Sardara, 24 aprile 2012 - Villa Diana, sede del Consiglio Comunale
Buongiorno a tutti
Ringrazio i presenti per essere intervenuti alla conferenza stampa per
il rinnovo della certificazione HERITY per la gestione del nostro
patrimonio culturale.
Rivolgo un caro saluto alle Autorità presenti:
Monsignor Dettori, l’On. Giuseppe Cuccu, Don Vincenzo, l’amico Pinucccio Sciola.
Un particolare ringraziamento al DRI Ente Interregionale, qui
rappresentato dal dr. Maurizio Quagliolo e dalla dott.ssa Gaia
Marnetto, e ai soci della coop. Villa Abbas, custodi e ciceroni del
patrimonio culturale sardarese.
Viviamo, oggi, momenti difficili, e tutti i giorni tocchiamo con mano
il disagio delle famiglie. Sono crollate tante certezze, la fiducia e
la speranza stentano a ripartire.
La conferenza stampa di oggi assume anche questo significato. Quello
di continuare un percorso iniziato dalle precedenti amministrazioni
riprendendo con nuovo slancio il cammino verso domani. Un domani a cui
bisogna guardare con ottimismo.
Per fare questo dobbiamo definire insieme quale sviluppo riteniamo
possibile e quale ruolo debba svolgere l’amministrazione comunale per
favorire il benessere e la qualità della vita dei suoi cittadini.
In pochi anni il Mondo è cambiato notevolmente. La geografia politica
ed economica ha visto l’emergere di nuovi paesi e il lento declino di
altri. Questo vale anche per l’Italia e la Sardegna.
In questo nuovo scenario le maggiori opportunità di successo sono
riservate a quelle realtà locali in grado di valorizzare gli specifici
fattori competitivi, non facilmente replicabili, a quelle realtà
locali basate su un alto livello di coesione sociale e di trasparenza
nelle scelte decisionali.
Dobbiamo quindi guardare al futuro valorizzando i punti di forza del
paese, sapendo cogliere tutte le opportunità di finanziamento,
lavorando concretamente perché si creino le condizioni di attrattività
dell’ambiente sociale, economico e culturale, nei quali l’impresa,
l’attività economica e l’occupazione possano crescere.
Uno sviluppo integrato (o di sistema, che dir si voglia) che faccia
perno sulle risorse potenziali che il paese possiede e che spesso
trascuriamo. Non dobbiamo inventarci niente, ma piuttosto fare di più
e meglio, rispetto a quanto fatto sinora.
Uno sviluppo endogeno, quindi! Sardara, fortunatamente, non parte da
zero. Anzi, negli ultimi trent’anni molto è stato fatto con le
politiche urbanistiche, l’adozione del primo piano particolareggiato,
la nascita del museo, la valorizzazione dell’area archeologica di
Sant’Anastasia e del Castello. Passando ovviamente per le Terme, croce
e delizia del nostro paese.
Dopo aver ottenuto nel 2005 il riconoscimento del Touring Club con
l’assegnazione del prestigioso marchio della Bandiera Arancione
(riservato a soli 6 comuni in Sardegna), durante la precedente
amministrazione Sardara ha ricevuto anche la certificazione Herity per
la gestione dei beni culturali (unico comune della Sardegna).
Patrimonio culturale che costituisce la nostra memoria collettiva.
Rinnovata la Bandiera Arancione sino al 2013, è arrivato adesso il
momento di rinnovare anche la certificazione di HERITY, che altro non
rappresenta se non l’adozione di buone pratiche, di norme volontarie
che spingono l’amministrazione comunale a perseguire gli assunti della
qualità totale nella gestione del territorio e dei beni culturali,
lavorando al meglio per soddisfare le attese dei visitatori, utenti o
stakeholders che siano.
HERITY è tutto questo: una sfida verso noi stessi nel percorso di
tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del nostro
patrimonio culturale. E’ la ricerca del miglioramento continuo
rappresentata visivamente in un bersaglio per singolo luogo di
cultura.
Una sfida che richiede uno sforzo collettivo, ma che ci permette di
differenziarci rispetto alle altre realtà, sfruttando una sorta di
vantaggio competitivo da poter spendere nello scenario turistico e
culturale regionale.
Un invito a fare di più e meglio, a metterci in gioco, confrontandoci
con l’esterno, i valutatori del DRI, a imparare dagli altri. Ma a noi
piacciono le sfide, e seppur consapevoli delle difficoltà del percorso
vorremmo in un prossimo futuro estendere la certificazione anche al
castello di Monreale, i cui scavi stanno portando alla luce il borgo
medioevale, altro unicum nell’Isola.
La strada è dunque tracciata. La percorreremo il dr. Maurizio
Quagliolo, segretario generale di HERITY International, e con la coop.
Villa Abbas qui rappresentata dal presidente mio omonimo, che
interverranno dopo il sottoscritto.
Un percorso che saremo felici di percorrere con altre istituzioni e
comunità da voi rappresentate e che arricchiranno la nostra piccola
esperienza.
Peppe Garau
giovedì 26 aprile 2012
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