Vai al nuovo sito

sabato 29 maggio 2010

Pedalata ecologica

La Dinamo Amatori Sardara organizza il 2 giugno 2010 la pedalata ecologica. La partenza è prevista alle ore 9:30 da Piazza Podda.

Leggi tutto l'articolo

giovedì 27 maggio 2010

Il Bilancio 2009 della Cooperativa di Consumo

Il giorno 15 maggio i soci della Cooperativa di Consumo hanno approvato il bilancio consuntivo del 2009. Del Bilancio presentato ai soci per l'approvazione si riportano alcuni dati più significativi, in particolare i ricavi ammontano ad € 1.831.658,00, mentre i costi sono pari ad € 1.822.098,00 che evidenziano un decremento del volume di vendita poco superiore al 2% rispetto allo scorso anno, con una contestuale riduzione dei costi per lo stesso importo percentuale. La formazione del bilancio ha determinato un utile ante imposte, ovvero prima del calcolo di tutte le tasse quali IRAP ed IRES, pari a € 2.855,57, mentre per effetto delle tasse il risultato finale di esercizio è presenta un valore negativo pari a € 4.646,00 dovuto proprio al calcolo delle imposte. La perdita d'esercizio è stata ripianata con il fondo riserva.
La realtà della Cooperativa di Consumo però non può essere valutata soltanto dalla sola lettura dei numeri, ma occorre soffermarsi anche sulle condizioni in cui essa opera e soprattutto sulle finalità sociali che continua a garantire. L'attività della Cooperativa è caratterizzata da un contesto economico di forte crisi, che oramai dura da alcuni anni. Inoltre si trova a dover fare i conti con una forte concorrenza, non solo locale, dove grandi gruppi nazionali ed internazionali aprono, chiudono o convertono con altri marchi i propri punti vendita, praticando politiche di prezzo che considerano il risultato di gestione dell'intero gruppo e non del singolo punto vendita, che pertanto può chiudere anche i perdita. Queta elevata concorrenza tra i grandi gruppi ha portato all'adozione di sistemi di gestione e controllo delle vendite che lasciano a ciascun punto vendita un margine minimo d'intervento sui prezzi praticati. In queste condizioni la riduzione dei prezzi è direttamente proporzionale all'aumento dei volumi di vendita. Nonostante queste difficoltà di contesto, la gestione della cooperativa è stata orientata a garantire il massimo beneficio a ciascun socio. Infatti non va dimenticato che nel mese di dicembre è stato praticato uno sconto ai soci del 5% sugli acquisti. Volendo guardare soltanto all'utile di gestione il C.d.A. avrebbe potuto scegliere di praticare uno sconto inferiore, ma ha considerato più importante garantire a ciascun socio un risparmio più elevato sugli acquisti.
Le finalità sociali della cooperativa vengono perseguite garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali e sopratutto contrattuali, risultato da non sottovalutare soprattutto se raffrontato alla condizione del mercato del lavoro nel contesto provinciale e regionale.
Inoltre nella valutazione della gestionalità della Cooperativa non va trascurato che più del 73% dei ricavi di vendita è frutto degli acquisti fatti dai soci, pertanto viene rispettata anche la mutualità prevalente prevista dallo statuto. Questo risultato da un lato mostra come ci siano i margini per un incremento di questa percentuale, dall'altro riporta l'attenzione sulla fedeltà riposta dai soci che valutano conveniente il carrello spesa acquistato in Cooperativa nonostante le innumerevoli opportunità ed offerte fornite dalla concorrenza.
Nel considerare ulteriori elementi di solidità della Cooperativa si segnala la situazione patrimoniale caratterizzata da un elevato fondo di riserva che rappresenta una garanzia in occasione dei periodi di difficoltà, oltre a non avere mutui a lungo periodo. La voce relativa al TFR rappresenta un ulteriore elemento di equilibrio della struttura patrimoniale della cooperativa.
In occasione dell'Assemblea, oltre alla trattazione degli aspetti di bilancio, sono emerse alcune indicazioni e suggerimenti sui quali potranno aprirsi nuovi momenti di discussione dai quali far scaturire le visioni per la cooperativa del futuro. In questo processo sarà comunque centrale il ruolo del socio perchè soltanto con il contributo di tutti, si potranno cogliere le opportunità offerte dalla cooperazione nel settore della grande distribuzione organizzata. T. O.

Leggi tutto l'articolo

mercoledì 26 maggio 2010

Mettiamoci all'altezza delle nostre responsabilità

Pubblichiamo la relazione di Bersani, segretario del P.D., all'Assemblea Nazionale del partito. http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/100300/mettiamoci_allaltezza_delle_nostre_responsabilita

Leggi tutto l'articolo

UNA SCELTA DI RESPONSABILITA'

Il circolo del P.D. ha deciso all'unanimità di candidare Massimo Sanna al Consiglio provinciale per il buon lavoro svolto in cinque anni. Contemporaneamente, guardando anche oltre queste elezioni, chiede il sostegno per costruire un partito forte e unito, responsabilmente capace di aiutare il paese a superare le odierne difficoltà e l'attuale negativa amministrazione comunale. La Provincia ha solo cinque anni di vita durante i quali sono stati organizzati sede, uffici e attività. In Italia e a Sardara c'è chi dubita della utilità di questo ente. Oggi però esiste e bisogna utilizzare bene quello che può fare, come ad esempio mettere in sicurezza la strada Sardara – San Gavino e quella Sardara - Pabillonis, lasciate nell'abbandono dalla vecchia e lontana amministrazione provinciale di Cagliari. Per la loro sicurezza si è mosso il paese con una imponente raccolta di firme ed il Consiglio provinciale, su iniziativa del PD e del nostro consigliere, ha deciso di intervenire assumendo un mutuo. Per vigilare che non si perda altro tempo è utile che Sardara abbia un suo rappresentante in Consiglio che continui a sollecitare una rapida realizzazione delle opere.

