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lunedì 26 aprile 2010

DOVE VA LA COOP. CONSUMO?

La coop. di consumo “Sardaresi Associati”approverà il prossimo bilancio con l'Assemblea dei soci convocata per il 29 aprile o, in seconda convocazione, per il 15 maggio. Sarà l'occasione buona per discutere dove sta andando.
La cooperativa ha alcuni decenni di vita durante i quali è diventata una realtà economica e sociale del panorama cittadino. E' nata dall'iniziativa di comunisti, socialisti e democristiani ed è ancora il frutto vivente di una storia di buona politica che, evitando distruttivi scontri personalistici oggi purtroppo diffusi, ha guardato ai bisogni della gente, ha cercato soluzioni concrete nell'interesse collettivo unificando il paese per dare più forza a chi vive del proprio lavoro.

Abbiamo così una realtà importante, che è nata nei locali in affitto in via San Gavino ed è poi cresciuta nel negozio di proprietà di via Campania, in un'area per servizi acquistata da Comune. Tutta questa crescita è avvenuta grazie all'impegno, al volontariato e al lavoro anche materiale di molti amministratori, ai quali non può non andare il ringraziamento di tutti i soci.

Il quadro in cui opera è oggi molto diverso da quello delle origini ed è diventato molto concorrenziale, con numerose grandi strutture commerciali che sono sorte nei comuni limitrofi, con le quali la cooperativa deve confrontarsi ogni giorno. Si vive nei fatti un clima molto competitivo e non tutti i negozi sopravviveranno, come dimostra la chiusura della Standa di Sanluri.

Guardando con occhi attenti appare evidente un certo affaticamento della cooperativa. Molti soci cercano comprensibilmente il miglior rapporto prezzo/qualità e frequentano quindi anche le numerose strutture del circondario, si affievolisce la fidelizzazione. La base sociale, molto numerosa, per ragioni naturali risulta abbastanza invecchiata e non c'è stato un ingresso adeguato di forze giovani da cui attingere gli amministratori del futuro. E' assente inoltre una discussione sulla strategia da seguire nei prossimi anni per fronteggiare una realtà in rapida evoluzione.

Questa discussione bisogna invece avviarla senza perdere tempo. Il paese deve infatti conservare un servizio importante a disposizione di tutti, specie di un numero crescente di anziani e di chi ha difficoltà a spostarsi nei centri viciniori. In secondo luogo bisogna trattenere a Sardara un flusso di risorse importante in modo che possa ridistribuirsi poi nel paese. Infine occorre salvaguardare i posti di lavoro per il benessere dei lavoratori, delle loro famiglie e dell'economia in generale.

Questi obiettivi, nel quadro di un'economia in rapida trasformazione ed in forte competizione, non sono più scontati in partenza. Il loro conseguimento dipende dalla competitività del servizio, dalla sua efficienza, dalla sua qualità e dalla professionalità con cui è gestito. La garanzia di ulteriori successi risiede nella solidarietà e nell'unità dei soci e dei dipendenti. Di tutto questo occorre parlare nuovamente in modo democratico, costruttivo e solidale senza perdere troppo tempo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La cooperativa è un'impresa , in forma di società , nella quale il fine e il fondamento dell'agire economico è il soddisfacimento dei bisogni della persona (il socio): alla base della cooperativa c'è dunque la comune volontà dei suoi membri di tutelare i propri interessi di consumatori,
L'elemento distintivo e unificante di ogni tipo di cooperativa , a prescindere da ogni altra distinzione settoriale , si riassume nel fatto che, mentre il fine ultimo delle società di capitali diverse dalle coop è la realizzazione del lucro e si concretizza nel riparto degli utili patrimoniali, le cooperative hanno invece uno scopo mutualistico, che consiste ,a seconda del tipo di cooperativa , nell'assicurare ai soci il lavoro, o beni di consumo, o servizi, a condizioni migliori di quelle che otterrebbero dal libero mercato.

Le cooperative sono caratterizzate dal voto capitario dei soci, ovvero dal fatto che ogni socio ha diritto a un voto in Assemblea, indipendentemente dal valore della propria quota di capitale sociale: viceversa, nelle società per azioni i voti sono attribuiti in proporzione al numero di azioni (con diritto di voto) possedute da ogni socio.

Caratteristica propria della cooperativa è pure il principio di parità tra i soci (democrazia economica), che implica, tra l'altro, oltre al voto capitario, la necessità di un giudizio motivato sui motivi di ammissione o sul diniego di ammissione nei confronti di nuovi soci (art. 2528, quarto comma).

La finalità principale delle cooperative di consumatori consiste nell'acquistare e rivendere beni di qualità a prezzi vantaggiosi ai propri soci e, più in generale, ai consumatori: la tutela del potere d'acquisto e la sicurezza alimentare sono tra i principali obiettivi di Coop in particolare la battaglia a favore degli alimenti biologici.


Mi domando se la cooperativa di Sardara sia una 'cooperativa' o semplicemente una delle tante attività commerciali che è obbligata a sottostare alle leggi del mercato,è nata col marchio COOP ,ma con i vari avvicendamenti delle aziende lo ha perduto, l'essere soci non so quali benefici possa portare se non alcuni “sconti” una tantum ma che in fondo non si distinguono tanto dalle varie offerte proposte da altre catene commerciali, se le peculiarità di una cooperativa sono quelle esposte sopra non ne intravvedo nessuna affinità, alle decisioni non partecipano tutti soci i quali sono dei semplici fruitori di servizio senza a mio avviso apparente beneficio o utilità sociale ed alcuna differenziazione da resto del mercato,a parte i benefici di tipo fiscale riguardanti l'amministrazione, ma che non si traducono in una convenienza per gli stessi consumatori... se i soci stessi si rivolgono altrove è la prova stessa che lo scopo della mutualità e della concorrenzialità non è stato raggiunto, o si torna all'origine di quello che doveva essere o non definiamola coop,pertanto non si pone il problema di dove stia andando, va dove il mercato e le sue leggi lo porta... com'è naturale che sia.

Il mio intervento è polemico e poco costruttivo, lo so bene,ma stando ai fatti, se non si torna a quello per cui è nata, non si può fare altro che constatarne il fallimento.

Cordialmente L.