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mercoledì 9 dicembre 2009

TERME: PROPOSTA P.D.

Sabato scorso presso la sala dell’hotel Antica Casa Diana si è tenuto l’incontro dibattito organizzato dal Circolo del Partito Democratico sul tema “Terme, quale sviluppo?”. All’iniziativa hanno partecipato anche rappresentanti dei Comunisti Italiani, dello Sdi e dell’Udc, oltre a numerosi iscritti e cittadini.


Comune a tutti è stata la preoccupazione per come stanno andando le cose nel compendio termale, dove l’albergo comunale è chiuso da ormai sei mesi, i lavoratori sono a casa, gli interventi di manutenzione procedono in modo caotico. Si è venuto a sapere inoltre che l’Amministrazione comunale ha deciso di rinunciare alla cosiddetta cittadella termale in seguito alla bocciatura della variante al PUC, che la contiene, ad opera della Regione e della Provincia del Medio Campidano. La notizia, fornita dai consiglieri comunali presenti, è stata accolta con sollievo perché il progetto era mal concepito e rischiava di compromettere il futuro della stazione termale. Si configurava più come un investimento immobiliare speculativo che come uno strumento di valorizzazione delle acque termali a fini terapeuti e turistici.
Di fronte al fallimento del progetto della destra il Partito Democratico ha voluto presentare al confronto aperto e costruttivo la propria proposta consistente nel lancio di un CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE. Si tratta di promuovere un bando di concorso prevedendo un premio ai primi tre studi di progettazione tra quelli che presenteranno progetti di sviluppo che dovranno essere valutati da una giuria formata da specialisti di alto profilo professionale. Le proposte dovrebbero essere formulate seguendo come linee guida la valorizzazione a scopi curativi e termali delle acque, la previsione di spazi per iniziative in questo campo da parte dell’imprenditoria privata, la presentazione di architetture di qualità, capaci di esercitare attrattiva, lo studio di attrezzature per il territorio col verde, con impianti per il tempo libero e per lo sport, con la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico culturale, che siano in grado di supportare le imprese e di promuovere il territorio.
I progetti diventerebbero proprietà del Comune, che dovrebbe presentarli ai cittadini sentendone il gradimento. Ciò consentirebbe una discussione democratica a conclusione della quale il Consiglio comunale potrebbe assumere le sue decisioni chiedendo alla Regione il sostegno finanziario.
L’idea, contenuta nella relazione introduttiva, è stata condivisa dagli interventi ed ora è consegnata alla riflessione delle forze politiche. Tra i suoi pregi c’è il fatto che non rappresenta una proposta chiusa e preconfezionata, ma è aperta e dinamica, tale cioè da accogliere idee e suggerimenti. Le scelte definitive sarebbero assunte solo alla conclusione di una lunga e impegnativa discussione democratica.
Le forze politiche presenti hanno inoltre concordato di aprire un tavolo programmatico che discuta a partire dall’emergenza delle questioni termali, ma che sia in grado di toccare i problemi più importanti della vita del paese per arrivare a concordare sulle sue prospettive politiche e amministrative.
r.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il CONCORSO DI IDEE è sempre il modo più elegante, DA PARTE DI CHI NON HA IDEE, di lavarsene le mani!