Si vota per eleggere il Consiglio provinciale, ma gli elettori daranno un'indicazione anche per le prossime elezioni comunali. Il P.D. vuole liberare il paese da una destra capace solo di accumulare errori. Nel momento in cui le famiglie subiscono i colpi della crisi economica chi amministra si preoccupa di favorire gli interessi di pochi speculatori con una variante al Piano Urbanistico Comunale rimasta oscura e capace di recare molti danni all'area termale, una delle nostre risorse più importanti. Con la chiusura dell'albergo comunale, con la spesa senza controlli, con i colpi inflitti ai lavoratori, ai fornitori e alle imprese edili il paese subisce un impoverimento.

Il modo di amministrare della destra ha rivelato l'urgenza di riportare in Comune il rispetto delle leggi e la trasparenza. Il sindaco infatti rifiuta persino di rispondere alle interrogazioni dei consiglieri, impone il silenzio sui lavori nell'albergo termale, dove si spendono somme ingenti senza gare d'appalto, senza contratti scritti con le imprese, senza tecnici incaricati di controllare. Mentre il primo cittadino in Consiglio comunale afferma che a pagare i lavori sarà Casteldoria Terme questa risponde sulla Gazzetta del Medio Campidano che deve farlo invece il Comune. E sebbene il sindaco non si sia ricandidato gli elettori si esprimeranno anche sull'operato della destra in consiglio provinciale e nell'amministrazione comunale.

Con queste elezioni si delineano però dei rischi per il buongoverno della provincia e del paese , che sono dovuti alla frammentazione politica, all'affacciarsi di candidature prive di programmi e di valori, al nascere di aggregazioni improvvisate su basi personalistiche. Il caso più clamoroso è quello della lista “ Federazione Campidano”, originata dall'ambizione frustata di ex consiglieri provinciali, che hanno tradito la volontà degli elettori, che sono passati disinvoltamente da sinistra a destra e che presentano il loro principale candidato addirittura come presidente della coalizione di destra. Il trasformismo e la frammentazione politica rendono più difficile amministrare in favore degli interessi generali e soprattutto lasciano indifesi i più deboli e coloro che vivono del proprio lavoro.

Per il P.D. i problemi del paese richiedono invece unità, collaborazione e senso di responsabilità. Per questo chiede fiducia ed invita a votare Massimo Sanna e Fulvio Tocco presidente.


Il circolo del Partito Democratico.
Sardara, 25 maggio 2010.

Leggi tutto l'articolo

domenica 23 maggio 2010

ETICA E POLITICA

L' associazione culturale CostruireFuturo ed il circolo 1° Maggio dell'Arci per venerdi 28 maggio alle ore 18.30 organizzano una conferenza sul tema “Etica e Politica”, che si terrà presso il Centro di Aggregazione Sociale di Via Oristano. E' stato chiamato come relatore Gian Mario Demuro, professore di Diritto Costituzionale dell'Università di Cagliari.
La scelta dell'argomento è stata dettata dall'attualità. L'opinione pubblica è infatti colpita e sconcertata dai fenomeni molto gravi di corruzione e di malcostume presenti nelle istituzioni nazionali e sarde. Basti pensare agli intrecci tra affari e politica presenti nello scandalo della protezione civile nazionale o alle indagini della magistratura sugli investimenti nei campi eolici in Sardegna, che coinvolgono il vertice della Regione sarda ed i più alti dirigenti nazionali del Pdl.
Esiste un altro modo di fare politica e di impegnarsi nelle istituzioni democratiche e nelle pubbliche amministrazioni? E quali sono i modi e le procedure per assicurare trasparenza e rispetto della legalità? E' possibile superare il distacco tra politica e cittadini?
Anche di tutto questo si parlerà nella conferenza del 28 maggio, che si spera possa suscitare interesse e discussione.

Leggi tutto l'articolo

Tra il dire e il fare…(2)

