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venerdì 23 luglio 2010

UNA RIVOLUZIONE NEL MODO DI AMMINISTRARE

La crisi dell'Amministrazione comunale è sempre più profonda ed irreversibile. Vengono alla luce le conseguenze di errori gravi, di scelte sbagliate, di intrighi poco chiari, di danni seri alla comunità. Al suo interno si acuiscono le divisioni e i litigi. L'esperienza amministrativa delle destra è in agonia, virtualmente già conclusa. La discussione in atto nel paese guarda già a chi dovrà fare il sindaco. Ci si interroga se ci sarà una giunta di centrosinistra, della stessa destra con altri personaggi oppure di indipendenti slegati dai partiti. Per evitare che il tutto appaia una sorta di giostra, di fuorviante concorso a premi slegato dai problemi reali della gente sarebbe però opportuno che la riflessione partisse da ciò che si dovrebbe fare, dalle condizioni in cui si trova il paese e la macchina amministrativa, dai pesanti condizionamenti indotti dall'incombente federalismo fiscale.I prossimi cinque anni saranno caratterizzati dall'attuazione di una radicale riforma del finanziamento dei comuni ormai predisposta dal Governo. Dopo un quarantennio, in cui le risorse finanziarie sono arrivate dal governo centrale, si cambia. Col federalismo fiscale ogni ente locale dovrà provvedere da sé, con te tasse pagate dai propri cittadini. In aggiunta a quello che oggi già incassa con la tassa sui rifiuti urbani, con una parte dell'irpef.. .. il Comune potrà applicare due nuove tasse: la cosiddetta “ municipale” ed una tassa sugli affitti. La prima è basata sul valore catastale delle case, con esclusione della prima abitazione, e servirà a pagare il costo dei vari servizi comunali, mentre la seconda corrisponde al 23 per cento del valore del canone d' affitto degli immobili.Questi introiti non si aggiungeranno alle entrate attuali, che verranno tagliate, come ha cominciato a fare la legge finanziaria in discussione in Parlamento. Alle stesse regioni verranno tolti molti finanziamenti che oggi vengono in parte distribuiti agli enti locali.Anche sulla base degli studi già fatti appare evidente che questo nuovo sistema di finanziamento favorirà le grandi città rispetto ai piccoli comuni, che le realtà del Nord verranno privilegiate rispetto a quelle del Sud, che in media disporranno del 40 per cento in meno di risorse. Per i più poveri ci saranno dei contributi statali, ma questi non copriranno tutto quello che verrà a mancare. Si otterrà qualcosa sulla base dei costi standard dei servizi, di quanto cioè statisticamente risulterà costare in media un certificato dell'anagrafe, la pulizia di un tratto di strada, i servizi per la scuola, per l'assistenza...Tutto verrà messo sotto controllo e i comuni male amministrati, che spendono senza controllo, inefficienti, con un'organizzazione antiquata.... si troveranno molto male. I loro cittadini pagheranno cara l'incapacità dei loro amministratori.Come si vede il federalismo fiscale nei prossimi cinque anni produrrà progressivamente una vera e propria rivoluzione. Questo sistema predisposto dal Governo potrà essere approvato definitivamente così com'è o potrà subire modifiche. Comunque vada a finire chi amministra dovrà curare che i cittadini e le imprese possano lavorare e produrre meglio e pagare quindi più tasse e contemporaneamente dovrà essere capace di spendere più razionalmente le risorse comunali, riducendo gli sprechi e aumentando l'efficienza della macchina comunale... nella pulizia del paese, nelle manutenzioni di strade ed edifici, nella vigilanza... , in ogni aspetto delle attività comunali. Chi vorrà amministrare dovrà misurarsi con questa nuova e difficile realtà. Dovrà presentare un programma di lungo periodo, di cambiamenti profondi, che non sarà possibile realizzare con un colpo di bacchetta magica. Occorre essere coscienti che tutto questo non potrà essere affrontato con promesse demagogiche, ma richiederà il duro lavoro di ogni giorno di un gruppo coeso di persone.disposte a studiare i problemi, a collaborare e a spiegare le cose coinvolgendo democraticamente i cittadini. Amministrare significherà sempre di più un'assunzione piena di responsabilità

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