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mercoledì 9 dicembre 2009

Chi dovrà pagare i lavori di manutenzione alle Terme?

Ancora una volta le Terme sono state al centro del dibattito nell’ultimo Consiglio Comunale: la maggioranza ha infatti inserito fra i punti all’ordine del giorno il rilascio di una polizza fidejussoria a favore del nuovo gestore termale, la “Salute & Benessere Casteldoria Terme spa”.


Per farla breve il Comune di Sardara diventerà garante di un mutuo di € 400.000 acceso dal gestore e finalizzato alla ristrutturazione dell’albergo termale di proprietà comunale contraddicendo, a nostro avviso, quanto sottoscritto nel contratto che disciplina le nuove condizioni normative di gestione dell’albergo. Ma andiamo per ordine.
Lo scorso 9 ottobre è stato stipulato il nuovo contratto tra il Comune e la società che ha vinto la gara d’appalto. All’articolo 7 “le parti si danno reciprocamente atto che la gestione avrà ad oggetto gli immobili, gli arredi e le attrezzature nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano attualmente, che il Concessionario dichiara di ben conoscere e di accettare senza riserva alcuna”.
Successivamente la Giunta comunale con delibera n. 209 del 16/11/2009 approva un progetto presentato dal nuovo gestore per la realizzazione di opere di ordinaria e straordinaria manutenzione nella struttura ricettiva per una spesa netta di € 481.931,40.
Su chi dovranno gravare questi costi? Dalla lettura del contratto si evincerebbe che le manutenzioni sono poste a carico del gestore. Le cose vanno però diversamente in Consiglio Comunale: secondo la maggioranza le rate del mutuo acceso dal gestore dovranno essere decurtate dal canone dovuto al comune. Che tradotto significa che il comune incassa meno soldi rispetto a quanto pattuito, accollandosi di fatto il costo delle opere di manutenzione da realizzare nella struttura termale.
Ma le novità non finiscono qui. La Giunta con successiva delibera n. 216 del 16/11/2009 ha approvato un ulteriore programma di spese pari ad € 400.000 per attrezzature, mobili e arredi da destinare all’albergo. Anche in questo caso il nuovo gestore provvederà ad accendere un mutuo per finanziare l’acquisto delle suddette attrezzature. Chi pagherà? Ancora una volta il Comune si vedrà decurtare dal canone annuo un importo di € 46.349,16 per la durata di 10 anni.
E’ evidente che quanto sottoscritto nel contratto si discosta da quanto deliberato in Giunta prima e in Consiglio comunale poi. Perché prima si sottoscrive una cosa, poi se ne fa un’altra?
Dov’è andata a finire la trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale?
Peppe Garau
gruppo consiliare del Partito Democratico

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