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lunedì 2 novembre 2009

PAROLE VAGANTI


Martedì sera a Villa Diana è giunta a conclusione la bella iniziativa, ideata e diretta dalle dottoresse Maddalena Manunza e Luisanna Berri, patrocinata dal Comune e dalla Provincia del Medio Campidano.


“Parole Vaganti” è il titolo. Molto appropriato ed efficace perché fotografa alla perfezione l’iniziativa. In tempi di karaoke, grandi fratelli, balletti e sculettamenti vari, sorprende non poco sentirsi proporre un’attività con valenza culturale, Grandi nomi, artisti affermati, professionisti? Ma no! Prendi alcuni sardaresi amanti della poesia e della lettura, portali in un angolo suggestivo del paese ( che certamente non mancano) e invitali a declamare le loro poesie o a leggere brani d’autori a loro cari e il gioco è fatto. L’appuntamento è fissato per la giornata del martedì e si comincia con Alfio Serri che recita, nel prato del cortile della scuola di via Manzoni, alcune poesie tratte dal suo libro “ Is pensamentus mius”. Motivi di riflessione , ma anche di ilarità quando declama il pezzo in cui vengono passati al setaccio i soprannomi dei sardaresi.
Il martedì successivo è la volta di due giovani: Betty Vaccaio e Valentina Musa. La location, si dice così di questi tempi, è altamente suggestiva. La chiesetta di Santa Anastasia ti avvolge nella sua magica atmosfera; la presenza della statua di struggente bellezza di Cristo morto, adagiato nella sua lettiga, ti predispone a pensieri profondi. E Betty li asseconda man mano che svolge i suoi ragionamenti seduta ai suoi piedi sullo scalino dell’altare. Valentina un po’ schiva incarica Michela Garau di leggere le sue belle poesie. Completa la serata un’autrice “ straniera”di cui non ricordo il nome ( me ne scuso).
Il terzo incontro ha un’alta valenza sociale. Ci si reca tutti insieme al Centro Anziani. Gli ospiti, purtroppo, non è che abbiano molte occasioni di relazione con l’esterno. Azzeccato anche il tema: i proverbi sardi e sardaresi in particolare. Grande partecipazione: i vecchi per una sera si sentono protagonisti. Un gesto di attenzione nei loro confronti, momenti di incontro che devono moltiplicarsi. Una bella cosa veramente.
Come detto si conclude martedì 27 in Villa Diana: Maria Vittoria Onnis, che ama Grazia Deledda, sceglie alcuni brani del romanzo cenere. Li legge con passione e trasporto, trasmette ai presenti la voglia di prendere o riprendere in mano l’opera della grande scrittrice sarda. L’operatrice della ludoteca ci regala una sorpresa molto gradita: l’esibizione di Silvia e Marco Tuveri che recitano una composizione inventata da loro.
Che dire ancora se non un grazie a Maddalena e Luisanna per questa lodevolissima iniziativa: Ad maiora.
Luigi Melis

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