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mercoledì 1 agosto 2012

Sardara: per uno sviluppo integrato e sostenibile

Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea che intende sostenere gli enti locali nel processo di riduzione delle emissioni di CO2 e di diffusione delle energie sostenibili. Con l'adesione della scorsa estate l'amministrazione comunale di Sardara ha avviato un percorso che dovrà condurre il comune a dotarsi di un P.A.E.S. ( Piano di Azione per l'Energia Sostenibile). Un impegno che rappresenta pertanto un opportunità importante che ci induce ad dilatare il nostro raggio d'azione uscendo dal contingente e dall'immediato per abbracciare quel "pensiero lungo" di berlingueriana memoria, sinonimo di una visione prospettica di ampio respiro. Un processo che ci dà inoltre la possibilità di riflettere sui parametri effimeri della società odierna e sul modello di società che vorremo contribuire a costruire. È indubbio infatti che il consumismo esasperato, l'individualismo e l'egoismo assurti a valori dei nostri tempi, abbiano arrecato gravi lacerazioni al tessuto culturale e sociale del paese e risultino non più sostenibili. Una comunità che antepone il benessere materiale a quello relazionale non può infatti guardare al futuro con fiducia. Ecco quindi la necessità di lavorare per un cambiamento reale dei parametri di riferimento attuali. Cambiare significa infatti riappropriarsi del concetto di sostenibilità (sociale oltreché ambientale) che nella sua accezione più alta contiene i valori di solidariètà, cooperazione, senso di comunità. Oggi assistiamo alla caduta verticale di quello che gli economisti chiamano "capitale sociale" ovvero di quella fiducia che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni e di chi ci governa e che costituisce il collante ideale per riuscire in una programmazione a lungo termine. Dinanzi a questo scenario si poteva decidere di subire passivamente gli eventi oppure si poteva pensare di lavorare per portare il proprio piccolo contributo di onestà, impegno ed abnegazione al servizio del cambiamento. Come amministratori comunali è risultato determinante il convincimento di puntare alla diffusione tra i cittadini di nuove consapevolezze e stili di vita improntate sulle buone pratiche, sulla sobrietà e sul buon senso. Parlare di azioni virtuose significa mirare ad una gestione più attenta a del suolo e del territorio, significa lavorare per l'efficienza e il risparmio energetico, significa puntare sulla mobilità alternativa, significa promuovere la partecipazione attiva nonché sostenere azioni volte alla sensibilizzazione e all'educazione rivolte principalmente alle scuole e alle associazioni. Per questo siamo risultati beneficiari di un finanziamento regionale sulla base di un progetto che promuove l'utilizzo consapevole dell'acqua di rete, incentiva esperienze virtuose di raccolta differenziata (attualmente la percentuale di differenziazione è pari al 68%) nell'ambito delle feste e manifestazioni culturali (sagre ecocompatibili). Per quanto concerne la mobilità alternativa abbiamo presentato alla Regione un progetto volto alla riqualificazione del vecchio tracciato della 131 per trasformarlo in pista pedonale e ciclabile garantendo il collegamento fino all'area termale. Nell'ottica della sensibilizzazione rivolta alle scuole, abbiamo aderito all'iniziativa di Legambiente "Puliamo il mondo", abbiamo partecipato alla Giornata Europea "A come Acqua", abbiamo aderito alla Giornata del Risparmio Energetico promossa da Rai Radio 2 " M'illumino di meno". Abbiamo inoltre avviato l'iter procedurale per la costituzione del Cento di Educazione Ambientale (C.E.A.S) che sarà ubicato in un area di grande pregio ambientale e naturalistico quale Santa Maria Acquas. A breve installeremo nella scuola dell’infanzia un impianto fotovoltaico nel'ambito del progetto " Cento scuole per l'ambiente". Azioni, queste, che costituiscono parte integrante del P.A.E.S. che non si configura secondo uno schema rigido ma al contrario rappresenta uno strumento di pianificazione dinamico che necessita di continui adeguamenti e di successivi monitoraggi. Ma il mio intento oggi è anche quello di stimolare una riflessione che ampli ulteriormente l'orizzonte di riferimento. Se é vero infatti il P.A.E.S. consentirà ai singoli enti locali di dotarsi di una pianificazione strategica, risulta altrettanto vero che gli stessi enti dovranno impegnarsi a ricercare opportunità di finanziamento decisive per la realizzazione delle azioni previste dagli stessi. Per fare questo ogni amministrazione può decidere di muoversi in direzione totalmente autonoma, oppure può iniziare a ragionare in un ottica più complessiva, creando le giuste sinergie con i Comuni interessati, nelle forme e con gli strumenti che si riterranno più opportune. Noi consideriamo fondamentale lavorare per la costruzione di quella visione d'insieme che consenta al territorio di potersi rivolgere anche alla Commissione Europea con qualche possibilità in più di essere ascoltato e pensiamo sia altrettanto doveroso impegnarci affinché le eventuali risorse si traducano in giuste ricadute economiche e occupazionali per le imprese e gli operatori del territorio. Optare per il superamento della logica del "proprio orticello" contribuirebbe infatti a rafforzare quell' idea di cambiamento per la quale ognuno di noi, nel limite delle proprie responsabilità, si deve sentire parte attiva. Andrea Caddeo Assessore all’Ambiente

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