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venerdì 30 luglio 2010

ESTATE DOLCEAMARA

E' un'estate dolceamara quella che stiamo trascorrendo. Dolce è il paesaggio, il clima, il cibo del nostro Belpaese che non ha eguali nel mondo. Amara è la vita degli operai e dei precari travolti dalla crisi, dei troppi giovani disoccupati,dei tanti anziani non autosufficienti scaricati sulle spalle delle famiglie, dei milioni dei pensionati italiani con seicento euro al mese.
Dolceamare saranno le vacanze. Dolci i soggiorni per chi può permettersi uno yacht di 38 metri senza pagare le tasse. Amari i giorni e le notti dei cassintegrati della Vynils di Porto Torres che si sono segregati nell'isola carcere dell'Asinara per gridare al Paese il loro dramma.
Dolceamaro è il sapore che lasciano in bocca le decisioni del governo che a Bruxelles mette il veto sulla tassa sui grandi patrimoni finanziari, ma non batte ciglio per l'aumento dell'età pensionabile delle donne e dei lavoratori.
Dolceamara è la manovra finanziaria in discussione in Parlamento. Dolce per i ricchi e per gli evasori fiscali che non pagheranno un euro per ripianare i debiti dello Stato. Amara per gli insegnanti, per gli operai, gli impiegati, gli invalidi che invece dovranno farsene carico. Come dovranno farsene carico le Regioni e i Comuni, costretti a tagliare i treni per i pendolari, i servizi agli anziani, le manutenzioni delle scuole e delle strade.
Dolceamara è la legge bavaglio sulle intercettazioni. Dolce per i criminali e per i politici corrotti. Amara per i cittadini espropriati del diritto di essere informati dalla stampa.
Da LiberEtà.

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