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lunedì 1 marzo 2010

L'OBBLIGO DELLA TRASPARENZA

“Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di essere trasparenti nei confronti dei cittadini e della collettività. La trasparenza è uno strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell'imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni, per favorire il controllo sociale nell'azione amministrativa e nel rispetto del principio di legalità”.

Sono queste le parole con cui la COVIT, la Commissione Indipendente per la Valutazione e l'Integrità, un organismo nazionale costituito sulla base del Decreto Legislativo n. 150 del 2009, ha fatto scattare l'operazione trasparenza nelle amministrazioni pubbliche, statali, regionali e locali. Entro il 30 marzo i comuni e le altre amministrazioni dovranno comunicare l'avvenuta attivazione sui propri siti web della sezione “Trasparenza”.
Che cosa dovranno contenere questi siti web? Tutte le decisioni delle amministrazioni, i loro regolamenti, i loro programmi, i nomi, il recapito telefonico e l'e-mail dei funzionari a cui i cittadini possono rivolgersi per i loro problemi. I comuni devono pubblicare le delibere del Consiglio Comunale e della Giunta Municipale in ordine cronologico con le decisioni assunte e la loro motivazione. Inoltre dovranno essere consultabili le determinazioni dei vari funzionari che attuano i programmi varati dagli amministratori. Dovranno essere facilmente raggiungibili tutti i regolamenti comunali (Regolamento edilizio, Regolamento di Polizia amministrativa, Regolamento degli appalti...), i programmi dell'Amministrazione, gli appalti affidati, gli incarichi di qualsiasi natura attribuiti ai dipendenti e al personale esterno.
Moltissime amministrazioni comunali hanno da tempo dei siti internet ricchi di informazioni e di documenti e spesso si presentano come una casa di vetro. Il Comune di Sardara invece è tra quelli meno virtuosi, meno trasparenti. Evita accuratamente di pubblicare gli atti amministrativi. Per mettersi al passo c'é quindi molto da fare. Si tratta infatti di garantire un diritto costituzionale a tutti i cittadini. Sottoporsi volontariamente ad un aperto controllo sociale costituisce inoltre lo strumento per assicurare un modo di amministrare imparziale, capace di evitare errori, ingiustizie, sprechi. Se ad esempio si fosse operato più alla luce del sole oggi il Comune non si troverebbe nel mezzo del pantano dei lavori nell'albergo termale.
R.C.

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