Finora si è parlato molto, e non senza motivo, di terme, di urbanistica, di lavori pubblici. E se ne parlerà ancora. Ma ci sono altre questioni importanti di cui gli amministratori comunali devono occuparsi (e preoccuparsi), e sono l’ambiente, l’uso e la gestione del territorio, la qualità dell’acqua e dell’aria. Tutte questioni di stretta attualità anche a Sardara come in Italia e nel mondo.
Ma quali erano gli impegni programmatici dell’attuale maggioranza alla guida del nostro Comune? Vediamo.
Nel programma c’era scritto: ‘…rimoduleremo il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani...’, e ‘…renderemo le campagne più sicure e pulite…’, ‘…cureremo le aree attrezzate…’, ‘…realizzeremo un laghetto artificiale per combattere gli incendi…’, poi si legge ‘…è mai possibile che un paese termale non abbia una bella fontana?...’, e ancora ‘…lavoreremo per il riordino fondiario…’, e infine ‘…favoriremo lo sviluppo delle colture biologiche…’.
In fin dei conti era un programma minimo. Nessun impegno strabiliante. Ma vediamo cosa è stato fatto.
Intanto i dati diffusi dalla Provincia del Medio Campidano documentano che dal 2006 (l’anno degli impegni programmatici) Sardara ha nettamente peggiorato la qualità e la quantità della raccolta differenziata, con circa il 10% in più di secco non riciclabile da conferire in discarica, con un aggravio di costi per i sardaresi e un danno per l’ambiente a causa del minor recupero di materiali riciclabili (carta, plastica, umido, ecc.). Non c’è dubbio che ciò sia accaduto anche per la scelta di reintrodurre l’uso delle buste nere. Ci avevano fatto sapere che così si sarebbe meglio tutelata la ‘privacy’ dei cittadini. Si trattava evidentemente di un barzelletta, una delle tante…che non fa neppure ridere. Non si capisce infatti perché in Trentino, in Emilia Romagna o in Toscana, per citare alcune realtà virtuose, si usano da sempre le buste trasparenti e nessuno si pone problemi di ‘privacy’.
Le buste nere non hanno neppure impedito che la campagna venisse imbrattata da rifiuti di ogni genere. Un decisivo aiuto alla pulizia delle campagne sarebbe certamente venuto dall’ecocentro comunale, che però non è stato completato, benché la precedente amministrazione ne avesse realizzato le principali opere e ne fosse prossima l’apertura.
Certo, anche un laghetto artificiale sarebbe stata una buona cosa. Per l’antincendio, per la pesca sportiva, per il microclima…ma non è stato fatto.
Per la fontanella termale ci sarebbe da ridere (se non fosse una cosa tremendamente seria). La fontanella c’era ed è sempre lì. Ma non esce una goccia d’acqua calda. Anzi, è a secco perfino il canale Birocchi che raccoglieva le acque termali reflue dell’hotel Eucalipti, tristemente chiuso.
Sorvoliamo sul riordino fondiario, neppure tentato, e pure sulla promozione delle colture biologiche, di cui l’Amministrazione comunale si è del tutto disinteressata.
Insomma, a parte i proclami iniziali, poco o nulla è stato fatto.
Ma almeno si poteva completare nel modo migliore le opere già avviate dalla precedente Amministrazione.
E’ il caso di ricordare che la ‘vecchia’ Amministrazione aveva avviato i lavori per il consolidamento del movimento franoso del colle de ‘Su Pibizziri’, dopo aver ottenuto un finanziamento di oltre un milione di euro (chi non ricorda i pesanti massi che rotolavano a valle mettendo a rischio l’incolumità delle persone e le prime case dell’abitato?). Era prevista la semina di particolari essenze e la piantumazione di cespugli ed alberi adatti a consolidare il terreno, oltre alle opere vere e proprie, come il canale, le reti metalliche, la rimozione di alcuni massi e la distruzione di altri. I lavori sono terminati? I soldi sono stati spesi tutti? Quali i risultati? Il progetto prevedeva la creazione di una cornice di verde che avrebbe migliorato l’aspetto e l’ambiente del nostro paese. Ma, a occhio, mi pare che non sia cambiato molto….
Sempre sul versante ‘Su Pibizziri’, il Piano urbanistico individuava delle ampie zone lontane dal centro abitato dove poter dislocare le antenne dei ripetitori dei telefoni, TV, radio, ecc, oggi troppo vicini alla zona abitata. In questo modo si darebbe soluzione ad un problema di impatto visivo e, soprattutto, si sarebbe potuto tranquillizzare le persone che considerano le onde elettromagnetiche (a torto o a ragione non si sa) la causa di alcune gravi malattie.
Ancora, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa e che iniziative ha intrapreso il Sindaco di Sardara, quale responsabile locale della sanità pubblica, per avere maggiori informazioni dopo che la stampa ha diffuso alcune preoccupanti notizie che riguardano i veleni provenienti dalla miniera d’oro di Santu Miali e finiti in territorio di Sardara sotto la nuova S.S. 131.
Il suolo è inquinato? Le falde acquifere sono inquinate? Possiamo consumare tranquillamente i prodotti agricoli?
Vorremmo dormire sonni tranquilli. E per questo anche noi cittadini vorremmo saperne di più.
Finora della questione alcuni giornali hanno scritto solo per addossare le colpe alla parte politica avversa (ad esempio l’Unione Sarda da la colpa al Centro-Sinistra), in un irresponsabile gioco di speculazione politica, anche se ormai sembra chiarito che le autorizzazioni all’utilizzo di quei rifiuti tossici nel tratto che interessa Sardara (dal km 47.600 al km 58.500) risalgono all’epoca della Giunta guidata da Mauro Pili (anche se tutti sappiamo che degli aspetti tecnici si occupano i funzionari e i dirigenti).
Ma a noi questo poco importa.
Un altro colpo all’ambiente sarebbe certamente venuto se si fosse realizzato l’enorme impianto eolico che l’amministrazione comunale sembra avesse intenzione di autorizzare. Quanto sta avvenendo nel resto della Sardegna deve aver indotto a qualche ulteriore riflessione i nostri attuali amministratori comunali. E questo è un bene.
Come si è visto, sono tanti i problemi di cui l’Amministrazione comunale si sarebbe dovuta occupare. Da subito. Ma non resta molto tempo al termine della legislatura.
Resta però il tempo sufficiente per fare altri danni.
Infatti assistiamo, con una certa preoccupazione, a lavori di ampliamento dei parcheggi di Viale dei Platani, di Via Cagliari, di Via Oristano, con la sottrazione di spazio per i pedoni e la minacciosa presenza di mezzi meccanici attorno agli alberi che ne danneggiano le radici…
E siccome questa Amministrazione non ha mai avuto un buon rapporto con gli alberi (non ci siamo dimenticati dei maestosi eucalipti di Via Tirso tagliati già nel 2006…), non si vorrebbe che a qualche ‘ambientalista’ della Giunta venisse in mente di tagliare anche qualche albero del Viale dei Platani, di Via Cagliari o Via Oristano per far posto a qualche parcheggio in più. Nel 2006 era ancora alto il clamore della vittoria della Destra, e le aspettative erano ancora tante.
Ma oggi una cosa del genere i sardaresi non la permetterebbero.
A proposito di alberi e di ambiente urbano, dopo aver letto un interessante intervento dell’Architetto Renzo Piano sull’argomento, lo propongo alla lettura degli ‘affezionati’ di Novas.
Roberto Montisci
http://www.novasdisardara.it/articolo%20renzo%20piano.pdf

