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giovedì 17 marzo 2011

VERSO LE ACQUE SUPERIORI

L’antologica “Verso le acque superiori” che si tiene a Sardara, presso Casa Pilloni, dal 12 marzo al 12 giugno 2011, è un chiaro omaggio dell’artista Giuseppe Bosich alla magia del luogo. Lo spazio espositivo di Casa Pilloni sorge infatti sull’area sacra del santuario nuragico di Sant’Anastasia, al centro del paese, dove un tempo avvenivano i riti di guarigione legati al culto delle acque, nel pozzo sacro che la tradizione ricorda come “Funtana de is dolus”. La mostra curata in sinergia con lo staff professionale della Cooperativa Villa Abbas, gestore delle strutture culturali del paese, è stata voluta dal Comune di Sardara che si è avvalso della collaborazione di enti pubblici partners, come la Provincia del Medio Campidano e il Consorzio Turistico Sa Corona Arrubia, e di partners privati come gli Amici dell’Arte di Ghilarza.
Divisa in cinque sale tematiche la mostra ospita 64 opere appartenenti a periodi diversi e realizzate con tecniche differenti: si va dalle preziose tele di grandi dimensioni alle carte dipinte, dal grande polittico composto da dodici elementi fino ad arrivare alle raffinate incisioni, all’acquaforte e all’acquatinta, colorate col metodo poupée e raggruppate in due bestiari.
La prima sala introduce al tema. E’ dedicata all’acqua, l’incipit di un percorso logico che di sala in sala conduce verso un ideale cammino alchemico fatto di combinazioni di elementi primari e di idioletti figurali che costituiscono il celebrato alfabeto pittorico di Giuseppe Bosich: è la sintesi della filosofia spirituale connaturata alla sua arte. In questa sala troviamo anche le “opere immagine” dell’esposizione, la grande tela “Verso le acque superiori” che dà il nome alla mostra e il “Paradiso sommerso” che ha prestato un particolare pittorico alla campagna di comunicazione dell’evento.
La seconda sala raccoglie il polittico “Archana Archanorum”, che da il titolo alla sala. In dodici tele di uguale formato, tecnica e dimensione viene rappresentato “Il segreto dei segreti” composto dalla combinazione dei quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco, a ciascuno dei quali l’artista dedica un trittico simbolico.
E’ propriamente l’arcana combinatio dei quatto elementi che ci permette di comprendere le figure topiche che sono rappresentate nella terza sala dedicata alle “manifestazioni svelate”. Tra le pareti ritroviamo gli elementi ricomposti nelle storiche invenzioni di Giuseppe Bosich: la sedia antropomorfa, la lumaca benedicente, i fiori di carne, la mandorla sacra, gli eoni, i muratori, i frutti sacri.
La quarta e la quinta sala, situate al piano superiore, sono invece interamente dedicate all’incisione e ai due bestiari fantastici, quello di “Sandaliotis”, legato alla Sardegna, il cui nome antico era Sandalia, e quello surrealista “Il riso dell’ornitorinco”, creato in collaborazione col genio fantastico e letterario di Mimmo Bua, colto autore sardo prematuramente scomparso. Qui la manifestazione immaginifica del nostro pittore si lega all’intimità degli spazi espositivi dell’antica mansarda che, evocando un’atmosfera di altri tempi, si ricongiunge idealmente al pozzo sacro visibile dai pertugi delle finestrelle che dall’alto regalano un’interessante affaccio sull’area sacra.

Il Curatore della Mostra(Dott. Paolo Sirena) http://www.novasdisardara.it/mosca%20macedda.jpg http://www.novasdisardara.it/fuoco%201%c2%b0%20min.jpg

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