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giovedì 26 aprile 2012

Intervento alla conferenza stampa – rinnovo certificazione HERITY

Sardara, 24 aprile 2012 - Villa Diana, sede del Consiglio Comunale Buongiorno a tutti Ringrazio i presenti per essere intervenuti alla conferenza stampa per il rinnovo della certificazione HERITY per la gestione del nostro patrimonio culturale. Rivolgo un caro saluto alle Autorità presenti: Monsignor Dettori, l’On. Giuseppe Cuccu, Don Vincenzo, l’amico Pinucccio Sciola. Un particolare ringraziamento al DRI Ente Interregionale, qui rappresentato dal dr. Maurizio Quagliolo e dalla dott.ssa Gaia Marnetto, e ai soci della coop. Villa Abbas, custodi e ciceroni del patrimonio culturale sardarese. Viviamo, oggi, momenti difficili, e tutti i giorni tocchiamo con mano il disagio delle famiglie. Sono crollate tante certezze, la fiducia e la speranza stentano a ripartire. La conferenza stampa di oggi assume anche questo significato. Quello di continuare un percorso iniziato dalle precedenti amministrazioni riprendendo con nuovo slancio il cammino verso domani. Un domani a cui bisogna guardare con ottimismo. Per fare questo dobbiamo definire insieme quale sviluppo riteniamo possibile e quale ruolo debba svolgere l’amministrazione comunale per favorire il benessere e la qualità della vita dei suoi cittadini. In pochi anni il Mondo è cambiato notevolmente. La geografia politica ed economica ha visto l’emergere di nuovi paesi e il lento declino di altri. Questo vale anche per l’Italia e la Sardegna. In questo nuovo scenario le maggiori opportunità di successo sono riservate a quelle realtà locali in grado di valorizzare gli specifici fattori competitivi, non facilmente replicabili, a quelle realtà locali basate su un alto livello di coesione sociale e di trasparenza nelle scelte decisionali. Dobbiamo quindi guardare al futuro valorizzando i punti di forza del paese, sapendo cogliere tutte le opportunità di finanziamento, lavorando concretamente perché si creino le condizioni di attrattività dell’ambiente sociale, economico e culturale, nei quali l’impresa, l’attività economica e l’occupazione possano crescere. Uno sviluppo integrato (o di sistema, che dir si voglia) che faccia perno sulle risorse potenziali che il paese possiede e che spesso trascuriamo. Non dobbiamo inventarci niente, ma piuttosto fare di più e meglio, rispetto a quanto fatto sinora. Uno sviluppo endogeno, quindi! Sardara, fortunatamente, non parte da zero. Anzi, negli ultimi trent’anni molto è stato fatto con le politiche urbanistiche, l’adozione del primo piano particolareggiato, la nascita del museo, la valorizzazione dell’area archeologica di Sant’Anastasia e del Castello. Passando ovviamente per le Terme, croce e delizia del nostro paese. Dopo aver ottenuto nel 2005 il riconoscimento del Touring Club con l’assegnazione del prestigioso marchio della Bandiera Arancione (riservato a soli 6 comuni in Sardegna), durante la precedente amministrazione Sardara ha ricevuto anche la certificazione Herity per la gestione dei beni culturali (unico comune della Sardegna). Patrimonio culturale che costituisce la nostra memoria collettiva. Rinnovata la Bandiera Arancione sino al 2013, è arrivato adesso il momento di rinnovare anche la certificazione di HERITY, che altro non rappresenta se non l’adozione di buone pratiche, di norme volontarie che spingono l’amministrazione comunale a perseguire gli assunti della qualità totale nella gestione del territorio e dei beni culturali, lavorando al meglio per soddisfare le attese dei visitatori, utenti o stakeholders che siano. HERITY è tutto questo: una sfida verso noi stessi nel percorso di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale. E’ la ricerca del miglioramento continuo rappresentata visivamente in un bersaglio per singolo luogo di cultura. Una sfida che richiede uno sforzo collettivo, ma che ci permette di differenziarci rispetto alle altre realtà, sfruttando una sorta di vantaggio competitivo da poter spendere nello scenario turistico e culturale regionale. Un invito a fare di più e meglio, a metterci in gioco, confrontandoci con l’esterno, i valutatori del DRI, a imparare dagli altri. Ma a noi piacciono le sfide, e seppur consapevoli delle difficoltà del percorso vorremmo in un prossimo futuro estendere la certificazione anche al castello di Monreale, i cui scavi stanno portando alla luce il borgo medioevale, altro unicum nell’Isola. La strada è dunque tracciata. La percorreremo il dr. Maurizio Quagliolo, segretario generale di HERITY International, e con la coop. Villa Abbas qui rappresentata dal presidente mio omonimo, che interverranno dopo il sottoscritto. Un percorso che saremo felici di percorrere con altre istituzioni e comunità da voi rappresentate e che arricchiranno la nostra piccola esperienza. Peppe Garau

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