Leggi tutto l'articolo

LA COOP. CONSUMO HA UN FUTURO

Sabato 15 maggio si è tenuta l'assemblea dei soci della coop. Consumo “Sardaresi Associati”, che ha approvato con un voto unanime il bilancio del 2009. Dopo la relazione del Consiglio di Amministrazione, presentata dal presidente Giulio Usai, e quella dei revisori dei conti si è sviluppata una lunga ed interessante discussione sullo stato di salute della cooperativa e sulle sue prospettive.
E' stato un dibattito partecipato e costruttivo, che ha messo in risalto i risultati positivi di una gestione caratterizzata da un giro d''affari di quasi due milioni di euro, dall'assenza di debiti con le banche e da buoni fondi di riserva. Si tratta di una situazione apprezzabile, soprattutto se si tiene conto della contrazione dei consumi, originata da una crisi economica molto seria, e se si considera la serrata concorrenza, provocata dalla nascita di tanti centri commerciali, che hanno già portato alla chiusura di molti negozi, compresa la Standa di Sanluri..
La Cooperativa regge bene la concorrenza ed è una realtà economica che offre un servizio e dà occupazione. Con sette dipendenti e con un monte salari di alcune centinaia di migliaia di euro costituisce una delle poche imprese del settore che ci impedisce di diventare una pentola bucata. Almeno in parte non lascia uscire subito dal paese le risorse finanziarie e le rimette invece in circolo in un tessuto economico fatto di artigiani, altri negozianti, servizi. Una qualche ricchezza è rappresentata anche dagli oltre sette milioni di imposte comunali, ancor più preziose in tempi di federalismo fiscale.
Le spese per il personale sono in aumento (per gli scatti di anzianità...) e si pone il problema, molto dibattuto oggi in Italia e in Europa, di come far crescere la loro produttività. Si tratta di un obiettivo che si può raggiungere allargando il volume delle vendite, a parità di costi fissi, con una serie di iniziative che vanno da una maggior diversificazione dell'offerta al miglioramento della qualità del servizio e al potenziamento, con la cortesia, la disponibilità ed il lavoro di chi vi opera, del rapporto con soci e clienti.
La coop ha possibilità di crescita , specie se si realizzano gli investimenti che nella discussione sono stati ipotizzati. In particolare istallando i pannelli solari si possono ridurre le spese per l'energia elettrica, che gravano per oltre trenta mila euro; esiste la possibilità di istituire e dare in gestione la pescheria; il grande scantinato, non più usato come magazzino, può essere valorizzato come spazio per le vendite utilizzando al meglio il personale e accrescendo gli utili e i vantaggi per i soci.
Il futuro della cooperativa si gioca quindi non tanto chiudendosi in difesa dell'esistente, ma accettando la sfida dei tempi nuovi, della crescita, della visione lungimirante. Molto dipende dagli amministratori e dal personale dipendente che, in un mondo del lavoro che non offre più certezze, può proteggere in questo modo il proprio posto di lavoro. Gli uni e gli altri però poco potrebbero fare senza il recupero della fiducia, dell'interesse, della simpatia e della partecipazione dei soci.
Il coinvolgimento dei soci rappresenta forse la questione principale della vita della cooperativa. Pesano infatti incomprensioni e lacerazioni del passato. Esistono critiche, che a volte appaiono giustificate altre volte meno. L'impegno volontario degli amministratori ha comunque permesso alla cooperativa di vincere fin qui le sfide della concorrenza. Infatti il costo del carrello della spesa nel suo complesso risulta competitivo e libero dei costi aggiuntivi di trasporto, che gravano invece sugli acquisti realizzati nei centri commerciali della zona.
La cooperativa ha quindi un futuro più sicuro se accetta la sfida della crescita e questa dipende dalla riduzione dei costi, dalla diversificazione e dalla qualità dei suoi servizi. Nel dibattito della sua assemblea si è intuito che esiste una strada, che può essere imboccata rinnovando la discussione sui motivi, ancora attuali, che portarono alla sua fondazione. Il lavoro e l'impegno di tanti anni può dare nuovi frutti avviando una stagione di maggiore informazione e di più attivo coinvolgimento dei soci.
r. c.

Leggi tutto l'articolo

lunedì 17 maggio 2010

QUALI LAVORI PAGHIAMO ALLE TERME?

Giovedì 29 aprile si è tenuta una seduta del Consiglio comunale importante, con l’approvazione da parte della maggioranza di una significativa variazione al bilancio di previsione e la destinazione di una parte dell’avanzo di amministrazione. A seguito della mancata concessione del mutuo a favore della Salute e Benessere Casteldoria Terme, nuovo gestore dell’albergo termale, la maggioranza ha deciso di stanziare sul bilancio comunale i fondi necessari per riaprire la struttura.

Insomma, nonostante i ripetuti proclami di questi ultimi anni, anche l’amministrazione di destra utilizza i soldi del comune per effettuare i lavori necessari per ottenere l’autorizzazione dell’ASL e dei Vigili del Fuoco. Nel corso del suo intervento, il Sindaco ha affermato che verrà fatto di tutto per aprire la struttura entro i primi di luglio. Speriamo!

Per riuscire nell’intento, la maggioranza ha stanziato i seguenti fondi: quasi 68.000 euro provenienti dall’avanzo di amministrazione sono stati destinati ad interventi di manutenzione, a cui si sommano altri 55.000 euro dai risparmi derivanti dalle manutenzioni esterne, poiché queste verranno effettuate dalle maestranze ex Scaini.
Per completare i lavori, la maggioranza ha inoltre deciso di accendere un mutuo di 100 mila euro. Ricordo che l’anno scorso per i lavori suindicati erano stati già impegnati 122.514,00 euro.

