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martedì 30 marzo 2010

Tra il dire e il fare

Per caso e anche un po’ distrattamente, mi sono ritrovato a sfogliare il programma elettorale presentato agli elettori nel maggio del 2006 dalla maggioranza di centro-destra che amministra il nostro Comune.

E siccome fino a quella data, da amministratore comunale, mi sono occupato anche di urbanistica e di lavori pubblici mi sono soffermato, appunto, su quella parte del programma.
Mentre mi inoltravo nella lettura, mi ponevo alcuni interrogativi del tipo: a che punto è l’attuazione del programma? C’è qualche continuità con il lavoro svolto dalla precedente Giunta di Centro-Sinistra? Si è saputo valorizzare il lavoro fatto in precedenza?
Dopotutto sono già trascorsi quattro anni, tra un anno si vota ed è già tempo di bilanci. Vediamo.
Vi si legge: ‘…la valorizzazione del centro storico si avrà con il reinserimento nel tessuto urbano di servizi, di scuole…’. E invece… L’unica scuola che c’era (e che vivacizzava i servizi commerciali e la vita del centro storico), la scuola elementare di Via Manzoni, è stata chiusa e trasferita. Poi la ‘…modifica del Piano Urbanistico Comunale per garantire lo sviluppo armonico del paese…’. Altro che sviluppo armonico! Si voleva creare una Sardara 2 alle terme con una variante al Piano Urbanistico che per fortuna la Regione e la Provincia hanno bocciato. Ancora ‘…faremo un nuovo magazzino comunale nel P.I.P….’. Non è stato fatto! ‘…realizzeremo un’area parcheggio per i mezzi pesanti (camion, rimorchi, ecc)…’. Neppure quella! ‘…realizzeremo una pista ciclabile…’. Non è stata fatta! ‘…riattiveremo le strade catastali…’. Non ci risulta. ‘…realizzeremo una discarica per inerti…’. In realtà era già stata realizzata dalla Giunta di Centro-Sinistra e mancavano solo le autorizzazioni amministrative. Ma ad oggi non abbiamo alcuna discarica in attività. ‘…adegueremo gli uffici pubblici alla normativa sulla sicurezza…’. Ci basta vedere quanto accade all’albergo termale. ‘…realizzeremo nuove strutture sportive…’. Proprio di nuove non se ne sono viste. ‘…avvieremo la produzione di energie rinnovabili…’. Ne saremmo stati ben felici. ‘…creeremo un polo termale affiancando ai due stabilimenti termali esistenti altre strutture e infrastrutture…’. Sappiamo purtroppo come è andata. Stabilimento comunale chiuso e nessuna struttura o infrastruttura. Anzi, finora non sono stati spesi neppure gli oltre due milioni di euro lasciati in eredità dalla ‘vecchia amministrazione’.
Come si può vedere, quello della ‘destra’ era, tutto sommato, un programma ‘minimo’, ‘stringato’, con poca progettualità e di corto, anzi cortissimo, respiro. E tuttavia non è stato realizzato.
Insomma…tra il dire e il fare…
Ma, a proposito di ‘vecchia amministrazione’…così, un po’ per curiosità, ma anche per offrire qualche elemento di valutazione a chi legge. E poi, diciamo la verità, anche per la fatidica tentazione che subisce ogni ‘vecchio amministratore’, che è quella di confrontarsi con ciò che fanno ‘gli altri’ dopo di lui, mi sono trovato ad elencare (mentalmente) ciò che fu fatto dalla precedente amministrazione per il paese in un uguale arco di tempo…tutte cose che poi ho trascritto, seppure sommariamente.
Si può cominciare con l’opera più importante, il rifacimento di due terzi del Centro Storico (viabilità, fogne, luce, rete del gas, acqua), e l’erogazione di contributi ai privati, il tutto per oltre otto milioni di euro. E si può continuare con il nuovo depuratore comunale alle Terme (oltre un milione di euro), il nuovo bocciodromo, il Centro di Aggregazione Sociale di Via Oristano, la ristrutturazione del magazzino comunale di Via Oristano, il consolidamento della torre campanaria della Chiesa B.V. Assunta, la predisposizione della rete del gas in gran parte del paese, il restauro del Mercato Civico, il recupero della Casa Pilloni, l’assegnazione di 42 lotti in diritto di proprietà in loc. ‘Perda Sterria’e la costruzione di 11 alloggi dell’ I.A.C.P., il rifacimento dell’illuminazione pubblica (250 lampade ‘in stile’ e a risparmio energetico), la realizzazione dell’ecocentro comunale nella zona artigianale, gli importanti miglioramenti strutturali allo stabilimento termale