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venerdì 1 gennaio 2010

LA CGIL VA A CONGRESSO

Mercoledì 29 dicembre presso il Cine Teatro delle Terme si è tenuto il congresso della Lega locale dello SPI, il Sindacato Pensionati Italiani, in preparazione del 16° Congresso nazionale della Cgil, che si terrà a Rimini.


La partecipazione è stata buona con la presenza di una cinquantina di tesserati in rappresentanza di quasi trecento iscritti.
Prima dell’elezione dei cinque delegati al congresso provinciale si è discusso della piattaforma sindacale, della condizione generale del Paese e dei lavoratori. E’ risultata condivisa la preoccupazione per la crisi economica, la più grave dal 1929, che si scarica pesantemente sui lavoratori, sui precari, sui disoccupati e sui pensionati.
Negli ultimi vent’anni si sono progressivamente aggravate le disuguaglianze economiche e sociali e la ricchezza si è concentrata in poche mani. Di fronte a questo fenomeno, che impoverisce ampi strati della popolazione, alla crisi finanziaria ed economica, le politiche del governo non risultano adeguate al superamento delle difficoltà. Non si è voluto e non si vuole sostenere i consumi riducendo il peso fiscale sui redditi dei lavoratori e dei pensionati in modo da aiutare la collocazione sul mercato dei prodotti delle imprese evitando così molti licenziamenti. Al contrario con lo scudo fiscale si è voluto favorire il rientro dei capitali dai paradisi fiscali con condizioni di favore, premiando gli evasori fiscali.
Uguale preoccupazione è emersa per le condizioni dei lavoratori e di chi il lavoro non lo ha o è precario. Aumenta infatti la povertà e sono sempre più numerose le famiglie che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Prioritaria risulta quindi la necessità di realizzare le riforme economiche, come quella degli ammortizzatori sociali, estendendoli ai lavoratori precari che ne sono privi.
Tra le priorità del sindacato c’è l’esigenza di ricomporre la frattura tra i giovani e gli anziani assicurando uno sviluppo che dia lavoro stabile, diritti nel lavoro e condizioni previdenziali e pensionistiche future capaci di garantire una vita dignitosa e civile. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze intergenerazionali, tra uomini e donne, nella distribuzione del reddito, nei percorsi di inclusione sociale, nella salute e nella sicurezza alimentare.
Nella discussione in corso sulle riforme istituzionali è indispensabile difendere la democrazia, concepita come partecipazione attiva e consapevole, come autodeterminazione. La diffusione della democrazia nei luoghi di lavoro fa parte di questo progetto, come la diffusione del sapere costituisce un forte contrasto al populismo, al plebiscitarismo, alla riduzione della libertà d’informazione.
Sono quindi emerse nella discussione le questioni più stringenti dell’attualità politica, istituzionale e della condizione economica e sociale della società italiana ed il sindacato si è rivelato una forza con radici ben salde in mezzo al popolo e capace di costituire un baluardo per la democrazia italiana e l’uguaglianza dei suoi cittadini. Il numero di iscritti e di partecipanti sardaresi al congresso ha indicato la possibilità e la necessità di una crescita organizzativa e politica della Cgil nel nostro paese e di un rafforzamento della sua influenza nella nostra vita sociale.

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