Ma non finisce qui. L’albergo risulta privo delle attrezzature necessarie per avviare l’attività. Per far fronte anche a questa esigenza sono stati stanziati ulteriori 40 mila euro per accendere un leasing, che comporterà negli anni l’esborso totale di 250 mila euro.

Durante il dibattito, le minoranze consiliari hanno espresso perplessità già note, esprimendo voto contrario alle proposte avanzate dai banchi della maggioranza.
E per un semplice motivo: ad oggi non è chiaro “da dove si è partiti e dove si è arrivati.”
Sinora, non ci è stato presentato lo stato di consistenza, ossia la fotografia di quanto fatto. Non conosciamo perciò quali lavori ha eseguito o fatto eseguire il gestore. Sappiamo soltanto che numerose imprese locali aspettano di essere soddisfate per le prestazioni e le forniture effettuate. Ancora una volta ribadiamo che occorre fare chiarezza su chi ha fatto, che cosa ha fatto, e per quanto ha fatto.

Senza questo quadro è per noi impossibile approvare qualsiasi proposta che proviene dalla maggioranza. Se non si conoscono i lavori fatti come si può vagliare l’opportunità dei lavori da fare? In Consiglio non è stato fornito alcun dettaglio in proposito.

Infine, dalle cifre del bilancio emerge che nel corso del 2010 il Comune introiterà dal gestore solo 42.000 euro. Pochino anche se rapportato a 6 mesi, visto che il contratto è stato stipulato per 231.000 euro annuali. Sconti in vista?


Peppe Garau
Gruppo consiliare Partito Democratico per Sardara

Leggi tutto l'articolo

La prima regola della sopravivenza

Ho letto e sottoscrivo appieno il commento dell’anonimo L. sulla situazione della cooperativa di consumo. 30 anni fa a SARDARA il popolo dei consumatori fece la rivoluzione e costituì la C0OPERATIVA DI CONSUMO SARDARESI ASSOCIATI avendo come obbiettivo l’acquisto di beni di consumo da cedere poi ai soci a prezzi vantaggiosi. Il suo capitale più importante era costituito dalla fiducia dei soci. Ebbi l’onore e l’onere di guidare per nove anni questa cooperativa. Alla fine del 1992 venero inaugurati i locali dove ancora si opera.
Col passare degli anni quel grande capitale che era la fiducia dei soci è andato progressivamente in diminuzione e si sta riducendo a limiti pericolosi per la sopravivenza stessa della cooperativa. Da anni cerco di attirare l’attenzione degli amministratori su questo problema e lo scrissi anche su un articolo pubblicato su NOVAS nel luglio del 2005 (5 anni fa). Solo chi non vuole non se ne accorge.
Per avere una visione della realtà penso sia opportuno raffrontare i dati dei bilanci dell’esercizio 1993 su cui, peraltro, gravavano anche interessi passivi per lire 99.265.945 relativi al mutuo ormai estinto e quelli, di 17 anni dopo, del 2009.
Nel 1993 le vendite furono pari a lire 2.498.885.359 equivalenti a 12,53 volte il costo del personale che risultò essere di lire 199.514.259.
Nello scorso anno le vendite pari euro 1.679.003,40 sono equivalenti a solo 7,25 volte l’ammontare del costo del personale che è stato di euro 231.641,85.
Prendendo come base 100 i dati del 1993 ne consegue che le vendite dell’anno scorso sono pari a 57,86 ovvero che se nel 1993 sono stati venduti 100 carrelli di spesa nel 2009 ne sono stati venduti 57,86 sui quali sono gravate spese di gestione sufficienti per la vendita di 100.
La prima regola di sopravivenza è quella di non disperdere ma di utilizzare al meglio le risorse disponibili e possibilmente acquisirne nuove
Agli amministratori che, essendo tali da tanti anni, penso si siano posto il problema, chiedo che cosa ha indotto quasi la metà dei soci a non riconoscersi dopo 30 anni nelle cooperativa e cosa ha impedito negli anni passati,ma soprattutto cosa impedisce adesso, prima che sia definitivamente troppo tardi di tentare di recuperare quelle risorse?
CORDIALMENTE
GIULIANO TUVERI

Leggi tutto l'articolo

venerdì 14 maggio 2010

UN VOTO UTILE PER SARDARA

Pubblichiamo la lettera ai cittadini di Massimo Sanna, candidato PD alle Provinciali 2010. http://www.novasdisardara.it/lettera%20massimo%20sanna1.pdf

Leggi tutto l'articolo

Sardara e i suoi beni culturali

Pubblichiamo il programma dell'evento "Sardara e i suoi beni Culturali - Alla scoperta del nostro passato" organizzato in occasione della Notte dei Musei. http://www.novasdisardara.it/locandina%20comune%202010_locandina%20comune.pdf

Leggi tutto l'articolo

mercoledì 12 maggio 2010

"7 edizione della passeggiata ecologica" e "5 edizione esposizione cinofila"

Pubblichiamo la locandina della "7 edizione della passeggiata ecologica" e della "5 edizione dell'esposizione cinofila"http://www.novasdisardara.it/locandina2010_locandina.pdf

