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venerdì 26 giugno 2009

L’invasione di “specie aliene” in Sardegna: la Nutria (Myocastor coypus)


La Nutria è un roditore acquatico originario del Sud America ma è stato importato per la produzione di pellicce in Europa, Asia, Africa e Nord America. In Italia i primi esemplari furono importati nel 1928.


Quando alcuni anni più tardi la richiesta di pelliccia di “Castorino” divenne sempre più bassa, la maggior delle aziende liberarono gli animali allevati in ambienti naturali. La nutria ha trovato nelle acque dolci interne le condizioni favorevoli per vivere indisturbata e riprodursi.
Anche in Sardegna come nel resto d’Italia, a causa della dismissione di alcuni allevamenti, abbiamo assistito al processo di naturalizzazione della specie e alla successiva colonizzazione del territorio.
La nutria ha la coda cilindrica, robusta, muscolosa, squamosa e coperta di setole piuttosto rade. Il corpo, tozzo e compatto, può raggiungere la lunghezza di 60 cm, esclusa la coda che misura fino a 40 cm. Il peso nei maschi adulti può raggiungere i 10-11 kg. mentre le femmine sono generalmente più piccole. Il mantello è di color bruno scuro. Il muso presenta lunghi peli bianchi (vibrisse). Le orecchie e gli occhi sono piccoli mentre le narici sono dotate di un sistema di chiusura che gli permette di immergersi e nuotare sott’acqua. Gli incisivi, lunghi, grossi e robusti, sono di colore arancio e sporgono dal margine labiale.
Le zampe posteriori sono più lunghe rispetto a quelle anteriori ed hanno unghie affilate, corte e robuste. La vista è poco sviluppata il che rende la specie particolarmente timorosa e diffidente.
E’ facilmente osservabile in piccoli gruppi familiari composti in media da 4-5 esemplari. La riproduzione avviene invece all’interno di tane lunghe anche 15 metri scavate negli argini e sulle sponde dei fiumi. E’ molto abitudinaria nei suoi percorsi così che, dopo poco tempo, nelle zone maggiormente frequentate si notano piccoli sentieri, larghi circa 20 cm che costituiscono i punti preferiti di entrata in acqua.
La dieta della nutria è strettamente vegetariana (da 700 a 1500 g. di materia vegetale al giorno). Si è calcolato che un individuo di 2,5 Kg consuma l’equivalente di 27 kg di materia secca ogni anno. Gli alimenti più utilizzati sono piante acquatiche, radici, foglie, tuberi e rizomi. Particolarmente apprezzate le barbabietole e, più in generale le ortive.
E’ in grado di riprodursi durante tutto l’anno. La maturità sessuale è raggiunta intorno ai 6 mesi d’età. Le femmine sono poliestrali annuali. La gravidanza dura in media 132 giorni. Le femmine possono riprodursi in media 2,7. Le nascite si concentrano sopratutto nel periodo compreso tra maggio e novembre, mentre un certo calo nella frequenza delle nascite avviene in agosto e dicembre. Per ogni parto nascono da 2 a 6 piccoli con un numero massimo di 13. I cuccioli nel giro di poche ore sono in grado di seguire la madre nell’acqua. Il loro peso alla nascita si aggira intorno ai 250 grammi, vengono allattati per circa 8 settimane.
E’ in grado di alterare habitat naturali sia attraverso il pascolamento sulla vegetazione acquatica, sia attraverso la distruzione dei nidi o la predazione delle uova di diverse specie di uccelli acquatici, comprese alcune specie in via d’estinzione.
L’impatto che questo roditore esercita sull’ecosistema può manifestarsi in modi diversi:
1) Over grazing- Pascolo intensivo e selettivo su alcune specie delle comunità vegetali naturali con conseguente alterazione delle fitocenosi e rarefazione di determinati habitat;
2) Competizione interspecifica con zoocenosi indigene e/o endemiche;
3) Le gallerie lunghe 15 metri posono far fanare gli argini dei corsi d’acqua
4) trasmissione di malattie.
La presenza di specie aliene invasive è una delle maggiori minacce a livello mondiale per le Biodiversità e causa ingenti danni di tipo economico.
La Convenzione di Rio (1992) recepita dalla Comunità Europea “vieta di introdurre specie esotiche oppure le controlla o le elimina, se minacciano gli ecosistemi gli habitat o le specie”.
Per la normativa Europea la nutria è “specie invasiva” che ha dato prova di rappresentare una minaccia per la diversità biologica e viene altresì inclusa tra le 100 specie aliene più pericolose a livello mondiale: ciò giustifica il fatto di essere considerata entità faunistica indesiderata.
In Sardegna, la Legge Regionale 23/98 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”, stabilisce che “ le norme della presente legge non si applicano ai muridae (ratti e topi), alla Nutria (Myocastor coypus) e alle arvicole”. La nostra legge considera quindi la nutria alla stregua dei topi.
La situazione nella Provincia del Medio Campidano:
Sono tantissimi gli avvistamenti di nutrie nei corsi d’acqua della nostra Provincia in particolare a Sanluri e Villacidro.
Alcuni soggetti sono stati investiti o trovati morti in prossimità di canali o piccoli corsi d’acqua anche a Sardara.
Le Province “invase” dalle nutrie sono, oltre a quella del Medio Campidano, quella di Cagliari, Oristano, Nuoro, Carbonia Iglesias e l’Ogliastra.
Sembrerebbero salvarsi la Provincia di Sassari e di Olbia Tempio ma……….. credo sia solo questione di tempo.
Davide Brugnone

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