Ancora una volta mi sento ripetere dai concittadini in difficoltà per
il non lavoro che gli inserimenti nei cantieri comunali riguardano la
stessa cerchia di persone.
E ancora una volta la solita guerra fra poveri, dovuta in parte ad una
norma stupida che non favorisce la rotazione dei lavoratori.
Lo strumento dei cantieri occupazionali, nato come politica attiva del
lavoro, è nella realtà dei fatti diventato uno strumento di natura
quasi assistenziale.
Per questo il sottoscritto ha avanzato in un tavolo provinciale la
richiesta di modificare la norma regionale per evitare di ritrovarmi
per cinque anni con gli stessi nominativi presenti nei diversi profili
professionali.
Per opportuna conoscenza invio alcune note in merito.
Le modalità di assunzione dei cantieri comunali definite dalla Giunta
regionale con delibere n. 15/12 del 30/3/04 e n. 24/26 del 27/05/2004
circa parametri di selezione, criteri e modalità attuative;
- in base all’art. 14 della L.R. 20/2005 “Gli Enti Pubblici possono
avvalersi, previa convenzione, dei Centri dei Servizi per il lavoro
per le attività di preselezione dei candidati nell’ambito delle
procedure concorsuali e selettive per l’accesso al lavoro”.
- le Province nell’ambito della propria autonomia istituzionale e
organizzativa possono stabilire ulteriori criteri per l’avviamento ai
cantieri comunali, purché non contrastino con la normativa nazionale e
regionale in materia, facoltà ribadita anche nella nota n° 24986 del
02/08/06 dal Direttore Generale dell’Assessorato al lavoro Formazione
Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Autonoma
della Sardegna;
- la Provincia del Medio Campidano non ha finora individuato ulteriori
criteri generali per l’avviamento al lavoro nei cantieri comunali, che
possono essere oggetto di convenzione tra i comuni e i Centri per
l’Impiego per il Servizio del Lavoro competenti territorialmente.
In tal senso si rende necessario alternare il maggior numero possibile
di lavoratori disoccupati nei cantieri che il Comune conduce in
economia, stabilendo all’interno delle graduatorie predisposte dal CSL
criteri di rotazione dei disoccupati. Attualmente può verificarsi la
contemporanea vigenza di più graduatorie in relazione a diversi
profili, con personale inserito in più graduatorie, in turni diversi e
a chiamata differita; il problema è per il Comune come effettuare le
chiamate e sulla base di quali criteri.
Sarebbe invece intendimento dell'Amministrazione che rappresento
integrare i criteri previsti dalla normativa regionale per
l'assunzione nell'ambito dei cantieri comunali come segue: non assumere coloro i quali abbiano instaurato negli ultimi n° 24
(ventiquattro) mesi rapporti di lavoro della durata complessiva di un
certo numero di mesi (ad es. tre) con la stessa amministrazione e/o
con altre pubbliche amministrazioni (sarà considerato rilevante il
periodo per il quale è stato fatto l’avviamento e non l'effettiva
durata del rapporto); stabilire turnazioni per l’esecuzione dei lavori di durata superiore
a cinque mesi con la creazione di turni trimestrali e per periodi
residuali superiori a due mesi, valide per tutte le figure ad
eccezione del capo cantiere;
Conseguentemente, sollecitare l’adozione di uno schema di convenzione
in merito all’avvio dei cantieri comunali da parte della Provincia del
Medio Campidano.
L'adozione di tali modifiche permetterebbe un maggiore turnover fra i
lavoratori, soddisfando così le esigenze di più famiglie alle prese
conl'incubo della disoccupazione, evitando quella guerra fra poveri
descritta in premessa ed infine allontanare quel mormorio fastidioso
della gente che pensa ad un favoritismo degli amministratorinei
cofronti di taluni a discapito di altri poveri.
giovedì 22 marzo 2012
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