Leggi tutto l'articolo

MAGGIO 2010 - Spigolature

1)-Certo che il presidente Berlusconi nella scelta degli amici e collaboratori è piuttosto sfortunato. Sembra quasi che se li vada a cercare ad uno ad uno tra quelli che prima o poi andranno a incappare nelle maglie della giustizia. Se si pensa che Craxi e Pillitteri, alla luce degli ultimi fatti, risultano quasi delle mammolette, è facile capire in che razza di compagnia si sia cacciato. Cerca uno stalliere e si mette in casa un fior di mafioso. Tra gli amici di più lunga data si distinguono Previti e Dell’Utri: condannato il primo come pure il secondo. Un collaboratore strettissimo, con lui fin dall’inizio della sua avventura politica ( per intenderci Claudio Scaiola che diede del rompicoglioni al povero Biagi), vuol darci ad intendere che un anonimo benefattore gli ha fatto, a sua insaputa, un grazioso cadeau di un milione di euro per l’acquisto di una casetta di 180 mq con vista Colosseo. La cosa più strabiliante è che, l’on Scaiola, pretende di essere creduto. L’altro giorno salta fuori l’affare che coinvolge nientemeno che Verdini e il figlioccio Cappellacci. Onorevole Berlusconi, se mi consente, le consiglio di essere più prudente nella scelta degli amici.
2)-Mi sto sempre più convincendo che quest’uomo porti sfiga. Nel 2001, pochi mesi dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi, l’immane tragedia delle Torri Gemelle, che ha segnato un punto di rottura dopo il quale niente è più come prima. A questo tragico inizio segue una lunga serie di disgrazie che hanno funestato sia l’Italia che il mondo intero: uragani, cicloni, disastri ecologici, una crisi finanziaria di proporzioni mai viste, l’apocalittico terremoto dell’Aquila. Per favore arridateci il presidente Prodi col suo fattore c. . Ora mi aspetto la (speriamo non molto dura) reprimenda della mia amica L. .
3)-Sabato 1° Maggio è stato inaugurato il monumento ai caduti sul lavoro. Lodevole iniziativa. Come pure lodevole è stata la procedura seguita per la realizzazione dell’opera: niente affidamento ad personam ma gara tra sei artisti di varia provenienza e scelta dell’opera affidata ad una giuria speriamo competente. Non posso però non far notare l’infelice sede che è stata scelta per l’ubicazione dell’opera. Non era possibile trovare uno spazio più idoneo, meno angusto e maggiormente fruibile, per esempio Piazza Olivio Podda? Tanto più che anni fa, da parte degli attuali amministratori (allora in minoranza) ci fu una critica feroce all’amministrazione del tempo, per aver utilizzato il piccolo spazio tra le via San Gregorio e la via Mazzini per la realizzazione di un’aiuola spartitraffico. Per la presenza tra gli arbusti di alcune pietre di basalto, fu giudicata cosi pericolosa per la incolumità dei cittadini da esigere il sopralluogo di una commissione contro gli infortuni; che venne da Cagliari e giudicò infondati e piuttosto pretestuosi i timori della minoranza. Oggi in quello stesso spazio giudicato così pericoloso, i nostri amministratori, immemori, hanno eretto il monumento che poggia addirittura su di una sorta di nuraghe in scure pietre basaltiche. Che quelle odierne, di pietre, siano meno dure e pericolose di quelle di un tempo? Quando si dice coerenza!
Luigi Melis

Leggi tutto l'articolo

lunedì 10 maggio 2010

Costituzione gruppo consiliare del “Partito Democratico per Sardara”

Pubblichiamo la nota per la costituzione in Consiglio Comunale del gruppo unico del "Partito Democratico per Sardara". http://www.novasdisardara.it/costituzione%20gruppo%20pd-2.pdf

Leggi tutto l'articolo

IL DEGRADO CHE AVANZA

Ogni comunità ha i suoi luoghi dell'anima, che esprimono la propria identità collettiva, formatasi nel tempo e continuamente rivissuta e ridefinita dalle generazioni che si succedono.
Spesso è una chiesa, contemporaneamente un monumento con cui ci si autorappresenta e aula i cui si va con l'abito buono la domenica o per essere battezzati, per sposarsi o per i funerali. Altre volte è una piazza, luogo di incontro per far festa o per eventi politici come un comizio. O ancora può essere una casa comunale, in cui si è discusso e deciso sulle cose del paese ed in cui tutti sono entrati per rappresentare o risolvere un problema personale o collettivo. E talvolta questa casa è stata trasformata in uno spazio dedicato alla memoria della propria storia.
Nel nostro comune tutto questo si raccoglie in Piazza Libertà con la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta ed il Museo Archeologico.
Domenica i parrocchiani hanno riempito la chiesa. Sempre domenica sono arrivati i turisti a visitare il nostro Museo. La piazza quindi si è animata ed il tempo buono ha invitato ad indugiare un po'. Ma l'accoglienza non è stata gradevole. La vista era offesa dalle erbacce che infestano le gradinate per accedere in chiesa e l'ingresso del Museo. Il sentimento di chi entrava in chiesa o veniva farci visita era colpito da tanta trascuratezza e abbandono, dalla mancanza di rispetto per i sardaresi di oggi e per quelli del passato.
Ma come è possibile che in Comune non abbiano trovato tempo e modo di mandare qualcuno a pulire e ad estirpare le erbacce cresciute oltre ogni misura? Che idea si ha del turismo e dell'ospitalità? Come si fa a rendere il paese più sviluppato e più civile se non ci si prende cura di se stessi?
r.c.

Leggi tutto l'articolo

PALE EOLICHE A SARDARA

Pubblichiamo un articolo di Cicito Morittu, ex assessore regionale dell' Ambiente, che chiarisce le vicende dell'eolico in Sardegna. Gli investimenti per questo tipo di energia alternativa attualmente sono al centro di intrecci perversi tra politica e affari, che coinvolgono in modo clamoroso dirigenti nazionali del PdL, come l'on. Verdini, il Presidente della Regione Ugo Cappellacci e faccendieri come Flavio Carboni, tristemente conosciuto per le sue numerose vicissitudini giudiziarie.
Anche il nostro paese è interessato da un progetto di pale eoliche, approvato a suo tempo in Consiglio comunale.
Alla luce di quanto sta avvenendo e della discussione pubblica, originata dalle indagini della magistratura, sarebbe opportuno che il Sindaco tranquillizzasse l'opinione pubblica locale spiegando ai cittadini le caratteristiche del progetto delle pale eoliche sardaresi. In particolare sarebbe necessario chiarire come sia nato il progetto, se sia stato pubblicato un bando di gara per individuare la società che lo ha presentato oppure se abbia avuto origine da un affidamento diretto. Sarebbe inoltre importante conoscere chi sia questa azienda e la sua sede, se sia cioè un grande produttore di energia interessato a realizzarlo e a gestirlo in prima persona oppure uno dei tanti interessati ad effettuare una operazione speculativa realizzabile rivendendo il progetto dopo la sua approvazione da parte del Comune e della Regione. http://www.sardegnademocratica.it/index/ambiente/articolo/23914/ancora-sull-eolico-in-sardegna.html

