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giovedì 25 giugno 2009

Posti di lavoro

Domenica 21 giugno. Da 16 giorni lo stabilimento termale dei sardaresi, l’Hotel Eucalipti, è chiuso.

I 27 dipendenti sono a casa. Disoccupati. In più occasioni, soprattutto durante i dibattiti in consiglio comunale, mi è capitato di sentire da parte dei consiglieri di maggioranza, che il faro che illumina il loro operare è la creazione di nuovi posti di lavoro. In particolare ciò viene ripetuto in continuazione da un assessore.
Qual’è la filosofia che ha ispirato gli amministratori nel prendere la decisione di spingere la Zona artigianale (P.I.P.) verso la nuova superstrada, nella parte bassa (paludosa e malsana) di “Sa piscina de murriabi”, invece di continuare ad espanderla verso il bivio delle Terme in una fascia di terreno più tranquilla e sicura? La creazione di nuovi posti di lavoro, risponde il nostro assessore.
Qual’ è la filosofia che ha ispirato gli amministratori nel redigere il nuovo programma di fabbricazione (P.U.C.) che nella zona termale palesemente si presta ad operazioni di speculazione edilizia con la costruzione di case sparse ( albergo diffuso dicono gli amministratori ), stravolgendo il vecchio PUC che già prevedeva la possibile costruzione di nuovi alberghi termali ? Ma la creazione di nuovi posti di lavoro, risponde pronto l’assessore.
Sono passati tre anni e nella zona industriale le uniche nuove iniziative realizzate sono quelle dei signori Vaccaro e Montisci progettate, finanziate e in parte realizzate (Vaccaro) negli anni precedenti l’insediamento dell’attuale amministrazione.
Nella zona termale purtroppo il solo risultato raggiunto è quello di essere riusciti a far chiudere lo stabilimento comunale. E i posti di lavoro? Ventisette. Persi.
Non bisogna essere pessimisti ma con due cause pendenti, una al Tar e l’altra al tribunale ordinario, c’è poco da stare allegri. Quando riaprirà l’Hotel Eucalipti? Chi pagherà le spese di guardiana? Chi sborserà i soldi per rendere nuovamente efficiente lo stabilimento poiché il vecchio gestore si è portato via tutto ciò che in questi nove anni aveva acquistato, tende comprese, pagando di tasca propria?
Amministrare non è poi così semplice. Occorre ponderatezza, visione globale dei problemi, lungimiranza, serenità. Non ci sono vendette da compiere o rivincite da soddisfare; altrimenti si corre il rischio con l’acqua sporca, come nel nostro caso, di far volare anche il bambino.

Luigi Melis

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