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mercoledì 12 maggio 2010

MAGGIO 2010 - Spigolature

1)-Certo che il presidente Berlusconi nella scelta degli amici e collaboratori è piuttosto sfortunato. Sembra quasi che se li vada a cercare ad uno ad uno tra quelli che prima o poi andranno a incappare nelle maglie della giustizia. Se si pensa che Craxi e Pillitteri, alla luce degli ultimi fatti, risultano quasi delle mammolette, è facile capire in che razza di compagnia si sia cacciato. Cerca uno stalliere e si mette in casa un fior di mafioso. Tra gli amici di più lunga data si distinguono Previti e Dell’Utri: condannato il primo come pure il secondo. Un collaboratore strettissimo, con lui fin dall’inizio della sua avventura politica ( per intenderci Claudio Scaiola che diede del rompicoglioni al povero Biagi), vuol darci ad intendere che un anonimo benefattore gli ha fatto, a sua insaputa, un grazioso cadeau di un milione di euro per l’acquisto di una casetta di 180 mq con vista Colosseo. La cosa più strabiliante è che, l’on Scaiola, pretende di essere creduto. L’altro giorno salta fuori l’affare che coinvolge nientemeno che Verdini e il figlioccio Cappellacci. Onorevole Berlusconi, se mi consente, le consiglio di essere più prudente nella scelta degli amici.
2)-Mi sto sempre più convincendo che quest’uomo porti sfiga. Nel 2001, pochi mesi dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi, l’immane tragedia delle Torri Gemelle, che ha segnato un punto di rottura dopo il quale niente è più come prima. A questo tragico inizio segue una lunga serie di disgrazie che hanno funestato sia l’Italia che il mondo intero: uragani, cicloni, disastri ecologici, una crisi finanziaria di proporzioni mai viste, l’apocalittico terremoto dell’Aquila. Per favore arridateci il presidente Prodi col suo fattore c. . Ora mi aspetto la (speriamo non molto dura) reprimenda della mia amica L. .
3)-Sabato 1° Maggio è stato inaugurato il monumento ai caduti sul lavoro. Lodevole iniziativa. Come pure lodevole è stata la procedura seguita per la realizzazione dell’opera: niente affidamento ad personam ma gara tra sei artisti di varia provenienza e scelta dell’opera affidata ad una giuria speriamo competente. Non posso però non far notare l’infelice sede che è stata scelta per l’ubicazione dell’opera. Non era possibile trovare uno spazio più idoneo, meno angusto e maggiormente fruibile, per esempio Piazza Olivio Podda? Tanto più che anni fa, da parte degli attuali amministratori (allora in minoranza) ci fu una critica feroce all’amministrazione del tempo, per aver utilizzato il piccolo spazio tra le via San Gregorio e la via Mazzini per la realizzazione di un’aiuola spartitraffico. Per la presenza tra gli arbusti di alcune pietre di basalto, fu giudicata cosi pericolosa per la incolumità dei cittadini da esigere il sopralluogo di una commissione contro gli infortuni; che venne da Cagliari e giudicò infondati e piuttosto pretestuosi i timori della minoranza. Oggi in quello stesso spazio giudicato così pericoloso, i nostri amministratori, immemori, hanno eretto il monumento che poggia addirittura su di una sorta di nuraghe in scure pietre basaltiche. Che quelle odierne, di pietre, siano meno dure e pericolose di quelle di un tempo? Quando si dice coerenza!
Luigi Melis

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