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giovedì 5 gennaio 2012

Piemonte e Sardegna: tra scontro e incontro. Profili dell’integrazione

Tracciare il profilo dei rapporti tra due grandi aree del nostro Paese appare cosa ardua e complessa. Per questo occorre scegliere degli indirizzi precisi, onde evitare di disperdersi lungo tracciati difficilmente percorribili. Ufficialmente il rapporto tra Sardegna e Piemonte, o meglio tra Regno di Sardegna e Ducato di Savoia, inizia nel 1720. In questo intervento ripercorreremo i rapporti tra Sardegna e Piemonte tracciando i profili di Sardi e Piemontesi che sono stati elementi di scontro e incontro, attraversando i passaggi fondamentali della storia: a partire dal primo vicerè piemontese (il Barone di Saint Remy), proseguendo per le figure protagoniste del periodo riformista (il piemontese Bogino e il sardo Cossu), attraversando le fasi concitate della “Sarda rivoluzione” del 1794 e della fusione perfetta (1847) che permise, tra i tanti dubbi connessi, la partecipazione dei Sardi al parlamento subalpino con uomini di elevatissimo spessore (Siotto-Pintor, Asproni, Tuveri) e la saldatura con i grandi personaggi del Risorgimento (Mazzini, Cattaneo, Cavour), infine uno sguardo importante deve essere dato a quegli imprenditori e politici piemontesi che decisero di dedicare una parte del loro tempo e dei loro investimenti in Sardegna (La Marmora, Baudi di Vesme, Sella, Birocchi), veri artefici dell’integrazione economica e sociale. Le fonti dell’intervento saranno soprattutto di natura bibliografica con qualche innesto documentario. L’intento è quello di scoprire quanto oltre ai rapporti ufficiali, si fossero costruiti nel tempo tanti rapporti interpersonali e sociali tra le due regioni, che meritano di essere riscoperti e valorizzati anche in chiave contemporanea. Roberto Ibba Intervento_convegno_Vercelli

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