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martedì 17 agosto 2010

A N C O R A

L’intervento dell’assessore comunale all’ambiente del comune di Guspini, riportato dalla Nuova venerdì 13 agosto, mi costringe ad intervenire nuovamente su un argomento che ho già trattato più volte su questo giornale.
Si tratta della raccolta dei rifiuti solidi urbani che, a differenza dei nostri, preoccupa gli amministratori della cittadina di Guspini. L’assessore Bruno Serpi mette in guardia i guspinesi: "O si rispettano le regole per il conferimento dell’umido o ne pagheremo tutti le conseguenze pagando tasse più salate". E’ quello che è successo a Sardara: da paese virtuoso fino all’avvento dell’amministrazione Zucca (eravamo in testa alla classifica del Medio Campidano con una raccolta differenziata del 68%), siamo scivolati di oltre 10 punti perdendo non solo il primato ma anche un sacco di soldi. Serpi sa benissimo, come pure dovrebbero saperlo i nostri amministratori, che i lettori elettronici degli impianti di conferimento della discarica controllata del Consorzio industriale di Villacidro non perdonano: l’umido non viene considerato umido se raccolto nelle comuni buste di plastica che usiamo per la spesa. Bisogna invece raccoglierlo nelle buste in materiale biodegradabile (il cosiddetto mater-bi) altrimenti viene spedito inesorabilmente ad impinguare il cumulo di secco non riciclabile. Siccome meno umido si conferisce meno sconti si hanno, maggiore è la quantità di secco più alta diventa la tariffa, ne consegue un inevitabile aumento delle tariffe della Tarsu (Tassa per il ritiro dei rifiuti solidi urbani). In due precedenti articoli, "Raccolta rifiuti" del 19 aprile 2010 e "Il rispetto delle regole" del 24 giugno 2010, mi sono permesso di suggerire ai nostri amministratori un maggior controllo nella raccolta soprattutto dell’umido e del secco. Non è successo niente, il suggerimento non è stato preso in considerazione; ma la cartella per il pagamento della Tarsu, quest’anno, ci riserva una brutta sorpresa: un aumento secco del 10%. Gli amministratori guspinesi, pur essendo in carica da pochi mesi, si sono subito preoccupati di porre rimedio ad una situazione che altrimenti avrebbe dato risultati negativi per i loro amministrati. Per riportare sulla retta via del corretto conferimento differenziato, quel comune ha avviato un’accurata azione di controllo sui rifiuti umidi: se depositati nei bidoncini in sacchetti diversi dal mater-bi o analoghi, non saranno ritirati e verranno applicate le sanzioni amministrative previste. A Sardara per oltre quattro anni si è lasciato correre con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: servizio peggiorato, tariffe aumentate. Non è poi così facile amministrare.
Luigi Melis

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