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martedì 23 novembre 2010

Considerazioni sulle prossime elezioni comunali di Sardara del 2011

Tra pochi mesi si tornerà alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del Sindaco. Nel centrosinistra si parla già di coalizioni e di qualche nome da candidare alla carica di sindaco. Il Partito Democratico , che in questi anni ha contrastato in consiglio comunale e all’esterno, il disastroso modo di governare dell’Amministrazione di centro-destra, informando i cittadini e proponendo alternative, ha dimostrato di avere un ruolo sempre attivo nell’attività politica, mantenendo un dibattito aperto sui problemi del paese. Ha quindi la credibilità per assumere, all’interno dell'eventuale coalizione, la guida legittima per indicare i partiti e le linee guida per esprimere i nomi dei candidati da proporre nella lista che si dovrà presentare . In questi anni si è dibattuto spesso sulle considerazioni da fare per trovare i giusti o ragionevoli requisiti che dovranno avere i partiti della coalizione e i candidati. I requisiti che potranno incontrare il favore del paese e faciliteranno il compito delle delegazioni, a mio parere sono molto semplici: I partiti dovranno essere di centro-sinistra; non avere precedenti di governo con il centro destra in comune, provincia e regione; essere regolarmente costituiti con una segreteria e un segretario eletto democraticamente. Dovranno comunque condividere alcuni punti fondamentali per governare in armonia:
1- Ferma condanna dell’attività amministrativa della coalizione di centro destra uscente.
2- Ferma condanna degli articoli giornalistici su Sardara apparsi sul principale quotidiano sardo in questi ultimi quindici anni. .
3- Moralità, politiche sociali, cultura, economia e nuove politiche per il lavoro.
4- Indirizzare tutte le energie per lo sviluppo e il progresso del paese.
5- Partecipazione alle scelte democratiche coinvolgendo la popolazione nelle decisioni importanti per il futuro del paese.
Le proposte sui candidati dovranno avere caratteristiche di rinnovo, lasciando lo spazio ad una nuova generazione, scegliendo fra i giovani dei partiti e della società civile che: abbiano spiccata propensione e competenze che aiutino nell’esercizio dell’attività amministrativa e politica; attaccamento ai valori di solidarietà, alla storia e ai beni culturali e ambientali del paese. Naturalmente tutto dovrà essere improntato alla massima trasparenza e alle dovute precauzioni nella scelta , accertandosi, prima di fare nomi, che le persone abbiano effettivamente le caratteristiche concordate.
Livio Melis

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