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giovedì 4 novembre 2010

COME SI SVENDE LA RICCHEZZA DEL PAESE

Pubblichiamo la delibera della Giunta Municipale con cui si vorrebbe regalare l'acqua termale dopo aver svenduto il terreno edificabile.

La pubblica Novas perchè i cittadini non la possono trovare nel sito internet del Comune, dove invece dovrebbe essere se chi amministra si comportasse come le amminstrazioni “virtuose”, che hanno l'albo pretorio e la raccolta delle delibere consultabili in rete.

Ci chiediamo se sia possibile che una simile decisione venga presa in pochi, come “quattro amici al bar”, senza coinvolgere il Consiglio comunale e, data l'importanza, la popolazione.

Spesso sentiamo lodare l'elezione diretta dei sindaci. Ma un sindaco, anche se eletto personalmente e per questo con più poteri, non può amministrare come un dittatore, senza rispondere a nessuno, al Consiglio comunale, ai partiti, alla popolazione.

Questo modo di amministrare produce molti errori, talvolta irrimediabili. L'assenza di discussione democratica impedisce di acquisire conoscenze meno superficiali, di guardare le cose da più punti di vista, di riflettere più a fondo. La "democrazia diretta", del voto diretto alla persona è molto importante, ma non può essere sufficiente. Rischia di portare anche danni se non è accompagnata dalla “democrazia della discussione”. Come cantava Giorgio Gaber “La democrazia è partecipazione”. E la vera partecipazione non è solo votare, ma anche discutere e assicurare trasparenza alle decisioni. http://www.novasdisardara.it/delibera_giunta_comunale_acqua.pdf

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo che vendere terreni a 9000 € al metro con una concessione illimitata dell'acqua termale ed i permessi per la costruzione di un albergo è veramente un affare d'oro... ma per chi compra!

Possibile che nemmeno in un posto piccolo come Sardara la cittadinanza riesca a salvaguardare i propri interessi?

Ma quanto vorranno pagare i cittadini di Sardara le misfatte del sindaco Giunta tra spese pazze, mancati introiti, spese legali e svendita dei beni comunali???

Anonimo ha detto...

L’INTERESSE COMUNE È LA LOGICA CHE DEVE SEGUIRE CHI GOVERNA LA COSA PUBBLICA.
L’acqua termale è del paese di Sardara, dei sui abitanti e certamente non dev’essere svenduta ma valorizzata. Diciamo che in questo momento l’unica acqua calda di cui dispongono i Sardaresi è quello del bagno di casa, riscaldata.
Il Comune deve avere il dovere di valorizzare le risorse del territorio trasformandole in posti di lavoro, pertanto non mi sento in base alle poche righe lette e alla delibera della Giunta Comunale di dire che il comune ha “Svenduto”. Bene farebbe l’Amministrazione Comunale nello spiegare e nel far capire ai cittadini il suo operato. Ancora meglio farebbero le forze di opposizione nel proporre le idee nuove per far ripartire lo sviluppo del polo termale.
Sicuramente la campagna del 2011 tratterà di questo argomento, ma sicuramente i Sardaresi daranno il loro consenso a chi saprà proporsi con argomenti di rinnovamento di idee e conseguentemente di uomini.

Anonimo ha detto...

La gestione di un albergo termale è un esercizio complesso che richiede professionalità specifica, esperienza comprovata e capitali. Il dovere di un comune come Sardara, che ha la fortuna di avere sorgenti termali nel territorio, è di affidare tale gestione a chi ha le caratteristiche sopra elencate.

La società Casteldoria, attuale "occupante" dell'albergo termale, ha alle proprie spalle un infinito fallimento (a Casteldoria le terme non sono mai partite) e nessun capitale (tant'è che le banche non hanno concesso credito).

Ora l'amministrazione concede ad una azienda di costruzioni una concessione a titolo gratuito delle proprie acque sulla base di parametri sconosciuti. Questa è stata una decisione "politica" nella quale si è rinunciato agli incassi futuri per fare immediatamente "cassa". Il danno è doppio: una svendita oggi e mancati introiti in futuro.

La prossima campagna elettorale verterà certamente su questi argomenti ma non vedo perché i cittadini di Sardara debbano vedere la cosa come di parte. Il punto non è che vinca il PD piuttosto che il PDL (o comunque si voglia chiamare). Il punto è come ci si propone di amministrare, nell'interesse a lungo temine della comunità, questo bene PUBBLICO.

La giunta Zucca ha ignorato la legge, la pratica e la corretta amministrazione, causando PERDITA DI POSTI DI LAVORO, PERDITA DI INTROITI COMUNALI generando inoltre DEBITI VERSO FORNITORI, CONTENZIOSI LEGALI (di incerto esito ma di sicuro costo) ed ha FAVORITO IMPRUDENTEMENTE aziende di dubbia capacità imprenditoriale.

Qui non si tratta solo di mandare a casa chi ha operato in questo modo, ma anche di colpire i responsabili, anche nei loro patrimoni personali, verificare gli illeciti anche penali e restituire alla comunità i beni perduti.

Sardus ha detto...

Dopo tanto cercare, con l'amministrazione Cuccu l'acqua è sgorgata, investendo un pò di soldini...ma chi lo sapeva dell'investimento? e adesso che l'acqua sgorga, cosa ne dobbiamo fare? la beviamo? potremo imbottigliarla?, siamo realistici, facciamoci qualcosa con questa benedetta acqua.