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giovedì 24 giugno 2010

IL RISPETTO DELLE REGOLE

Raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani. Sono costretto, purtroppo, a causa della sordità degli amministratori, a tornare sull’argomento.
Quello dei rifiuti è uno di quei servizi che dovrebbero chiudere in pareggio senza pesare sul bilancio comunale e il meno possibile sulle tasche dei contribuenti: tanto si spende, tanto si dovrebbe incassare. Uno dei segreti per abbattere i costi della raccolta differenziata è quello di conferire la minor quantità possibile del cosiddetto SECCO INDIFFERENZIATO. Quanto più si è attenti e corretti nel selezionare e raccogliere umido, vetro, lattine, plastica e carta, tanto più si può raggiungere il virtuoso risultato. Non a caso ho detto che bisogna essere corretti. Possiamo mettere tutta l’attenzione possibile nel selezionare la frazione dell’umido, ma se poi invece di usare la busta regolamentare in materbi infiliamo il tutto nelle comuni buste di plastica che usiamo per la spesa, tutto il lavoro risulta vano: quando il camion arriva in discarica il nostro umido va ad ingrossare il secco indifferenziato. La bella trovata delle buste non trasparenti per la raccolta del secco consente ai meno sensibili di infilarvi di tutto: plastica, carta, lattine, vetro, tanto non si vede. Non si vede ma pesa. Risultato? Quantità sempre maggiore di secco conferito. Il lasciar correre dei nostri amministratori determina situazioni paradossali tanto da scoraggiare comportamenti corretti. L’altra settimana un operatore quasi si rifiutava di accettare una bacinella di fogliame sminuzzato perché non contenuto in buste di plastica. Se chi è preposto a far rispettare le regole si comporta in questo modo che fine farà la raccolta differenziata? I nostri amministratori sono a conoscenza di queste cose? Che strategie hanno messo in essere perché tutto si svolga nel migliore dei modi? Penso sia bene, oltre che giusto e doveroso, ricordare ai cittadini le principali regole per la selezione dei rifiuti. L’ideale sarebbe dotare gli utenti di appositi contenitori (una buona percentuale lo fa già di propria iniziativa) in modo da mettere al bando - o almeno limitare al secco - le buste di plastica, che poi sono quelle che consentono di aggirare le regole. Costa molto inviare a tutte le famiglie un facile memorandum per una corretta raccolta differenziata? Costa molto ricordare al concessionario del servizio di rispettare il contratto d’appalto? Oppure è molto più semplice e comodo lasciar correre, non scontrandosi con nessuno tanto chi paga è il solito cittadino Pantalone? Amministrare vuol dire anche coltivare il senso civico dei cittadini educandoli al rispetto delle regole; dire dei no quando è necessario senza paura di urtare qualcuno. Solo così il paese progredisce, e il nostro ne ha grande bisogno. Fino a qualche anno fa Sardara con una differenziata corretta ed oculata riusciva a coprire circa il 95% del servizio. Dall’ultima rilevazione del 2008 risulta invece di aver raggiunto meno dell’ 80 % con una discesa di oltre 10 punti percentuali. Il Comune dovrà quindi pagare con fondi propri la differenza scaricando sulla tassa pagata dai cittadini un ulteriore 10 %. Tra i parametri che hanno consentito a Sardara di insignirsi della Bandiera Arancione c’era quello di una corretta e molto alta raccolta differenziata dei rifiuti. Non vorrei che per la pusillanimità dei nostri amministratori ci venisse revocata.
Luigi Melis

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