del Comune, la realizzazione del collettore fognario dalla zona artigianale alle Terme (tre km), il rifacimento della cupola della Chiesa di Sant’Antonio, la realizzazione del campo di calcetto nel parco pubblico, l’adeguamento alle norme di sicurezza del Centro Anziani e l’installazione del montacarichi, la realizzazione del campo di ‘tiro dinamico’ alle Terme, la realizzazione della Cappella del Centro Anziani, la sistemazione di alcuni km di strade con asfalto nel centro urbano e la pavimentazione dei marciapiedi compreso l’adeguamento delle relative reti idriche e fognarie, le urbanizzazioni primarie del P.E.E.P. Perda Sterria e dell’area della case popolari dell’I.A.C.P., la copertura del canale di Via Ariosto con i relativi marciapiedi e l’illuminazione pubblica….
Per esigenze di spazio mi devo fermare qui anche se l’elenco potrebbe continuare e riguarderebbe innumerevoli opere più o meno importanti realizzate in quegli anni.
Per completezza vale la pena ricordare che si è trattato di un impegno finanziario complessivo (vado un po’ a memoria) prossimo ai venti milioni di euro.
Per quanto riguarda l’urbanistica, basti ricordare alcune importanti varianti al Piano Urbanistico (sempre approvate dagli organi competenti e della Regione) che hanno consentito di sviluppare l’edilizia artigiana come mai prima, con centinaia di concessioni edilizie rilasciate, sia nel centro storico che nelle zone di espansione residenziale (si era giunti al punto di avere carenza di manodopera locale).
Infatti, per lunghi anni il nostro paese ha beneficiato di una ricaduta in termini occupazionali (geometri, ingegneri, periti tecnici, elettricisti, idraulici, muratori, manovali, imbianchini, ecc.), in termini di creazione di nuove imprese artigiane (in quegli anni si contavano una trentina di Ditte che gravitavano intorno al settore edile e delle costruzioni) oltre ad una benefica ricaduta nei commerci e nei servizi locali.
In più erano stati ‘ereditati’ alcuni finanziamenti, una pianificazione in corso d’opera e una programmazione di opere pubbliche che avrebbe dovuto rendere agevole il lavoro degli amministratori subentranti (il Piano Particolareggiato del Centro Storico, il Castello di Monreale, l’area termale, il cortile della scuola elementare di Via Manzoni, il vico E. d’Arborea, il completamento delle urbanizzazioni P.E.E.P. ‘Perda Sterria’, le urbanizzazioni della Zona Artigianale, l’ampliamento del cimitero, l’ecocentro, la discarica per inerti, ecc.).
Dispiace verificare invece che non c’è stata ne la volontà e neppure la capacità di ‘afferrare il testimone’ da parte degli attuali amministratori, nel solo interesse del paese e dei sardaresi. Per il vero, non risulta neppure che ci sia stato un particolare impegno per il reperimento di risorse finanziarie che consentano almeno di intravvedere una prospettiva futura. E questo è uno dei danni ulteriori che si aggiunge ad un sostanziale immobilismo dell’attività amministrativa. Constatiamo invece che c’è stata una deliberata volontà di interrompere un ciclo, di volersi differenziare ad ogni costo, di disfare ciò che era stato fatto, a costo di far pagare un elevato tributo al paese in termini di mancato sviluppo e di perdita di opportunità.
In quest’ultimo anno di legislatura, resta il tempo per cambiare rotta. Almeno quella.
La constatazione che questa Giunta abbia fatto poco non è motivo di soddisfazione per nessuno, neanche per chi sta all’opposizione politica di questa giunta, anche perché a perderci è il paese, i giovani, i disoccupati.
I dodici mesi che restano sono sufficienti almeno per imprimere una svolta, per correggere alcuni errori, per garantire una prospettiva alla nostra comunità.
Roberto Montisci

1 commento:

Sardus ha detto...

...penso che chiunque giunga a governare, debba dare una svolta positiva all'andamento del paese, da qualsiasi punto di vista, non deve essere un vanto o un motivo di plauso da attribuirsi, ha fatto solo il suo compito, affidatogli da noi cittadini con i nostri voti, per cui deve essere sempre conscio che... siamo noi ad affidargli determinate facoltà, decidere per noi e che siano prese con coscienza...perchè i soldi sono pubblici! e se ci sono elogi da fare fategli fare a noi!