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giovedì 17 marzo 2011

Il Castello di Monreale:un ottimo motivo per visitare Sardara

Sabato 12 marzo ho assistito alla conferenza “Sardara e il Castello di Monreale nella storia del Regno giudicale di Arborea” organizzata dall'associazione CostruireFuturo e curata dalla professoressa Olivetta Schena, ricercatrice e professoressa di Storia Medievale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Cagliari. Ho assistito con piacere perchè penso che sia importante recuperare la storia e il ruolo che Sardara ha ricoperto nei secoli e soprattutto in un periodo importante per la Sardegna come quello dei Giudicati. Questa memoria è patrimonio comune, e in quanto tale va tutelata, valorizzata e protetta.
Nel caso di Sardara, però, penso che l'excursus storico legato all'importanza e al ruolo svolto dal Castello di Monreale nel periodo giudicale che ci ha regalato la professoressa Schena assuma una valenza ancora maggiore e importante.
Per un paese come il nostro, prevalentemente associato alle Terme e in misura minore all'archeologia, ma da cui ancora non è riuscito a produrre un indotto economico soddisfacente e a far diventare il turismo settore trainante per l'economia del paese, trovare elementi che permettano di potenziare e diversificare l'offerta turistica diventano indispensabili per promuovere lo sviluppo, la crescita di Sardara e del nostro territorio.
Il Castello di Monreale potrebbe essere quindi il fulcro di un piano di sviluppo turistico integrato, allargato alla collaborazione con altri paesi che hanno allo stesso modo ricoperto un ruolo storico di rilievo in questo periodo, per la realizzazione di un itinerario che tocchi i paesi che sono stati protagonisti del periodo giudicale, rappresentando un'offerta turistica innovativa non legata al mare e al periodo estivo (e quindi fruibile durante tutto l'anno), e che è migliorerebbe il posizionamento turistico e la visibilità di Sardara aldilà del fattore “Terme”, promuovendo il nostro paese come meta di gite scolastiche, percorsi di ricerca e approfondimenti, luogo ideale per conferenze e convegni universitari sul tema e non solo, ottenendo così visibilità a livello nazionale e internazionale, ma soprattutto creando nuove possibilità di lavoro per i giovani, per le imprese, per le attività commerciali.
Il tutto dovrebbe essere inquadrato all'interno del già presente contesto turistico e produttivo di Sardara, cioè accanto alle Terme, al centro storico e al centro commerciale naturale, all'archeologia e al museo di Villa Abbas, alle Chiese e ai Santuari già tradizionalmente meta di pellegrinaggi.
Questo è il tesoro di Sardara e il patrimonio dei Sardaresi e, a mio avviso, rappresenta la chiave per lo sviluppo del nostro paese, per il futuro dei nostri giovani, per il benessere di noi tutti.
Roberta Atzori

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