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mercoledì 6 aprile 2011

La Cooperativa di Consumo

L'esperienza del mondo cooperativistico rappresenta sicuramente un fatto importante che ha caratterizzato la vita della nostra comunità sardarese. La nascita della cooperativa di consumo, come ricordava Giuliano Tuveri, è stato un momento che ha consentito a tanti sardaresi di unirsi assieme, motivati non solo dalla passione ma sopratutto dall'esigenza di tradurre in un qualcosa di concreto il motto "l'unione fa la forza" ovvero riuscire a vendere ai soci i prodotti ad un prezzo inferiore rispetto a quelli praticati dagli altri commerciati di Sardara. Questa diversa forma di commerciare soprattutto i prodotti alimentari essendo una novità e garantendo rispetto alla concorrenza sardarese dei prezzi più bassi a sicuramente trascinato con se tante persone che piano piano si sono associate ed hanno dato vita ad un'importante esperienza per l'associazionismo sardarese. Ma in 31 anni sono cambiate tante cose, come la necessità di entrare in gruppi d'acquisto con altri negozi e supermercati per garantire migliori condizioni di vendita, modifiche delle normative sulla società cooperative, introduzione di sistemi e meccanismi di controllo di gestione centralizzati a livello di gruppo d'acquisto, modifiche degli stili e dei consumi da parte della clientela. Tutto questo non è sicuramente da trascurare mentre si valuta la gestione di un punto vendita di una cooperativa di consumo. Infatti i risultati che si ottengono oggi sono condizionati da diverse variabili non sempre controllabili da chi amministra, oltre al fatto che risentono di molte scelte, decisioni ed errori compiuti nel passato. C'è sicuramente da riconoscere che ogni amministrazione, che si è succeduta alla guida della cooperativa, ha sempre cercato di operare per il bene della stessa e per garantire le massime ricadute a favore dei soci, anche con scelte non sempre condivise da tutti. Quello che sicuramente non giova è che alcuni soci alimentino un sentimento negativo dimenticando che l'eccesso di passaparola porta ad enfatizzare anche episodi o momenti della gestione meno sfavorevoli di quello che si vuol far apparire. Il recupero del capitale più prezioso della cooperativa, ovvero la fiducia dei propri soci, non può passare da questi comportamenti e a tale obiettivo dovrebbero contribuire tutti gli associati. Amministrare una cooperativa non è una cosa facile, e così come 25 anni fa, anche oggi ogni amministratore lo fa sacrificando parte del suo tempo libero per mettersi a disposizione di una causa comune. Lo spirito, che ha animanto e che anima tutt'ora le scelte, è quello di ottenere il meglio per la Cooperativa, e sostanzialmente quest’intento è riuscito dato che per 31 anni si è riusciti a garantirne la continuità. Nel corso di questo periodo e soprattutto negli ultimi anni si è sempre lavorato affinchè la cooperativa perseguisse le finalità sociali previste dallo statuto garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali e sopratutto contrattuali, risultato da non sottovalutare soprattutto se raffrontato alla condizione del mercato del lavoro nel contesto provinciale e regionale. Inoltre non va trascurato che più del 73% dei ricavi di vendita del 2009 e 2010 è frutto degli acquisti fatti dai soci, pertanto viene rispettata anche la mutualità prevalente prevista dallo statuto. L'obiettivo del raggiungimento degli scopi sociali ha portato ad adottare una politica di sconto sugli acquisti, da effettuarsi nel mese di dicembre, in modo da favorire in maniera tangibile i soci che più contribuiscono al loro raggiungimento. Tra i diversi cambiamenti sopraindicati vi è uno che non sempre può essere controllato e gestito a proprio piacimento, ovvero la concorrenza. In particolare per capire cosa significa operare in un mercato dinamico, concorrenziale e con margini ridotti sulle vendite, è opportuno ricordare che nel momento in cui la Cooperativa di Consumo inaugurava il nuovo locale di via Campania, in Italia ha aperto il primo negozio Lidl. Nonostante questo forte aumento della concorrenza che solo a Sardara a portato all'apertura di diversi punti vendita appartenenti ad altre catene di Distribuzione Organizzata, la Cooperativa di Consumo ha continuato a rappresentare un'opportunità di acquisto a parità di carello spesa comunque vantaggiosa per tutti i soci e i consumatori non solo sardaresi. Per poter operare in un mercato così concorrenziale si è reso necessario fin dai primi anni di vita, consorziarsi con altre realtà locali per far parte di un gruppo di acquisto più ampio per ottenere condizioni di fornitura più vantaggiose e poter praticare prezzi più bassi. L'incremento della concorrenza ha portato anche i gruppi d'acquisto ad adottare una politica di centralizzazione degli acquisti che ha sensibilmente ridotto i margini di autonomia sulle scelte dei prodotti da proporre in ciascun punto vendita. Nonostante questi vincoli operativi, in alcuni reparti come quello della frutta e verdura, la macelleria e quello degli altri prodotti della panificazione si è voluto privileggiare maggiormente la vendita di prodotti di aziende sardaresi, consapevoli dell'importanza di poter proporre delle produzioni di qualità e contribuire a sostenere anche dell'economia locale. I problemi e le difficoltà da fronteggiare sono sempre più importanti e significativi ma l'impegno deve essere sempre rivolto a favore dei soci consapevoli dell'importanza del ruolo che ha ognuno di noi per mantenere e far crescere il frutto di quel fatto rivoluzionario che 31 anni fa diede luogo alla nascita della cooperativa. TO

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