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venerdì 8 ottobre 2010

Relazione incontro dibattito P.D. del 02/10/2010

Chi crede veramente nella buona politica non può non provare un motto di sdegno nel guardare allo scenario attuale. Si configura con chiarezza l'immagine desolante di una politica ridotta a mera compravendita, dove tutto ha un prezzo,dove tutto è permesso, dove idealità e progettualità lasciano spazio ad interessi individuali o di gruppi di potere intenti con tutti i mezzi a salvaguardare rendite personali.
Un modello quello berlusconiano che in questi anni ha favorito l'illegalità in dispregio delle leggi,delle regole,delle istituzioni. Un degrado progressivo che ha portato all'imbarbarimento del tessuto sociale e politico. E' un paese il nostro che disperde quell'insieme di valori che si sostanziano attraverso concetti quali "etica" e "moralità" ed in cui emerge con forza una nuova "questione morale", purtroppo non percepita con la giusta consapevolezza e la necessaria severità con la quale andrebbe affrontata. E' questo un governo da cui é difficile dissentire perchè improntato sulla demolizione dell'avversario politico attraverso l'utilizzo della forza devastante dei media di propietà, impegnati continuativamente in campagne di discredito e di diffamazione. Un modo per zittire, per intimorire, per allontanare dall'impegno e dalla partecipazione democratica chi si macchia dell'enorme colpa di pensarla diversamente dal padrone. Una maggioranza di" teatranti" che determina sempre con maggiore nitidezza un solco invalicabile tra il palazzo e la via reale dei cittadini in una società in cui aumentano le disuguaglianze e con esse il malessere e le conflittùalità. A riprova di ciò e in piena contininuità con l'implosione berlusconiana, il centro destra sardo conferma ogni giorno di più la propria inadeguatezza. Mentre la crisi si evidenzia in tutta la sua gravità, mentre i pastori manifestano per rivendicare il diritto ad un lavoro dignitoso, Cappellacci incurante delle criticità ma da buon ragioniere fà di conto nel tentativo di saziare gli appettiti di potere degli alleati recalcitranti. Anche localmente si ritrovano purtroppo gran parte delle distorsioni riscontrate a più livelli. Vi è infatti una questione prettamente concettuale alla base delle scelte fin quì effettuate dagli attuali amministratori. Sin dall'insediamento occorreva cioè dimostrare che tutto quello fatto nelle precedenti legislature fosse sbagliato e per sostanziare ciò si sono imbastite campagne d'odio e di veleni sfociate talvolta in vere e proprie contrapposizioni personali. Ecco quindi che gli avversari si trasformano in nemici e in quanto tali vanno demoliti politicamente e personalmente. Il tutto confezionato con l'ausilio della stampa amica da sempre al servizio di questa maggioranza. Chi amministra dimentica però che l'arroganza, i rancori, l'invidia favoriscono la perdita di lucidità e determinano scelte talvolta inopportune.Incurante di ciò e in simbiosi con i metodi adottati dal governo,il centro destra locale si è dimostrato da subito allergico al confronto nel tentativo di riportare al silenzio le voci considerate scomode. Tentativi esplicitati a volte con le intimidazioni,altre volte con le minacce,fino ad arrivare alle veree proprie diffide. Lo fà forse perchè in questi anni il P.D.in tutte le sue articolazioni ha denunciato POLITICAMENTE l'esigenza di tornare alla legalità e alla trasparenza sulla base di processi virtuosi ed eticamente irreprensibili. Lo fà forse perchè il P.D ha palesato gravi distorsioni emerse durante i lavori svolti all'interno della struttura termale,perchè ha cercato di ostacolare operazioni funzionali a possibili speculazioni edilizie,perchè a suo tempo si è schierato contro l'utilizzo indiscriminato dell'autovelox,in ultimo perchè fermamente contrario dinanzi all'insensibilità della giunta verso quelle categorie che più di tutte avvertono gli effetti della crisi come i disoccupati di lungo corso e i più deboli. Sono stati cancellati infatti i cantieri comunali che rappresentano una delle poche boccate d'ossigeno per i lavoratori in difficoltà e per le loro famiglie, passando di fatto da uno stanziamento di 120.000 € a soli 20.000 €. Non cè traccia inoltre delle decine di attività produttive pronte ad insediarsi nel P.I.P così come più volte sbandierato in campagna elettorale prima e in consiglio comunale poi. Ora a distanza di tempo veniamo a sapere che la giunta attraverso il proprio avvocato di fiducia chiede ai nuovi gestori della struttura alberghiera di conoscere con quali crismi si sono svolti i lavori all'interno della stessa. Ci chiediamo:ma fino ad oggi dov'erano? Ed ancora: In questo modo non confermano la validità delle nostre tesi?(fino ad oggi avversate). Un operazione verità che ha portato il sindaco ad esautorare l'ormai ex Vice Sindaco protagonista di una conduzione amministrativa definita poco"attenta"all'insaputa dello stesso e dell'intera giunta. Una tesi che non convince,volta a trasformare responsabilità comuni in responsabilità individuali e che di fatto ha sancito la nascita del gruppo consiliare del P.D.L., determinando la presenza di due gruppi diversi all'interno della maggioranza e di conseguenza esplicitando formalmente la spaccatura. A fronte di questo quadro a dir poco desolante, ognuno di noi si deve sentir investito di una grande responsabilità. Occorre far ripartire il paese e per farlo bisogna creare i presupposti politico programmatici per arrivare alla prossima competizione elettorale con una proposta credibile e alternativa a questo centro destra. Sarà necessario condividere un progetto, ricostruendo paradigmi comuni innervati di regole, di trasparenza, di legalità.Ilcentro sinistra dovrà essere in grado di superare quelle conflittualità e quelle resistenze culminate con la sconfitta elettorale delle precedenti amministrative. Una sconfitta figlia di un contesto politico profondamente diverso rispetto a quello attuale. Sono cambiate le forze politiche e con esso lo scenario.In questi anni il P.D. ha lavorato per rafforzare ed unire il partito. Ne sono dimostrazione, la costituzione del gruppo unico in consiglio comunale e il buon risultato ottenuto nelle recenti provinciali. Occorre ora delimitare un nuovo perimetro e per farlo ritengo siano maturi i tempi per dichiarare chiusa quella stagione politica. E' necessario pertanto aprire una nuova fase in cui i protagonisti dovranno essere fondamentalmente espressione di questo nuovo contesto.Ci troviamo dinanzi ad un compito difficile. Da una parte presentare una proposta credibile (in termini programmatici ma anche di uomini), dall'altra in caso di vittoria, amministrare il paese. Non sarà facile perchè ci ritroveremo con un'eredità fatta di contenziosi e con delle risorse sempre più limitate se si guarda ai trasferimenti nazionali e regionali. Solo con un gruppo solido e coeso e allo stesso tempo capace e preparato si potrà pensare veramente di costruire una pagina nuova per Sardara. In conclusione sono covinto che vi sia una frase che riassuma a pieno gran parte dei ragionamenti fin quì espressi. E'un concetto emerso in una precedente assemblea pubblica e quanto mai attuale. Lo voglio oggi riformulare ed è questo :"Evitiamo di guardare al futuro con gli occhi e la testa rivolti al passato". Per fare questo ritengo ci sia bisogno di un atto di grande generosità comune ma probabilmente solo così daremo la possibilità di crescere ad una nuova classe dirigente, consapevoli delle difficoltà del presente ma con una prospettiva di rinnovata fiducia per Sardara e per i Sardaresi.
Andrea Caddeo

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