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giovedì 27 agosto 2009

“Anche Bambi può far male”

“Anche Bambi può far male” è il titolo di una campagna di sensibilizzazione finalizzata alla riduzione degli incidenti stradali che coinvolgono la fauna selvatica.


Forse non tutti sanno che in Sardegna, negli ultimi 8 anni, ci sono stati più di 1200 incidenti che hanno avuto come protagonisti involontari gli animali che popolano i nostri boschi e animano di notte le nostre campagne. Cinghiali e cervi sardi, daini e volpi sono le specie maggiormente coinvolte.
Gli spostamenti degli animali avvengono soprattutto di notte, prevalentemente per motivi trofici (ricerca di cibo o di acqua). Ogni volta che i corridoi ecologici percorsi dalla fauna selvatica si incontrano e si intersecano con la rete viaria, il rischio di incidente è altissimo. Tale rischio aumenta notevolmente quando il traffico veicolare si fa molto intenso; basti pensare che le Province maggiormente a rischio sono quella di Sassari (Alghero area di Porto Conte) e di Olbia Tempio (Strada Provinciale 90 Castelsardo - S. Teresa di Gallura).
Immaginate di percorrere una strada buia e di montagna, dopo aver trascorso con gli amici una serata in allegria e di imbattervi con un cervo sardo che vi guarda in mezzo alla strada spaventato e incapace di muoversi. L’impatto è violentissimo e oltre ad essere quasi sempre letale per l’animale investito e anche molto pericoloso per l’uomo. Questa terribile mattanza si può evitare mettendo in pratica dei semplici ma efficaci consigli:
1. Quando vediamo un cartello di pericolo attraversamento di fauna selvatica rallentiamo e aumentiamo il nostro livello di attenzione;




2. L’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente e le Amministrazioni provinciali del Medio Campidano e di Sassari hanno realizzato dei progetti specifici volti alla prevenzione e alla riduzione degli incidenti.
Rallentiamo quando troviamo cartelli con la scritta:”tratto di strada con segnaletica sperimentale atta a prevenire collisioni con la fauna selvatica” oppure “rallenta ci siamo anche noi”


3. Quando vediamo degli insoliti catarifrangenti con sezione triangolare (rossi o bianchi) significa che stiamo entrando in un tratto viario dotato di sistemi che scoraggiano la fauna selvatica ad attraversare la strada: rallentiamo e aumentiamo il livello di attenzione.

4. Rispettiamo sempre i limiti di velocità e ricordiamoci che a casa c’è qualcuno che ci aspetta;
5. Se siamo stanchi o abbiamo bevuto facciamo guidare qualcun altro oppure fermiamoci a bere un caffè e a rinfrescarci la faccia.
Dal 1977 la fauna selvatica viene considerata res communes omnium, cioè un bene di tutta la collettività, e pertanto tutelata e gestita dallo Stato e per il suo tramite dalle Regioni e dalle Province. In caso di incidente con fauna selvatica, la stazione operativa del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale 1515 sarà in grado di fornirvi le indicazioni per contattare il centro provinciale di primo soccorso veterinario per la fauna selvatica ferita o in difficoltà (già operativo in molte Province).
Nella Provincia del Medio Campidano la fauna più coinvolta è il cervo sardo mentre le strade più a rischio sono la SP 66 Guspini – Montevecchio, la SP 65 Montevecchio – Funtanazza, la SP 68 Montevecchio – Arbus la strada Funtanazza - Portu Maga, Portu Maga – Piscinas e la SS 126 Guspini - Arbus. Nel 2006 ci fu un incidente anche a Sardara nella SS 131 ma in questo caso si trattava di una Volpe.
Per scaricare la brochure, la locandina e per saperne di più, entrate nel sito della regione:
http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=116728&v=2&c=4801&idsito=18
http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=60245&v=2&c=149&t=1
Davide Brugnone

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