuntivo, avrebbe determinato il loro ammontare in euro 2.996,159,90 anziché 1.679.003,40 di cui costituisce solo il 56,04 %, diluendo le spese di gestione che sono state di euro 354.776,89 in euro 2.996.159,90 anziché in euro 1.679.003,40 il costo della merce che è stata pagata dai soci euro 126,79 poteva essere contenuto in euro 113,43.
Cinque anni fa nel numero di luglio del giornale Novas ho cercato inutilmente di porre il problema all'attenzione degli amministratori. In quell'articolo tra l'altro scrivevo.” Da molti, troppi anni i soci che sono stati e sono il capitale più importante della cooperativa continuano ad allontanarsi. Perché? Sarebbe stato compito degli amministratori porsi il problema e cercare di arginarlo per tempo. Non si può aspettare che tutti i buoi siano scappati per chiudere il cancello. Al di la dei debiti, che come si rileva dai bilanci pur ci sono, la cooperativa potrà continuare a vivere e prosperare solo con la partecipazione di tutti ed il compito principale del consiglio di amministrazione è di ricercare questa partecipazione riscoprendo gli ideali unificanti di 31 anni fa ed operando in armonia con i loro principi. Agli amministratori mi permetto di ricordare un concetto che ho sempre presente e che mi è servito di carica nei momenti di difficoltà. Quando le cose vanno bene è merito di tutti, quando vanno male è colpa degli amministratori.
Nel nuovo statuto non è previsti il collegio sindacale. Anche per questo penso sia utile avere un consiglio di amministrazione il più largo, rappresentativo e coinvolge possibile per recuperare, per quanto è ancora possibile , il capitale più prezioso della cooperativa: la fiducia dei soci.
Giuliano Tuveri.

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martedì 8 febbraio 2011

Dichiarazione di voto del gruppo consigliare “Partito Democratico per Sardara” in merito al bilancio di previsione

Pubblichiamo le dichiarazioni di voto del gruppo consiliare "Partito Democratico per Sardara" in merito al bilancio di previsione. http://www.novasdisardara.it/dichiarazione_di_voto_del_gruppo_consigliare_pd.pdf

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mercoledì 2 febbraio 2011

PERCHE' ?

Perché non si chiariscono i veri motivi della vendita del terreno comunale alle Terme, avvenuto in modo oscuro e troppo affrettato
Pubblichiamo un articolo, apparso su L'Unione Sarda, con cui si da notizia del modo con cui si sta provvedendo a vendere un terreno pubblico ad Arbatax, sul quale si dovrà realizzare un'iniziativa imprenditoriale. Si vuole qui sottolineare l'importanza data in quella vendita alle caratteristiche e alla qualità del progetto d'investimento, ai posti di lavoro da creare, alla pubblicità per ottenere più offerte imprenditoriali tra cui scegliere, oltre che al prezzo di vendita. Perché a Sardara non è stata seguita una procedura simile? Perché non si è chiesto l'aiuto della Sfirs o di qualche altra banca d'affari? Perché tanta fretta? Perché si è evitato di discuterne prima in Consiglio comunale, che è il solo competente a decidere su problemi del genere? Perché non si informano i partiti, le associazioni, i cittadini? Perché? http://www.novasdisardara.it/articolo_cartiera.pdf

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