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venerdì 13 novembre 2009

VERDE A SARDARA

Recentemente un servizio sul quotidiano La Repubblica sull’estensione delle superfici boschive dell’Italia, relativa ai dati del 2005, pone al 1° posto la Sardegna con una superficie 1.213.250 ettari. Sardara, riferendoci alle superfici boscate all’esterno del centro abitato, è uno dei territori più verdi del campidano con il Monreale, S.Maria acquas, Strovina e Arriu.

Ma anche nel centro abitato possiamo dire che il verde presente a Sardara è straordinario:

Via Oristano, lunga circa 1 km., è uno splendido viale con circa 170 alberi di cercis o alberi di giuda, che in Aprile durante la fioritura assumono un delicato colore rosa-lilla. Lungo la stessa via vi è una piazzetta con altri alberi di olivo, ficus, leccio, olmi, palme e celtis australis. Alla fine della via, sulla sinistra verso Oristano vi è il piazzale dell’albergo Monreale con i giardini di olivi e macchia mediterranea.

Via Cagliari, lunga circa 800 m., con circa 100 alberi di tiglio e altri di oleandro fino allo sbocco della vecchia 131. Lungo la via vi è la piazza Giovanni XXIII° con una decina di celtis (bagolari detti spaccasassi) e la piazzetta del cineteatro con uno splendido leccio centenario.

Viale dei Platani, lungo circa 800 m., con 130 alberi che sorgono sui lati della strada creando una specie di galleria verde che da una particolare sensazione di fresco.

Via Campania, lunga circa 350 m. è più breve delle altre ma con un notevole numero di lecci, circa 60 su ambo i lati della strada. Altri alberi nei giardini delle scuole elementari, medie e nei parcheggi della coop. In fondo alla strada sorge il nuovo campo sportivo nel cui parcheggio vi sono numerosi alberi di celtis, pioppi e cipressi che coprono tutta la circonferenza del campo sportivo.

Piazza E.Lussu e i giardini di Villa Diana con olivi, palme, celtis, allori, acacie, ficus, e l’albero del pepe rosa nel giardino di Casa Diana. La piazza del comune con i maestosi ficus e le bellissime palme, oltre ad altre vie e piazze minori con una somma notevole di alberi.

Considerevole è il parco di Via Tirso che con un’estensione di circa 2 ettari comprende innumerevoli essenze mediterranee e pioppi, acacie, carrubi, melograni, querce, ficus, tamerici, olivi, tigli, olmi ecc. Un grande polmone verde all’interno del centro abitato, che pochi comuni possono vantare.

Considerando poi i giardini privati, è notevolissimo il numero di alberi ornamentali e da frutto, fra cui spiccano i limoni (praticamente un albero di limone in ogni giardino) e poi nespoli, albicocchi, meli, peri, susini, diffusi anche nelle campagne con tantissimi olivi e fichi.

Degni di particolare attenzione sono alcuni alberi centenari che sorgono in giardini privati del centro, come ad esempio, è l’olivastro di Via Pintor, la palma di Via Oristano, il leccio di Via S.Gregorio ecc.

Di particolare pregio è anche il parco di Arriu che dista poche centinaia di metri dall’abitato. Otto ettari di verde composto da varie essenze di macchia mediterranea spontanee, un bosco di lecci e rovere di notevole età fra i quali vi era anche l’albero più vecchio di Sardara e che purtroppo si è seccato da pochi anni. Completa l’area una vasta coltivazione di olivi, fra i quali diversi esemplari secolari.

Nell’area termale, oltre al boschetto di eucalipti, vi sono una pineta e un lecceto frutto di un rimboschimento effettuato negli anni “90 e che ora hanno un aspetto rigoglioso. Anche in quest’area vi sono giardini privati dove sorgono, fra gli altri, eucalipti e pini centenari.

Questo grandissimo patrimonio di alberi, che si è moltiplicato negli anni, testimonia il profondo amore che i cittadini e gli amministratori di Sardara hanno sempre avuto per l’ambiente. Naturalmente, per mantenere e incrementare questo patrimonio verde, occorrono cure e impegno costanti.

Attualmente purtroppo si nota una certa disattenzione dell’ amministrazione. In particolare: anche perché sono stati tagliati alberi che non sono stati sostituiti (ma era necessario tagliarli?)

. Il taglio di esemplari adulti, oltre al danno ambientale, è una perdita insostituibile fatta in spregio di anni di lavoro, perdita di un ricordo e di un punto di riferimento che caratterizzava una determinata zona prendendo a volte il nome dell’albero o degli alberi. Le potature drastiche che sono state effettuate in questi anni hanno causato la morte di diversi esemplari adulti che non sono stati sostituiti (mancano nei viali e nelle piazze circa trenta alberi) Non vengono effettuate nuove piantumazioni (a parte il completamento dei progetti dell’amministrazione precedente). Infine il numero degli addetti a tale servizio è insufficiente e, nonostante venga profuso un grande impegno si deve effettuare il lavoro sempre in emergenza.

Sardara li 13.11.2009

Livio Melis

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