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sabato 11 luglio 2009

I parassiti esterni dei nostri amici a quattro zampe. (Prima parte)


Con l’arrivo dei primi caldi, coincidenti con la fine della primavera e l’inizio dell’estate, ci troviamo puntualmente a dover fare i conti con l’acutizzarsi di un problema che affligge da sempre i nostri animali da compagnia: i parassiti esterni.


Nessuno di noi si stupisce se il proprio cane, sia esso strettamente legato alla vita di un appartamento, sia custodito al di fuori di esso, presenta delle pulci; sicuramente il nostro grado di interesse e di preoccupazione aumenta alla vista di zecche sui nostri animali e/o negli ambienti che essi e noi frequentiamo.
L’intento di queste righe è quello di fare una panoramica sulla problematica dei parassiti esterni fornendo delle informazioni che consentano di affrontare nel modo più sereno possibile il problema, supportati e coadiuvati dai nostri Veterinari.
Noi traiamo dal rapporto con gli animali da compagnia benefici sia fisici che emotivi ed è per questo che mantenendoli e curandoli in modo adeguato, oltre a salvaguardare la loro salute, tuteliamo la nostra. Questa cura ci consente, ad esempio, di evitare le zoonosi, cioè le malattie che possono essere trasmesse all’uomo dagli animali e, in particolare, le patologie trasmesse dalle zecche che tanto fanno notizia in questo periodo.
I parassiti esterni più comuni sono le pulci, le zecche, gli acari e i pidocchi; più raramente si può avere infestazione da larve di mosche.
L’infestazione da pulci è data da un insetto di 2-4 mm (visibile quindi ad occhio nudo), di colore bruno-nerastro che si nutre di sangue attraverso la puntura degli animali; nonostante siano prive di ali le pulci adulte sono capaci di una potente attività saltatoria. Le femmine depongono le uova (diverse centinaia durante la loro vita) nell’ambiente, nelle fessure o nelle crepe degli edifici, sui terreni umidi nonché sui tappeti, nei materiali che ricoprono gli ambienti nei quali gli animali soggiornano; inoltre cadono a terra anche le uova deposte sugli stessi animali. Dopo alcuni giorni, che possono variare a seconda della temperatura ed umidità dell’ambiente, dalle uova, attraverso alcune mute, si sviluppano le pulci adulte. L’attività patogena delle pulci non è tanto legata alla loro presenza in maggior o minor numero sull’animale quanto all’allergia che si può sviluppare alla saliva della pulce; l’ allergia può essere tale da scatenare una dermatite anche in presenza di un solo esemplare. Inoltre le pulci possono essere il veicolo di una comunissima tenia, motivo in più per eliminarle dai nostri animali.
Il controllo abituale delle pulci sul corpo degli animali è affidato a tutta una serie di prodotti presenti sul mercato sotto forma di spray, polveri , shampoo, collari e non ultimi gli spot-on (fiale che contengono antiparassitari da applicare su alcuni punti della cute e che si diffondono su tutto il corpo). Poiché le pulci trascorrono buona parte del loro tempo lontano dall’ospite si rende necessaria una buona disinfestazione degli ambienti frequentati dagli animali; in tal modo si riduce anche un possibile contatto con noi.
Ercole Melis

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