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martedì 14 luglio 2009

I parassiti esterni dei nostri amici a quattro zampe. (Seconda parte)

Altri parassiti sono le zecche che si cibano del sangue dei propri ospiti in tutte le fasi della loro vita; per questo motivo hanno necessità di uno o più animali (uomo compreso) per completare il loro ciclo.


Distinte per sesso, le femmine sono quelle più grosse e globose, piene di sangue, che dopo numerosi giorni cadono a terra deponendo migliaia di uova in posti riparati (crepe di muri, sotto le pietre, ecc.); una volta deposte le uova, le zecche muoiono.
La localizzazione di questi parassiti sull’animale è più frequente nelle orecchie, sul muso, nelle regioni scapolare e inguinale, tra le dita; danneggiano gli animali a causa dell’irritazione delle loro punture (lacerano la pelle per ancorarsi). Se sono numerose sono causa di anemia perché sottraggono sangue; infine, possono trasmettere malattie (es. febbre da zecche negli animali e nell’uomo).
Quando gli animali sono infestati da un piccolo numero di zecche asportarle è semplice: basta applicare un tampone imbevuto di alcool e procedere ad una delicata estrazione.
Metodi e prodotti efficaci sia per l’eliminazione che per prevenire l’infestazione sono gli stessi citati per le pulci; fondamentale è il controllo degli ambienti, quali cortili e giardini, con l’uso di prodotti antiparassitari e, nel limite del possibile, distruggendo il loro habitat attraverso il taglio e la bruciatura di cespugli ed erba.
Per quanto concerne gli acari, presentano una dimensione decisamente più ridotta delle zecche e sono in grado di dar luogo a varie malattie; le più frequenti sono: rogna demodetica (o rogna rossa), rogna sarcoptica (o scabbia del cane), rogna notoedrica (o scabbia felina), rogna auricolare.
La rogna rossa, esclusiva del cane, colpisce soprattutto i giovani animali o gli adulti già colpiti da altre malattie debilitanti. Gli acari vivono nel follicolo pilifero e nelle ghiandole sebacee nutrendosi di detriti cellulari e fluidi tessutali. A seconda dell’infestazione si può avere una forma localizzata o una forma generalizzata con differenti sintomi clinici.
La scabbia del cane, che è un’infestazione cutanea trasmissibile, dà un intenso prurito; raramente colpisce il gatto ed è possibile il contagio all’uomo.
La scabbia felina, rara nel cane, si presenta soprattutto nella testa (padiglione auricolare, muso e palpebre dell’animale) con eventuale interessamento di tutto il corpo; dà notevole prurito.
La rogna auricolare interessa sia il cane che il gatto. I parassiti sono localizzati nel condotto uditivo esterno, solo raramente in altre parti del corpo; danno un’otite esterna con caratteristico prurito e lesioni attorno all’orecchio per autotraumatismo.
Essendo gli acari parassiti microscopici e causando diverse malattie con svariate lesioni e conseguenti sintomi per il rilievo e la risoluzione del problema si rende necessario il ricorso al Veterinario.
I pidocchi sono insetti privi di ali, vivono ancorati ai peli e depongono uova (lendini) strettamente aderenti al pelo; hanno la particolarità di essere specifici per i diversi animali. Si distribuiscono in varie parti del corpo causando irritazione cutanea con conseguente prurito, irrequietezza, insonnia e scarso appetito; il contagio avviene per contatto diretto tra animali infestati o, raramente, da oggetti usati per più animali. Vengono eliminati dai comuni antiparassitari.
I mosconi possono deporre le loro uova in ferite cutanee non curate dando così luogo ad una infestazione di larve che, se non prontamente eliminate, causano notevole fastidio e complicazioni; si tratta di intervenire togliendo le larve, disinfettando la ferita ed applicando prodotti repellenti per evitare reinfestazioni.
La prevenzione e la cura tempestiva consentono di risolvere facilmente e con ottimi risultati i problemi legati ai parassiti esterni nei nostri amici a quattro zampe.
Ercole Melis

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