Leggi tutto l'articolo

venerdì 7 maggio 2010

IL P. D. PRESENTA I SUOI CANDIDATI

Per sabato prossimo 8 maggio il Partito Democratico ha promosso la sua prima iniziativa per le elezioni provinciali del 30 e 31 maggio. Ha organizzato un dibattito pubblico, che si terrà alle ore 17.30 in Piazza Emilio Lussu, al quale parteciperanno Fulvio Tocco, Presidente della Provincia del Medio Campidano e riproposto per lo stesso incarico, ed il candidato nel collegio di Sardara Massimo Sanna. Coordinerà i lavori il segretario del Circolo P.D. Andrea Caddeo.

Leggi tutto l'articolo

Interrogazione a risposta scritta sui lavori termoidraulici vari eseguiti nell’albergo termale.

Pubblichiamo il testo dell'interrogazione a risposta scritta presentata dai Consiglieri Comunali del Partito Democratico e di Sardara in Comune. http://www.novasdisardara.it/interrogazione%20al%20sig%20sindaco%20quater.pdf

Leggi tutto l'articolo

XVI° Congresso Nazionale CGIL

Pubblichiamo la sintesi del documento "I DIRITTI E IL LAVORO OLTRE LA CRISI" relativo al XVI° Congresso Nazionale della CGIL. http://www.novasdisardara.it/sintesimozione1.pdf

Leggi tutto l'articolo

giovedì 6 maggio 2010

IL RUOLO DELLA MAGISTRATURA

In Italia si discute in modo acceso del ruolo della magistratura, della sua autonomia dalla politica, della sua riforma, per cui diventa importante verificare cosa preveda in proposito la nostra Costituzione repubblicana e cosa significhi l'affermazione che i giudici devono dipendere solo dalla legge. Quando si dice che lo Stato moderno è uno “Stato di diritto”, si vuol dire non solo che lo Stato è un soggetto di diritto (portatore cioè di diritti e di doveri), ma anche che lo Stato si sottopone al diritto e regola tutti i rapporti, ritenuti fondamentali, dei cittadini tra loro e dei cittadini rispetto alle istituzioni pubbliche, tramite il diritto. Nessuno è quindi superiore al diritto e lo stesso stato, nel fissare le norme giuridiche, si autolimita..

Fondamentale è , per uno Stato di diritto, la cosiddetta divisione dei poteri. Il potere legislativo e quello esecutivo- amministrativo, vanno distinti da quello giudiziario, il quale di solito è detto il “ terzo potere”. I ruoli sono del tutto distinti. Se le tre funzioni fossero proprie delle stesse persone o delle stesse istituzioni si verificherebbe una concentrazione di potere davvero eccessiva e pericolosa. Solo tramite una precisa separazione i poteri fondamentali dello stato possono, bilanciarsi a vicenda, assolvere senza inquinamenti o sconfinamenti alla loro specifica funzione.

Il legislatore ha il compito di produrre norme in vista di scelte generali riguardanti la collettività nel suo complesso; e se il “patto sociale”impegna a certe scelte di valore ed al perseguimento del bene comune , il legislatore dovrà guardare a questo bene e a questi valori. L'opera del legislatore è sempre una “mediazione” tra istanze e interessi diversi; è una scelta politica, quasi sempre frutto parziale o totale dei “compromesso”.

Il giudice invece deve occuparsi del singolo caso, dello specifico conflitto tra i cittadini, ovvero tra un cittadino che si sia posto in contrasto con le regole generali e la collettività. Il giudice confronta un fatto o una situazione o un comportamento, con le norme giuridiche prefissate dal legislatore e “dice il diritto” nel caso concreto, da il diritto a colui al quale è stato contestato o negato, “da ragione”, cioè la ragione del diritto a chi , nel concreto, è stato offeso, vittima, debole. La sentenza del giudice è altresì una sorte di “ autorizzazione”allo Stato, o al cittadino tramite gli strumenti predisposti dallo Stato, all'uso potenziale della forza. In questo modo l'uso della forza è disciplinato e controllato, è funzionale esclusivamente alla riaffermazione del diritto violato o contestato, evita il ricorso alla violenza , alla forza e alla giustizia privata.

Cambiare questo quadro, questa organizzazione dei poteri prevista dalla nostra Costituzione è proprio un'idea in favore dei cittadini? Sottoporre la magistratura al controllo del governo, cioè del potere esecutivo – amministrativo, che oggi controlla già il potere legislativo con la nomina dei parlamentari per mezzo dell'attuale legge elettorale, può lasciare del tutto tranquilli i cittadini?

U. Musa.

Leggi tutto l'articolo

lunedì 3 maggio 2010

L'IMPEGNO DEL P.D. PER LA PROVINCIA E PER IL PAESE.

Il prossimo 30 e 31 maggio saremo chiamati ad un importante appuntamento elettorale per la nostra Provincia e per il nostro Comune; si vota per il rinnovo del Consiglio Provinciale del Medio Campidano.
Questa competizione elettorale giunge dopo i primi cinque anni di vita della nuova Provincia; anni difficili vissuti nel mezzo di una crisi mondiale senza precedenti che ha colpito drammaticamente anche il nostro territorio e le nostre famiglie.
Il Partito Democratico di Sardara si presenta a questa competizione elettorale unito e coeso. Candida il Consigliere Provinciale uscente Massimo Sanna anche con l'intento di superare divisioni ed errori del passato, che hanno consentito ad una destra litigiosa e incapace di amministrare e di portare indietro il nostro paese con gravi danni per il tessuto economico e sociale.
Si tratta di una scelta politica importante, frutto del senso di responsabilità, proiettata al futuro e a rendere più forte ed unito il partito, per rassicurare i sardaresi che il P.D. è capace di superare le difficoltà ed è impegnato a costruire un'alternativa amministrativa all'attuale malgoverno della destra.
Ciò avviene per una scelta diversa e contraria rispetto a quella dei trasformisti dell'ultima ora, spesso autoreferenziali, o dei candidati venuti alla luce e all'impegno politico solo in occasione di questa tornata elettorale. Il caso più clamoroso di malcostume è quello della lista “Federazione Campidano”, promossa da ex consiglieri provinciali, che privi di convinzioni ideali sono passati per dispetto dal centro sinistra a destra.
Massimo Sanna è quindi il candidato per il P.D. e si impegna a dare voce ai problemi del paese in Consiglio Provinciale oltre a riassumere attorno alla sua candidatura tutte le sensibilità che sono presenti nel nostro partito e a contribuire attivamente alla costruzione di un partito coeso, forte, unito e collegato ai cittadini.
Il nostro candidato Massimo Sanna ha già rappresentato Sardara nel Consiglio provinciale del Medio Campidano e lo ha fatto mettendosi a disposizione dei cittadini, interpretando i loro bisogni, lavorando con impegno e lealtà, mettendo a frutto le esperienze maturate nel mondo del lavoro, dell'associazionismo, del sindacato e di amministratore comunale di Sardara.
Per tutte queste ragioni, il 30 e 31 maggio chiediamo il tuo sostegno.
Ti chiediamo un voto utile per Sardara, in armonia col paese, diverso rispetto al trasformismo e all'autoreferenzialità, in modo che Sardara sia ancora rappresentata in Consiglio provinciale. Chiediamo infine il tuo contributo per disegnare un processo di rinascita del nostro paese
Il Circolo P.D. di Sardara.

Leggi tutto l'articolo

P A O L A M U S A

Amo trascorrere il tempo libero che mi lasciano le incombenze familiari e quelle "agricole", con un libro in mano.
Le mie non sono letture sistematiche o organizzate: leggo un po’ di tutto, senza lasciarmi sfuggire, nei limiti del possibile, i lavori e le opere dei miei concittadini sardaresi. Per questo ho acquistato, appena uscito, "IL TERZO CORPO DELL’AMORE", il bel libro di Paola Musa, alla sua seconda fatica letteraria. Certamente non voglio addentrarmi in considerazioni e giudizi di tipo artistico-letterario. Non ne ho l’intenzione né la capacità: lasciamo che ciascuno faccia il proprio mestiere. Desidero soltanto cercare di esprimere alcune considerazioni scaturite dalla lettura, tutta d’un fiato, dell’ultima opera di Paola. Ho un metodo tutto personale, naturalmente valido soltanto per il sottoscritto, di giudicare la godibilità di un libro appena letto. Se riesce a coinvolgermi emotivamente, rapendomi fino alle lacrime (non devono essere necessariamente storielle strappalacrime), io mi sento appagato: quell’opera ha raggiunto il suo scopo, mi ha reso pensosamente felice. E il libro di Paola Musa ci è largamente riuscito. Varie volte ho dovuto interrompere, per riflettere ed asciugarmi le lacrime per paura dell’arrivo improvviso di un familiare; anche se sono convinto che non c’è nulla di che vergognarsi. Il primo forte shock l’ho avuto quando Luisa si rende conto che il suo rapporto con i figli è guasto. Il tormento di non riuscire a dar loro l’amore dovuto. Ne soffre. Cerca di rimediare, di cambiare atteggiamento. Ci prova anche, ma deve arrendersi: non ci riesce. La sensazione che Luisa, da quel momento in poi, la vita può soltanto vederla scorrere ma non viverla, mi ha chiuso la gola in una morsa di ferro.
Altro momento forte emotivamente è quando Giacomo sente impellente e improcrastinabile il bisogno di vedere, dopo 20 anni, l’indimenticata sorella. Una forza misteriosa lo prende come in un vortice, lo obbliga ad abbandonare tutti gli impegni di uomo affermato e correre da Rosy: sembra una frenetica corsa verso un impossibile ritorno all’infanzia. E infatti la notte che decide di lasciare Parigi, sogna la caletta dei ricci dove l’amata sorella era pronta ad asciugarlo appena uscito dall’acqua. … " Non era un sogno nuovo. Lo aveva fatto spesso, in quegli anni. Solo che in quella notte, per la prima volta in vita sua, si era fatto la pipì nel sonno, proprio come un bambino". Un bambino che ha un conto in sospeso con se stesso, una pena che esplode e si libera nel momento catartico dell’incontro con la sorella. …"Giacomo le afferrò le braccia e prese a strattonarla, urlando il suo nome: - Rosy !! - … Giacomo, accettando finalmente tutta la sua impotenza , si inginocchiò e le afferrò le ginocchia, piangendo. –Perdonami-" .
La goffa, impacciata Rosy alla fine giganteggia su tutti. Il suo grande amore per gli altri la circonda di rispetto e simpatia. I ricchi ospiti della casa per anziani tra le montagne della Svizzera, dove Rosy svolge il suo lavoro di infermiera, la venerano; ed è sempre lei, e non altri, a tenere loro la mano nei momenti del fatale trapasso. E Rosy di questa missione ne fa la sua vita. Che è poi anche la sua felicità.
Luigi Melis

Leggi tutto l'articolo